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Pedalare nella meraviglia: riscoprire la bellezza della natura in bici

Pedalare nella meraviglia: riscoprire la bellezza della natura in bici

Ci sono tanti motivi per cui prendere la bici e uscire a pedalare. Io oggi ho scelto di uscire in bici per immergermi nella bellezza. Per espormi alla meraviglia.

Non riesco a spiegare bene questo sentimento, ma sentivo forte dentro di me la necessità di immergermi totalmente nella natura. Quasi a perdermi, a sentirmi piccolo, a sentirmi parte di qualcosa di più grande e senza fine. Da questo punto di vista l’autunno è una stagione potentissima

Parto e decido di pedalare verso un piccolo angolo di bosco a una ventina di chilometri da casa. Uno di quei posti fatti di silenzio, una strada di ghiaia e alberi secolari. Sentivo forte il bisogno di arrivare qua, solo con la mia bicicletta.

“​​Mi domando spesso: quanta bellezza stiamo togliendo alla nostra esistenza? Il tempo andato, non tornerà e con esso le occasioni di esporci alla meraviglia. Forse ho temporeggiato con alcune cose che dovevo fare, ma questa emozione straordinaria non ha valore. Io c’ero, ed ero vivo. Vivissimo. Unico spettatore di un incanto. Lo sforzo vero deve essere quello di dedicare attenzione, di fare spazio. Di rilanciare una cultura del bello, della meraviglia, dell’ambiente. Dobbiamo mettere impegno nell’esporci alla bellezza sempre più spesso e di radicarla anche nei nostri ragazzi. La meraviglia va ricercata, non sarà lei a venire da noi. Anche perché capita spesso che ci accorgiamo, fuori tempo massimo, che le cose importanti erano altrove ed erano proprio quelle che abbiamo sacrificato con troppa leggerezza lungo la strada, illusi di potercene occupare poi”. 

Romagna autunno Luca Ronconi

Ho preso in prestito queste bellissime parole di Andrea Bariselli, perché non riuscivo a trovarne di migliori per spiegare questa spinta interiore che mi ha mosso a cercare il “mio” angolo di bosco più vicino a casa. 

Per tantissimo tempo la bici è stata per me solo uno strumento di allenamento, i pensieri primi di un’uscita andavano ai chilometri che avrei dovuto fare, all’allenamento del giorno, ai watt e al dislivello. Niente di sbagliato, sia chiaro, ma ho ridotto a strumento di allenamento un mezzo che può fare molto di più.

Vi spiego il perché

Romagna in bici Luca Ronconi

Oltre all’allenamento la bici può diventare uno strumento prezioso per esporci alla meraviglia, per portarci vis-à-vis con la bellezza. Che sia una strada immersa nella natura, uno scorcio su un panorama che toglie il fiato o un posto al quale leghiamo un ricordo speciale. Insomma la bici può portarci proprio lì e vi assicuro che partire con l’idea di cercare uno di questi posti fa tanta differenza. 

Non escludo che in futuro si riaccenda in me la voglia di allenarsi con metodo, non c’è nulla di sbagliato, anzi, ma di certo non voglio perdere questo sguardo sulla bicicletta. Nella mia esperienza ho riscoperto che la bici può regalare tanto alla mente e non solo alle gambe. 

Quel momento che dedichiamo allo sport deve aggiungere vita alla nostra vita, riempirci di energia e non toglierci nulla. Così quel momento che prima vedevo solo come allenamento adesso diventa uno spazio potente, che aggiusta le giornate difficili e dona speranza e nuova energia.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di esporci alla bellezza e alla meraviglia, magari restando in silenzio per spegnere per qualche ora il rumore del mondo.

L’ennesima magia che sa regalare la bicicletta.

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