Senatori e senatrici della Repubblica Italiana: c’è posta per voi. Paola Gianotti, detentrice di 4 Guinness World Record, coach motivazionale e attivista ambientale, insieme a Marco Cavorso, responsabile sicurezza stradale dell’ACCPI (Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani) e papà di Tommaso (investito e ucciso a 14 anni mentre si allenava in bicicletta), hanno inviato una lettera aperta ai 200 eletti in Senato per chiedere di mettere in pausa l’approvazione del nuovo Codice della Strada.
Un accorato appello – che fa seguito al recente intervento di Gianotti alla Fiera del Cicloturismo e alle tante iniziative dell’Associazione “Io Rispetto il Ciclista” per la sicurezza stradale di chi pedala – in cui si sottolinea come le nuove norme non garantiscano sufficientemente la sicurezza di tutti gli utenti della strada (ciclisti, pedoni ma anche automobilisti) contribuendo a una strage silenziosa che in Italia ogni anno causa la morte di oltre 3.000 persone.
La proposta è di riscrivere il Codice della Strada in un’ottica di maggiore sicurezza stradale, evidenziando i principali problemi del nuovo testo a partire dai dati allarmanti sugli incidenti stradali in Italia. Di seguito, il testo integrale della lettera.

Mettiamo in pausa l’approvazione del nuovo Codice della Strada
Egregie Senatrici, Egregi Senatori,
siamo Paola Gianotti, detentrice di 4 Guinness World Record, tra cui l’essere diventata la donna
più veloce ad aver fatto il giro del mondo in bici, speaker motivazionale e attivista ambientale, e
Marco Cavorso, papà di Tommaso, che a 14 anni mentre si allenava in bici è morto sul colpo,
travolto da un automobilista che ha fatto un sorpasso su linea continua.
La presente è per sottoporre alla sua attenzione l’eventuale approvazione del nuovo Codice della
strada per come oggi è stato scritto: il nuovo Codice della strada, infatti, non prende
sufficientemente in considerazione le norme che devono tutelare la sicurezza degli automobilisti,
dei ciclisti e dei pedoni, e oggi questa mancanza di tutela e sicurezza sulle strade uccide 3.159
italiani all’anno (ultimi dati Istat aggiornati nell’anno 2022).
È una strage ignorata a cui nessuno pone attenzione, ma che ha un impatto enorme sulla società
per le famiglie, per la sanità, per l’economia.
In breve, riepiloghiamo i dati principali di incidentalità nel 2022 (fonte Istat):
- 165.889 numero incidenti
- 223.475 numero dei feriti
- 3.159 numero vittime della strada (una media di 9 persone al giorno)
- 485 numero vittime pedoni
- 205 numero vittime ciclisti
- 833 numero vittime sotto i 34 anni di età
- 18 miliardi costo sulla società degli incidenti stradali
Le principali cause di morte sulla strada derivano da:
- eccesso di velocità
- distrazione alla guida
- mancanza di rispetto della precedenza
Queste tre categorie rappresentano il 38,1% dei casi (dati Istat).
I 5 più gravi problemi del nuovo Codice della strada sono:
- aumento dei limiti di velocità
- attacco alle Ztl e alle aree pedonali
- meno controlli e molto più difficili
- attacco alla mobilità sostenibile e alle biciclette
- meno autonomia ai comuni e alle città
METTIAMO IN PAUSA il nuovo Codice della strada e riscriviamolo anche in un’ottica di maggiore
sicurezza per far sì che sulle strade italiane non vengano uccise 3.159 persone all’anno.
La ringraziamo per l’attenzione e ci auguriamo che Lei, che ha il potere di decidere sulla vita di
tanti italiani, possa prendere la decisione più giusta in merito.
Per il rispetto della vita dei nostri figli e delle future generazioni.
Grazie per l’attenzione che darà a questo messaggio.
Un cordiale saluto,
Paola Gianotti e Marco Cavorso
Associazione Io Rispetto Il Ciclista

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