Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha recentemente pubblicato il nuovo Piano Generale della Mobilità Ciclistica urbana ed extraurbana.
Bene.
Il Piano riporta in allegato l’ottimo manualetto “Progettare una ciclabilità sicura. Linee guida all’applicazione del dl 76/2020”, lo stesso pubblicato tempo fa su Bikeitalia.
Bene, anzi, benissimo.
O meglio, benissimo se si prescinde dal fatto che il suddetto manualetto è in realtà un documento ‘autogestito’ scritto da un gruppo di volonterosi professionisti, tecnici comunali e cicloattivisti stanchi delle inerzie, per non dire delle sorde opposizioni che molto spesso hanno contraddistinto e contraddistinguono l’azione dello stesso MIMS e, più precisamente, la Direzione Generale per la Sicurezza Stradale che di queste questioni si deve occupare; oltre alle norme sulla ciclabilità, pensiamo a quelle sugli strumenti di moderazione del traffico, ancora totalmente assenti, o a quelle per il telecontrollo delle velocità, platealmente ostative.
Tradotto: norme fondamentali per il funzionamento delle nostre città oltre che della nostra personale sicurezza dipendono dall’esito felice quanto fortunoso di un’azione volontaria e coraggiosa di singoli cittadini, e non dal lavoro delle strutture ministeriali a ciò preposte.
Preso atto di tutto ciò, se serve altro fatecelo sapere…
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