La sicurezza dei ciclisti su strada torna al centro dell’attenzione con la nuova iniziativa di Elastic Interface: “Non guidare d’istinto, ma distante”. L’azienda veneta, impegnata con i suoi prodotti nel migliorare l’esperienza dei ciclisti, lancia una campagna di sensibilizzazione che mira a ridurre il numero di incidenti stradali coinvolgendo anche una testimonial d’eccezione: l’ultraciclista Paola Gianotti.
Un messaggio forte sulle strade
Dall’8 gennaio di quest’anno il furgone aziendale di Elastic Interface veicola questo messaggio: “Non guidare d’istinto, ma distante. Rispetta la distanza di sicurezza”, e lo fa percorrendo le strade urbane e quelle più frequentate dai ciclisti nella provincia di Treviso. L’immagine a supporto raffigura un ciclista e un’auto separati dalla distanza minima di sicurezza di 1,5 metri, ricordando agli automobilisti quanto sia fondamentale mantenere questa distanza per prevenire incidenti.
Il perché di questa campagna
Nel 2024, le collisioni stradali hanno causato la morte di 195 ciclisti. La mancanza di infrastrutture adeguate e la convivenza con i veicoli a motore rendono ogni uscita in bici un rischio. Anche il semplice spostamento d’aria generato da un’auto in sorpasso ravvicinato può destabilizzare chi pedala, rendendo indispensabile il rispetto delle distanze di sicurezza.

Paola Gianotti e il suo impegno per la sicurezza dei ciclisti
Paola Gianotti, ultraciclista e ambassador di Elastic Interface, è da anni in prima linea per la tutela dei ciclisti. Dopo essere stata investita da un automobilista distratto durante il suo giro del mondo in bici nel 2014, ha trasformato la sua esperienza in una missione, promuovendo con l’Associazione “Io Rispetto il Ciclista” la distanza minima di sicurezza di 1,5 metri per il sorpasso sicuro delle persone in bicicletta.
Grazie alla sua iniziativa, in molte città italiane sono stati installati cartelli stradali per sensibilizzare gli automobilisti, mentre la sua attività ha contribuito a portare avanti proposte di legge a tutela dei ciclisti (e infine il metro e mezzo è entrato nel nuovo Codice della Strada, ndr).
Per un cambiamento culturale
Con questa campagna, Elastic Interface ribadisce il proprio impegno nel promuovere un ciclismo più sicuro, consapevole e rispettato e sottolinea l’importanza di un cambiamento culturale nella condivisione della strada: “Non basta la legge,è necessario che tutti gli utenti, ciclisti e automobilisti, rispettino il codice della strada e coesistano in modo civile. Quando si sta su strada, è essenziale che tutti ne rispettino il codice e che prestino attenzione agli altri utenti. Questo vale sia per gli automobilisti, che per i ciclisti. Tuttavia, è necessario prestare particolare attenzione agli utenti più vulnerabili, che non hanno protezioni nel caso di scontro”, si legge nel comunicato di lancio dell’iniziativa.
La campagna rientra tra una delle finalità di beneficio comune scelte da Elastic Interface, ovvero la promozione della sicurezza del ciclista su strada.
Chi vuole partecipare alla campagna può contattare direttamente l’azienda tramite questo link

[Fonte]
Buongiorno.
Mi piacerebbe sapere come attivare questa iniziativa anche a Rimini e provincia
Buongiorno.
Mi piacerebbe sapere come attivare questa iniziativa anche a Vicenza e provincia