La prestigiosa testata internazionale New York Times ha recentemente inserito il Sicily Divide tra le 52 esperienze di viaggio da fare nel 2025, riconoscendo questo itinerario cicloturistico che percorre l’entroterra siciliano come una delle migliori avventure sostenibili al mondo.
Con i suoi 460 chilometri che attraversano la Sicilia da Trapani fino a Catania, il Sicily Divide offre molto più di un semplice percorso: è un viaggio tra paesaggi mozzafiato, borghi autentici e una storia millenaria.
Il giornalista Alex Crevar ha avuto modo di pedalare su questo itinerario e ne è rimasto affascinato: “Questo itinerario offre un modo sostenibile per scoprire l’isola al di là delle località balneari, distribuendo il flusso turistico ed evitando l’uso eccessivo di veicoli a motore. Il Sicily Divide rivela un lato più intimo dell’isola e contribuisce a rivitalizzare comunità che, negli ultimi decenni, hanno sofferto il fenomeno dello spopolamento. Il percorso offre tutto ciò che si può desiderare da un viaggio in bici: paesaggi mozzafiato, una cultura ricca e una rete di villaggi accoglienti”, si legge nella scheda che ha scritto sul Sicily Divide.
Sicily Divide, percorso che unisce bellezza e sostenibilità
Il Sicily Divide è un itinerario pensato per chi vuole scoprire una Sicilia autentica e lontana dalle rotte turistiche più battute. Partendo dalle saline di Trapani, dove il mare si fonde con la terra, o da Palermo, con una variante che include il celebre Cretto di Burri a Gibellina, il percorso si snoda attraverso colline, montagne e borghi come Sambuca di Sicilia ed Enna, il capoluogo più alto d’Italia.
L’imponente Etna fa da sfondo agli ultimi chilometri, prima di giungere a Catania, dove il viaggio culmina tra le meraviglie del centro storico.



Il percorso è suddiviso in sette tappe su strade secondarie a basso traffico, con tratti sterrati che lo rendono una sfida avvincente per gli amanti del gravel e della mountain bike. Ogni pedalata è un’opportunità per immergersi nella natura e nella cultura dell’isola, scoprendo luoghi iconici come il tempio di Segesta e le pendici dell’Etna grazie a tutte le varianti proposte sul sito ufficiale.
Giovanni Guarneri, il visionario dietro al progetto

Il Sicily Divide è nato dalla visione di Giovanni Guarneri, un imprenditore siciliano che ha trasformato un momento di crisi personale in un progetto di successo. Dopo aver perso il lavoro nel 2016, Guarneri ha deciso di esplorare la sua isola in bici, scoprendo la possibilità di tracciare percorsi sicuri e sostenibili per il cicloturismo. «Mi hanno licenziato, e ho preso la bici per capire cosa fare della mia vita. Ogni pedalata è stata una riflessione e una scoperta», racconta a Bikeitalia.
Oggi Guarneri è a capo di Inspiring Tours, un tour operator specializzato in itinerari cicloturistici, e della Rete ciclabili siciliane, che coinvolge amministrazioni, aziende e associazioni locali. Il Sicily Divide, inaugurato nel 2022, vede ogni anno la partecipazione di circa 9.000 ciclisti, attirando viaggiatori da tutto il mondo. «Il vero tesoro della Sicilia sono le persone», afferma Guarneri. «Con questo progetto, vogliamo valorizzare non solo il territorio ma anche le comunità che lo abitano».
Il Sicily Divide alla Fiera del Cicloturismo 2025
Per chi desidera scoprire di più su questo affascinante itinerario, il progetto Sicily Divide sarà presente alla prossima Fiera del Cicloturismo, che si terrà a Bologna dal 4 al 6 aprile 2025. Sarà un’occasione unica per scoprire questo progetto selezionato dal New York Times tra le migliori destinazioni del 2025 e incontrare il suo ideatore, esplorando le offerte cicloturistiche per pianificare la propria vacanza su due ruote in Sicilia all’insegna dell’avventura.
La partecipazione alla Fiera è gratuita, previa registrazione al link: www.fieradelcicloturismo.it
[Fonte]
una volta risolto il problema dei branchi di cani randagi aggressivi sarà stupendo
buone pedalate a tutti
Sinceramente devo dire che il percorso sicily divide da Palermo a Catania fatto nel mese di aprile 2023 mi ha abbastanza deluso.I paesi attraversati sembrano in fase di ricostruzione, piuttosto squallidi e deserti, a parte Mussumeli con il suo castello veramente bello o le 50 fontanelle a Montedoro ma anche Enna.Nulla da dire sui siciliani gente meravigliosa e gentilissimi.Il prox viaggio sarà il periplo della sicilia per aver più a portata di pedalata le città barocche e il suo bel mare.
Gentile Alessandro,
grazie per il tuo commento, apprezziamo sempre un confronto costruttivo. Vogliamo condividere che quattro membri della nostra redazione hanno avuto il piacere di percorrere la Sicily Divide in diverse stagioni, e tutti siamo stati colpiti dalla bellezza del viaggio. Non è stato solo il paesaggio a lasciarci senza parole, ma anche l’umanità delle persone che abbiamo incontrato lungo il cammino.
Ciò che ci ha emozionato di più, però, è stato osservare come un territorio a rischio spopolamento stia vivendo una rinascita grazie a questo percorso. Abbiamo visto più bar, più B&B e un aumento di servizi locali, tutti segnali tangibili di un impatto positivo.
Quello che rende la Sicily Divide speciale per noi è il fatto che si tratta di un progetto nato dal basso, cresciuto con l’impegno dei volontari, che riesce a compensare la mancanza di infrastrutture con l’energia della comunità locale. Questo è un aspetto che ci ha colpito e che abbiamo voluto valorizzare nel nostro articolo.
Speriamo che queste riflessioni possano offrire un nuovo punto di vista e ci farebbe piacere continuare il dialogo. Grazie ancora per aver condiviso la tua opinione. Link: https://www.bikeitalia.it/le-10-regole-per-affrontare-la-sicilia-in-bicicletta/
Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it