La nuova pista ciclabile – che in realtà è una ciclopedonale – recentemente inaugurata a Catania, che collega il centro città alla Plaia, avrebbe dovuto rappresentare un passo avanti verso la mobilità sostenibile. Tuttavia, a pochi giorni dalla sua apertura, i problemi strutturali e progettuali stanno trasformando questa infrastruttura in un autentico incubo per ciclisti (e pedoni).
Le critiche a questa infrastruttura da parte dei cittadini vengono da lontano e sono state evidenziate in più articoli di cronaca nel corso di questi mesi in cui è stata realizzata. L’ultimo, e forse il più grave, è che la ciclabile appena inaugurata alle prime piogge si è allagata. Passiamo in rassegna tutte le critiche mosse a questa “ciclabile da incubo”.
Errori di progettazione
Uno dei principali difetti riguarda il percorso stesso della pista ciclopedonale. Invece di seguire un tragitto lineare e sicuro, l’infrastruttura costringe gli utenti a numerosi attraversamenti stradali, spostandosi più volte dal lato mare a quello interno. Questo design tortuoso non solo rende il percorso scomodo, ma aumenta il rischio di incidenti, penalizzando l’utilizzo della pista da parte dei ciclisti. E l’uso promiscuo con i pedoni può generare conflitto di utenza (per questo motivo sarebbe opportuno evitare di realizzare percorsi ciclopedonali se non in casi eccezionali e per brevi tratti, ndr).
Materiali inadeguati
La pavimentazione della pista è un altro punto dolente. La resina utilizzata – secondo quanto riportano le cronache con relativi reportage fotografici – è stata applicata su un asfalto già danneggiato, con crepe e buche evidenti. Questo ha portato a una superficie irregolare, poco adatta al transito di biciclette e monopattini. Inoltre, secondo diversi utenti, la resina è scivolosa, aumentando ulteriormente il rischio di cadute.
Problemi di drenaggio
Le recenti piogge hanno evidenziato un ulteriore problema: in alcuni tratti, la pista si allaga completamente. Gli avvallamenti presenti lungo il percorso, uniti alla mancanza di un adeguato sistema di drenaggio, trasformano la pista in una vera e propria piscina, rendendola inutilizzabile. L’acqua stagnante ha già iniziato a scolorire la superficie rossa, peggiorando l’aspetto estetico.
A questo proposito la pagina Facebook Lungomare Liberato ha pubblicato una fotogallery per evidenziare il problema.
Scelta cromatica discutibile
Il colore rosso della pista, scelto per aumentarne la visibilità, ha sollevato critiche sia estetiche che pratiche. In una zona balneare come la Plaia, una tonalità beige sarebbe stata più adatta, offrendo un impatto visivo meno aggressivo e una superficie meno calda durante l’estate. La scelta cromatica è stata percepita come un’ennesima dimostrazione di scarsa attenzione alle esigenze del territorio.
Sicurezza compromessa
Un problema non meno grave riguarda il rischio di parcheggi abusivi sulla pista da parte di auto e motorini. Senza un controllo adeguato, l’efficacia di questa infrastruttura potrebbe essere ulteriormente compromessa. Inoltre, la decisione di non far passare la pista lungo la costa, più sicura e panoramica, è stata criticata come un’occasione mancata per valorizzare il lungomare.
Una ciclabile da incubo
La ciclabile della Plaia a Catania rappresenta un esempio di come una progettazione inadeguata e materiali scadenti possano vanificare un progetto dedicato alla pedonalità e alla ciclabilità, trasformandolo da sogno a incubo. Questa infrastruttura potrà mai rappresentare un vero punto di forza per la mobilità sostenibile della città? Al momento no, come dimostrano le immagini che parlano da sole. Forse un (lontano) domani sì: ma saranno necessari interventi correttivi significativi.
Nel frattempo, i ciclisti e i pedoni catanesi si trovano di fronte a un percorso che, più che favorire la mobilità, crea nuovi (pericolosi) ostacoli.
L’immagine di anteprima è stata pubblicata dalla pagina FB Lungomare Liberato
Gentilissima redazione, quando ho letto questo articolo sono rimasto esterefatto di come una redazione seria come la vostra si sia fatta coinvolgere da commenti Social presi qua e la, prima del completamento dei lavori. Ma d’altra parte in questi mesi una platea di luminari progettisti di piste ciclabili ha sparato sentenze su questa infrastruttura senza mettere ruota sulla pista ciclabile ma piuttosto girandoci attorno con l’auto, facendo qualche foto e video. Sicuramente ci saranno delle criticità. Da ciclista la prima cosa che farò appena ne avrò le possibilità sarà percorrere questo nuovo itinerario ciclabile in bici, per poi fare commenti e critiche. A proposito l’inaugurazione sarà il 6 gennaio 2025 con partenza da piazza duomo a Catania.
occorre prima riqualificare tutta l’area urbana come area umida poi si potrà intervenire su quanto eseguito ed adeguarlo di conseguenza
Che dire… questa ciclabile fa acqua da tutte le parti!