Realacci (PD): un ddl per lo sviluppo della mobilità ciclistica

Realacci (PD): un ddl per lo sviluppo della mobilità ciclistica

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Un disegno di legge per lo sviluppo della mobilità ciclistica: a depositarlo in Parlamento, mercoledì 24 aprile, è stato Ermete Realacci, deputato e responsabile della Green Economy del Partito Democratico. L’obiettivo dichiarato del ddl, già sottoscritto da un buon numero di parlamentari, è promuovere la mobilità in bicicletta in ambito urbano come mezzo di spostamento ecologico e salutare. La proposta di legge di Realacci, ambientalista di lunga data e presidente onorario di Legambiente, include una serie di interventi a costo zero o quasi per le casse dello stato, come moderazione del traffico e semafori dedicati per i ciclisti con specchi agli incroci per segnalare la presenza di biciclette anche ai mezzi pesanti che di solito hanno una visibilità ridotta, seguendo l’esempio di quanto già avvenuto a Londra.

Necessario, inoltre – spiega Realacci – riconoscere anche l’infortunio occorso al cittadino che si reca al lavoro in bicicletta, così come richiesto dalla petizione popolare promossa da Fiab e dal movimento Salvaiciclisti. Una misura molto attesa, sulla quale la stessa Inail si era espressa senza preclusioni.

Nei cassetti del Parlamento giace ormai da un anno un altro disegno di legge proposto dall’ex senatore Pd Francesco Ferrante e sottoscritto da una sessantina di parlamentari. Il ddl è stato proposto in seguito alla nascita del movimento salvaiciclisti nel febbraio dello scorso anno e sintetizza quanto espresso dal manifesto del Times al momento del lancio della campagna “Cities fit for cycling”.

La necessità di tutelare la sicurezza di chi si sposta quotidianamente in bicicletta è dovuta ad un aumento di utenti delle due ruote su tutto il territorio nazionale, testimoniato in primo luogo dai dati del 2012 che hanno visto le vendite di biciclette superare per la prima volta dal Dopoguerra quelle di automobili.

Foto | Milano Cycle Chic

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