Lombardia in bici: percorsi e informazioni

Se Milano avesse lu mere, sarebbe una piccola Beri” amano dire i pugliesi trasferiti al nord. Ma è anche vero il contrario, cioè che la Lombardia, a parte il mare, non si fa mancare niente. Per visitare la Lombardia in bici si può passare dagli splendidi scorci alpini della Valtellina, comprese salite storiche come lo Stelvio, a dolci ciclopasseggiate lungo i fiumi Mincio, Adda e i Navigli milanesi, si possono visitare i paesini che si specchiano sui tre più grandi laghi italiani (Como, Maggiore e Garda), visitare splendide città come Bergamo, Mantova, Pavia o Sirmione oppure passare di cascina in cascina nella “Bassa” Padana. Inoltre, a dispetto di quello che molti credono, la Lombardia può vantare una fantastica gastronomia.

navigli in bici

Essendo comunque una regione dedita all’industria e al commercio, il paesaggio lombardo è decisamente antropizzato, con un susseguirsi (a volte senza soluzione di continuità) di centri abitati, zone industriali e agricole.

Esclusa la parte sud, che fa parte delle province di Cremona e Pavia, che è pianeggiante, il resto della Lombardia è un susseguirsi di saliscendi, con le Alpi della Valtellina e delle valli bergamasche che diradano nelle Prealpi Lombarde e nelle colline della Brianza.

Lombardia in bici

La bicicletta è un aspetto che fa parte della cultura lombarda. Anche se il ciclismo urbano è poco sviluppato per la mancanza di piste ciclabili cittadine, i lombardi escono in bici da corsa da decenni e non è difficile incontrare gruppi di ciclisti nel fine settimana percorrere i giri più caratteristici. Aspetto al quale si va a sommare la crescente passione per le ruote grasse, con una proposta molto importante di percorsi per gli amanti delle mtb.

Informazioni pratiche: visitare la Lombardia in bici

milano in bici

La porta della Lombardia, se si viaggia in treno, è Milano e la sua stazione centrale. Da qui partono i treni regionali che raggiungono le varie cittadine. Inoltre gli stessi collegamenti tra le città (come per esempio Brescia-Como) passano sempre dallo scalo del capoluogo.

Se invece decidete di raggiungere la Lombardia in aereo, gli aeroporti più battuti sono quelli milanesi. Linate (unico aeroporto davvero “milanese” sul quale vola Alitalia), si trova nella zona est della città (a 7km dal centro) ed è collegato da un servizio di bus navetta. L’aeroporto di Malpensa (su cui vola Easyjet) si trova a ridosso di Varese e per raggiungere Milano potete scegliere il treno denominato Malpensa Express o il bus navetta. Infine l’aeroporto di Orio al Serio, affacciato sulla città di Bergamo e su cui vola Ryanair, è collegato da un bus navetta con la Stazione Centrale.

Trasportare la bici sui treni lombardi è possibile secondo i seguenti criteri:

• In caso di bicicletta pieghevole, va chiusa su sé stessa e non si paga nessun supplemento, essendo equiparata a un bagaglio;
• Stessa situazione per una bici smontata che viaggia all’interno di una sacca;
• Su tutti i treni regionali si può viaggiare con la propria bicicletta montata, pagando un supplemento di 3,50€ che vale per 24 ore, oppure acquistando un biglietto per sé e uno per la propria bici;

Rimane il fatto che sta all’affollamento del treno, al buonsenso del controllore e al numero di mezzi da trasportare permettervi di viaggiare sul treno con la vostra bicicletta intera al seguito.

Sulla metropolitana di Milano il trasporto della bicicletta è gratuito (e la cosa vale anche sui tram), ma può essere effettuato sono nelle seguenti fasce orarie:

• Dall’inizio del servizio alle 7:00;
• Dalle 10:30 alle 16:00;
• Dalle 20:00 alla fine del servizio;

Lombardia in bici

Non esiste un periodo migliore per visitare la Lombardia in bici. Certo, l’estate porta con sé innumerevoli vantaggi, giornate lunghe ma anche caldo afoso e umido, ma l’autunno e l’inverno regalano il piacere di muoversi in solitudine per trail collinari tra la nebbia e il silenzio. Inoltre anche nel pieno dell’inverno le strade lombarde sono dense di ciclisti, per cui non si corre il pericolo di ritrovarsi soli su strade sconosciute.

I passi alpini possono chiudere in inverno e questo può essere disagevoli per chi abbia intenzione di “domarli” in quella stagione. L’offerta di strutture ricettive è ampia e variegata: si passa dagli hotel di lusso ai B&B ricavati in vecchie case di pietra. Interessante è l’ospitalità offerta dagli innumerevoli agriturismi che sono sorti in questi ultimi anni.

