Mobilità

Sorpresa a Milano: nuove ciclabili e pedonalizzazioni

Per diventare una città ciclabile Milano ha un piano: si chiama Cambio, e si tratta di un biciplan, ovvero una rete di connessioni ciclabili sicure e veloci a scala metropolitana. Dopo la ciclabile per l’Idroscalo, partiti i lavori per il collegamento centro-periferia a Ovest; in centro i municipi di zona si coordinano per la pedonalizzazione da San Babila a Loreto.

Il primo tratto della linea 6, che collegherà il centro con la periferia e i Comuni a Est, è già aperto da luglio e permette di raggiungere in sicurezza l’Idroscalo.

Ciclabili a Milano

A Ferragosto sono stati avviati i lavori di realizzazione del primo tratto della linea 13, che attraverserà la zona Ovest da via Rembrandt a Settimo Milanese sfruttando via Novara. Si tratta di una corsia ciclabile lunga 8 km, non separata fisicamente dal traffico ma integrata nella carreggiata: una scelta che permette di ridurre tempi e costi di realizzazione.

La rete capillare di collegamenti ciclabili a scala metropolitana ha l’obiettivo di ricostruire Milano come una città in cui spostarsi in bici e a piedi sia la scelta più facile e sicura, a partire dal centro.

L’Assessorato alla Mobilità sta coinvolgendo i Municipi, ovvero i consigli di zona, per raccogliere spunti e progetti di mobilità da inserire nella revisione del Piano Generale del Traffico Urbano. In questo contesto il Municipio 1 ha proposto di estendere fino a Porta Venezia l’area pedonale che attualmente collega il Castello Sforzesco a Piazza San Babila, con un progressivo ampliamento dello spazio dedicato a pedoni e biciclette.

Il presidente del Municipio Mattia Abdu afferma: “La riduzione del traffico automobilistico era nel nostro programma elettorale. Dopo la trasformazione di via Palestro, si dovrà arrivare anche a progettare la riqualificazione e la pedonalizzazione di corso Venezia per creare un’isola pedonale la cui ampiezza sia un primato in Europa”.

L’obiettivo è quindi un ridisegno del centro della città che promuova la vivibilità e la bellezza dello spazio pubblico, coinvolgendo i commercianti per valorizzare le opportunità di un’isola pedonale così estesa e collegata.

Lo spazio stradale di Corso Venezia ospiterà eventi nei finesettimana per far sperimentare ai cittadini delle pedonalizzazioni temporanee, e durante la settimana i pochi parcheggi ancora presenti lungo la ciclabile lasceranno spazio a pedoni, biciclette e monopattini.

La riqualificazione andrà oltre Porta Venezia fino a Piazzale Loreto attraverso Corso Buenos Aires, area di competenza del Municipio 3; anche la presidente Caterina Antola ha chiesto all’Assessorato di poter sperimentare pedonalizzazioni periodiche, forte dei risultati portati negli ultimi due anni dalla pista ciclabile.

La direzione presa dall’Assessorato sembra chiara, e il supporto politico e tecnico da parte dei Municipi fa pensare che nei prossimi mesi vedremo più persone in bicicletta a Milano, che potranno spostarsi da e verso i Comuni limitrofi in sicurezza, per vivere una città con più spazio pubblico e meno traffico.

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Commenti

  1. Avatar Alex ha detto:

    Sembra sempre che molti arrivano ora a Milano e però anno fare tutto loro: corso Venezia è uno dei rarissimi esempi di ciclabili reali e più o meno sicure a Milano e qui non c’è nessun bisogno di riqualificare un bel niente; in quanto a via Palestro non è stata “trasformata” positivamente, è stata solo sciupata nella sua bellezza storica, in quanto è stato asportato l’ antico pavè, sostituito con una colata di asfaltone, neanche avessero messo quello rosso, come facevano un tempo nelle vie del centro. Occasione mancata, clamorosa, di ampliare il parco dei Giardini Pubblici, collegandolo con i giardini della villa reale, ottenendo così un nuovo e spettacolare parco pubblico, pedonalizzando una via, dove, oggettivamente, il traffico è molto scarso.
    Cosa fanno ora, bloccano tutta la circolazione da corso Buenos Aires? Va bene, se non è una proposta irrealizzabile stile politica dell’ annuncio, così avremo un’ altra via Dante, un’ idea inizialmente bellissima, ora ridotta a una baraccopoli dove circolare in bici, tra pedoni e “casette” dei vari bar tavola calda è sempre più rischioso.

  2. Avatar Andrea ha detto:

    No, non ci credo, sono arrivati i Marziani in comune?? :)
    Io sogno un Baires come l’ Av. Jean Médecin di Nizza che ho visto quest’estate, andate a vedervela.

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