La realtà virtuale della mobilità nuova
Spesso gli interventi di modifica della viabilità, di una grande città come di un piccolo centro, sono anticipati da sondaggi, incontri con la cittadinanza, studi di fattibilità e tutta una serie di procedure per capire come e quanto i cambiamenti incideranno sulla strada oggetto dell’intervento. L’iter non sempre è lineare e gli interventi che riguardano le strade possono incontrare diverse resistenze da parte di differenti utenti: le novità non sempre vengono accolte di buon grado e chi deve modificare le proprie abitudini spesso finisce per chiudersi a riccio davanti al cambiamento. Perché non riesce proprio ad immaginarselo.
A Los Angeles il progetto di riqualificazione di un’intersezione strategica per la mobilità nuova, con spazi più sicuri per chi pedala e per chi attraversa la strada a piedi, è diventato un caso, riportato da Peopleforbikes.org: stando sul posto e collegandosi col proprio smartphone al sito dedicato al progetto è possibile visualizzare i rendering in 3D e con una visuale a 360 gradi di come verrà modificata quella strada rispetto alla situazione attuale. Si tratta di uno strumento utile per far comprendere la portata di una novità grazie alle immagini: la realtà virtuale della mobilità nuova che disegna il futuro e lo rende visibile, anticipando i risultati della fase realizzativa che verrà.
Questa rappresentazione realistica in 3D navigabile dà alle persone la possibilità di vedere il cambiamento sotto i loro occhi prima che accada e li induce a ragionare sulla base di un elemento ben rappresentato, immersivo e coinvolgente. Questo rendering 3.0 si propone come strumento dal forte valore esplicativo per gli utenti: molto più potente di un semplice pannello informativo ma anche propedeutico a un incontro con i progettisti, che potranno illustrare qualcosa di cui cittadini/residenti sono già a conoscenza e di cui hanno avuto quasi un’esperienza diretta, trattandosi di un salto nella realtà virtuale.
Le soluzioni tecniche adottate per portare la mobilità nuova sulle strade sono molteplici e la letteratura sul tema è davvero molto ampia: le buone pratiche provenienti da diversi Paesi del mondo possono essere d’ispirazione anche per l’Italia, ma per raggiungere un grande risultato in tal senso spesso è sufficiente eliminare l’elemento di disturbo che rovina in quadro per goderne appieno la bellezza. Vale a dire eliminare i mezzi a motore.
Ne è un chiaro esempio il percorso ciclabile e pedonale da poco inaugurato a due passi dal confine italiano, in Slovenia sul lungomare che da Capodistria porta a Isola: un intervento che non ha avuto bisogno di lunghi iter burocratici e progettazioni costose, sono state semplicemente eliminate le auto dalla carreggiata. Anche in ambito urbano è ormai diventata una necessità: ogni intervento di riqualificazione deve passare per una riduzione di spazi per i mezzi a motore, come ha recentemente sottolineato anche l’Economist. La realtà virtuale della mobilità nuova resterà tale se non potrà svilupparsi concretamente negli spazi lasciati liberi dalle automobili: il cambiamento è alla portata di tutti, continuiamo a pedalare.
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