Volendo ci si può affidare anche a un tour operator: loro si occupano di organizzare le tappe, prenotare gli alberghi e trasportare i bagagli ogni giorno, e voi dovete soltanto pedalare. Cliccate qui per alcuni tour in bici organizzati in Lombardia.

Piste ciclabili e percorsi cicloturistici in Lombardia

 

Oltre alle piste ciclabili e ai sentieri segnalati è utile ricordate che la Lombardia è attraversata dal percorso della via Francigena, che anticamente collegava l’Inghilterra a Roma e che in Italia ha inizio in Valle d’Aosta. In Lombardia la via Francigena entra all’altezza del fiume Sesia, attraversa la Bassa fino a Pavia per poi proseguire verso Pavia. L’itinerario è tracciato ed è percorribile in bicicletta e una lenta riscoperta di questo percorso sta dando luogo a una rinascita di centri d’accoglienza e di supporto al pellegrino.

Lombardia in bici da corsa

La Lombardia e la bicicletta da corsa hanno sempre avuto un rapporto molto stretto. Il Giro di Lombardia è una gara molto importante e seguita, esistono innumerevoli società sportive e il giro d’Italia è solito terminare proprio a Milano. Per gli appassionati, c’è la possibilità di affrontare delle salite storiche del Giro d’Italia come lo Stelvio in Valtellina (che la collega con il versante altoatesino) e il Gavia in Valfurva.

Un tour d’obbligo per gli amanti delle specialissime in Lombardia è il tour del Lago di Como, che si effettua partendo da Como centro e pedalando sempre a ridosso delle sue acque, passando per paesi come Cernobbio, Menaggio e Mandello del Lario per raggiungere poi Lecco dopo 115km di non eccessiva difficoltà.

cicloturismo in lombardia

Altra tappa obbligata per i ciclisti è l’ascesa al Santuario della Madonna del Ghisallo. Questa piccola chiesetta ospita l’effige di una Madonna con Bambino che è stata eletta patrona dei ciclisti. All’interno si trovano veri cimeli come le bici di Coppi, Bartali e Moser. Inoltre a pochi chilometri di distanza si trova il muro di Sormano, una salita chiusa al traffico di 2,4 km dalla pendenza del 25%, definita “la pista ciclabile più dura del mondo”.

Cicloturismo in mountain bike in Lombardia

I ciclisti lombardi hanno accolto con entusiasmo la novità delle ruote grasse sin dall’inizio, sia sul piano agonistico (Marco Aurelio Fontana, uno dei più forti biker italiani del momento è lombardo) che su quello del cicloturismo. Esistono infatti molte piste ciclabili e parecchi percorsi per mountain bike che possono essere percorsi senza essere dei professionisti.

A ridosso di Milano si trovano la ciclabile del Lambro (che collega il parco di Monza al Triangolo Lariano) e l’anello dei tre parchi (Parco di Monza – Parco dei colli Briantei – Parco di Montevecchia). Anche la ciclabile del fiume Adda, data lo stato del terreno, è consigliata per una sgambata in mtb.

Per i più audaci c’è la Via Priula, antica via commerciale che collegava Bergamo alla Germania e che si può percorrere dalla città alta fino al passo San Marco. In questo caso è consigliata una bici da all mountain e una certa dimestichezza.

Ciclogastronomia

Bicicletta non vuol dire solo fatica. Se vi troverete a percorrere la Lombardia in bici, fermatevi nelle trattorie e nelle osterie tipiche, ogni luogo ha un piatto da proporre. I più rinomati sono:
• Milano – Ossobuco con risotto allo zafferano
• Monza – Casoela, cotenne e cotiche di maiale cucinate con le verze
• Como – Misultin, pesce di lago alla griglia
• Bergamo – Casonsei, pasta ripiena di carne
• Cremona – Pisarei e fasoei, pasta tipica con fagioli
E non dimenticate di bere un bel bicchiere di vino della Franciacorta se vi trovate a Brescia!

Cicloturismo in Lombardia

Commenti

  1. Avatar Nicola ha detto:

    La parte ‘sud è pianeggiante fino al Pò o poco intorno. L’Oltrepò pavese è collinare o montuoso.
    Ci sono molti più percorsi e piste ciclabili. Gli stessi Navigli sono collegabili da altri Navigli per itinerari circolari meno noti.
    Qualche idea qui:
    http://www.trasporti.regione.lombardia.it/shared/ccurl/60/975/cop%20Rete%20Ciclabile%20Regionale.pdf

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