L’ingorgo secondo Jovanotti

L’ingorgo secondo Jovanotti

jo1_672-458_resizeJovanotti ha scritto un sonetto rap intitolato l’ingorgo: nascevan bimbi e ci moriva gente
dentro a quell’immobilità totale, nessuno che prendeva decisioni, nessuno a immaginare altri scenari…

L’ingorgo si formò per congestione
senza un vero motivo scatenante.
Si cominciò ad andare lentamente
fino a totale immobilizzazione.

Passarono i minuti, poi le ore:
non si poteva andare, né voltarsi.
Qualcuno cominciò ad abituarsi.
Spensi il motore e stetti ad aspettare.

La radio che diceva “sta passando!”
e lo diceva ormai a ripetizione:
pensai che fosse una registrazione.

Restammo nell’ingorgo fino a quando
l’ingorgo diventò la condizione.
Si morì di vecchiaia, lì aspettando.

“Sta già passando” diceva il presidente
col suo consiglio intorno a fargli il coro
ritornerà mobilità e lavoro
intanto andiamo avanti come sempre
blocchi nelle autostrade e in tangenziale
ingorgo condizione permanente
nascevan bimbi e ci moriva gente
dentro a quell’immobilità totale
nessuno che prendeva decisioni
nessuno a immaginare altri scenari
tutti cattivi quindi tutti buoni
nacquero ciuffi d’erba tra i binari
la jungla invase i centri cittadini
si fusero i sinonimi e i contrari

Finché qualcuno disse “sta crescendo!”
guardando un ragazzino appena nato
si ricordò di un fatto già assodato
lampante e chiaro da che mondo è mondo
decrescita è un concetto innaturale
se ci si ferma poi non c’è più storia
si fermi chi ha gastrite infiammatoria
muoversi è attività fondamentale!
quello che è giusto fare è dirsi come
crescere in quale senso e verso cosa
se crescere di cuore o nell’addome
crescita in stitichezza o generosa?
nella sostanza oppure giusto il nome?
gridò “viva la crescita gustosa!”

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