Da Bergamo a Berlino in bicicletta

Partire da Bergamo è la soluzione ideale per non perdere un giorno intero ad uscire da Milano. A fine giornata un primo cartello mi da il benvenuto nel Parco delle incisioni rupestri nell’alta valle Camonica, ai piedi del monte Adamello. La seconda e la terza tappa sulle Alpi sono le più impegnative di tutto il viaggio, e forse anche le uniche.

A distanza di un giorno salgo e scendo da passo Gavia e passo dello Stelvio. Sulla strada ci sono ancora le tracce del Giro d’Italia da poco passato di qui e le scritte per terra rivolte ai corridori sono ben leggibili. Durante la salita tanti motociclisti mi incitano con grida d’incoraggiamento tanto che i 20 kg di carico li sento molto meno.

In sud Tirolo, nei pressi del lago di Resia, riesco a risolvere un problema al cambio grazie all’aiuto di tre ciclisti romani incontrati lungo la strada. Quindi entro in Austria dopo un altro passo a 1500 metri e proseguo con una lunga discesa fino in Germania. La successiva salita è quella verso il Garmisch, sarà l’ultima di tutto il viaggio.

La Germania, patria del cicloturismo e quasi tutta pianeggiante, da percorrere in bicicletta non è il massimo del divertimento, piuttosto noiosa e povera paesaggisticamente. Va riconosciuto però che è il regno delle piste ciclabili, insomma, per la serie “chi ha i denti non ha il pane”.

La Strada Romantica attraversa la Baviera dove è impossibile fermarsi anche solo per un caffè visti i prezzi da capogiro. In Baviera dove il clima è più mite ma spesso anche in altre zone della Germania la maggior parte delle abitazioni si serve di pannelli solari per la produzione di energia elettrica. Addirittura in alcune aree ai bordi delle strade sorgono veri e propri campi di questi pannelli. Dove invece le condizioni lo permettono è frequente incontrare impianti eolici. Insomma si sta puntando molto sul rinnovabile. Da noi invece che si sa, di sole ce n’è poco, si torna giustamente a parlare di nucleare.

L’ingresso in Repubblica Ceca, dove pedalo per mezza giornata tra le cittadine di Cheb, Františkovy Laznè e Vojtanov, è subito percepibile: strade in non perfette condizioni, casermoni di periferia, pochi turisti e prostituzione anche di giorno.

Riprendo a pedalare sulle ciclabili della Germania che garantiscono una copertura quasi totale del paese, tra pianure e coltivazioni di fiori. A Potsdam, ormai quasi a destinazione, buco due volte nella stessa giornata la gomma posteriore e cado dopo uno scivolone su una pozzanghera. Inconvenienti a parte, dopo 12 giorni di viaggio in bicicletta sono a Berlino e visto che costa meno dell’acqua, festeggio l’arrivo con una buona birra.

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Commenti

  1. Avatar Artur ha detto:

    Ciao Alessandro invidiando il tuo viaggio fatto potrei chiederti a distanza ormai di un paio di anni il percorso che hai seguito? sei poi rientrato in aereo? se non ti pesa ti ringrazio con anticipo Ciao

    1. Alessandro Micozzi Alessandro Micozzi ha detto:

      Ciao Artur, ho seguito un percorso un po’ casuale di cui purtroppo non ho nemmeno tenuto traccia. Da Bergamo ho puntato verso Edolo e fatto quindi il Gavia e lo Stelvio fino a Bormio. Poi Malles Venosta, Imst, Fussen, Shongau, Augsburg, Neustadt, Regensburg, Weiden, Cheb (Rep. Ceca), Plauen, Gera, Leipzig, Potsdam e Berlino.
      Il primo tratto alpino è ovviamente il più bello anche se molto impegnativo, anche il Tirolo e la Baviera sono belli ma molto cari entrambi, anche dormendo in campeggio. Dopo, il viaggio è stato un po’ noioso, la Germania non offre un granché, ma a onor del vero non mi ero organizzato molto su cosa vedere prima di partire, quindi magari qualcosa ho trascurato. Il percorso non l’ho pianificato ma in Austria e Germania le ciclabili sono ovunque. Sono rientrato con un furgoncino caricandoci la bici con due conoscenti italiani che lavoravano là e rientravano per l’estate. Sono stato fortunato, altrimenti aereo o peggio ancora treno sarebbero costati molto!
      Se hai bisogno di altre info chiedi, anzi scusa per il leggero ritardo nella risposta…
      Alessandro

  2. Avatar maurizio ha detto:

    se hai intenzione di fare il viaggio posso essere interessato a partecipare
    mg

  3. Ciao Luigi, esattamente, in Germania e ancora di più in Austria la ciclabili sono praticamente onnipresenti.
    I campeggi anche sono molto comuni ma forse quelli mi preoccuperei di segnarli prima della partenza.

    Per trovarli tutti guarda qui http://www.ecc-campingfuehrer.de/deutschland/
    e qui http://www.camping.info/deutschland/campingplaetze?gclid=CNTj2ceCkrECFUrP3wod6yFEdA

    Saluti e buona preparazione :)

  4. Avatar luigi ha detto:

    ciao! complimenti per il giro! come salvatore qui sotto avevo intenzione di fare più o meno lo stesso tragitto (partendo però da bolzano) con un mio amico, giusto con un assetto un po’ più corsaiolo (partiamo con delle bdc), tenda, e un bagaglio più ridotto (per non dire minimale). è il nostro primo viaggio in bici, quindi le incognite sono tante!

    avevo in mente di pianificare tappa per tappa (abbiamo i tempi piuttosto ristretti), ma se effettivamente dall’austria in poi è facile trovare ciclabili e si viaggia in tranquillità possiamo anche fare un po’ più “a cuore”, come hai fatto tu.

    l’unico mio interrogativo era sui pernottamenti, di campeggi/aree attrezzate (e non) dove montare la tenda per la notte ne hai trovati facilmente? è il caso di segnarseli prima di partire o non è un problema?

    grazie in anticipo per la risposta (vedo che il post è di tre anni fa, quindi sei giustificato se non rispondi ;))

    ciao!

  5. Ciao Salvatore…purtroppo non ho molte informazioni sulle piste ciclabili presenti lungo l’itinerario…anche perché dall’Austria in poi queste sono un po’ ovunque e ben segnalate e per l’occasione non me ne sono molto preoccupato prima.

  6. Avatar Salvatore ha detto:

    Ho letto con interesse del viaggio Bergamo – Berlino: poiché vorrei fare lo stesso viaggio questo agosto,sarei interessato ad avere maggiori dettagli sul percorso seguito, ed in particolare sulle ciclabili utilizzate nel corso del viaggio.

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