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Preferenziali aperte alle bici: perché no?

Preferenziali aperte alle bici: perché no?

Bici_+_bus_Bruxelles
Nell’uovo di Pasqua i ciclisti urbani romani hanno trovato una sorpresa, che per il momento è soltanto un’ipotesi di lavoro ma che ben presto potrebbe diventare realtà: l’apertura delle corsie preferenziali dei mezzi pubblici anche alle bici. Per la Capitale non si tratta di una novità assoluta: nel 2011 era stata fatta una sperimentazione per far circolare su alcune corsie riservate al trasporto pubblico locale moto e scooter, un provvedimento dettato dalla necessità di fluidificare il traffico in alcuni punti nevralgici della Città Eterna, dando alle due ruote a motore un percorso preferenziale per evitare pericolosi zig-zag tra le auto specie nelle ore di punta. Tutto questo accadeva 6 anni fa, su suggerimento del comico-motociclista Max Giusti accolto dall’allora sindaco Gianni Alemanno: dopo meno di 6 mesi la sperimentazione finì e anche le 4 preferenziali interessate dalla novità tornarono off-limits per moto e scooter.

Oggi a Roma la situazione è molto diversa: venerdì scorso, antivigilia di Pasqua, nella Sala del Ciclismo Urbano presso l’Assessorato della Città in Movimento rappresentanti degli autisti del trasporto pubblico capitolino hanno dialogato con alcuni pedalatori quotidiani per fare il punto della situazione sulla possibilità di apertura delle preferenziali alle bici. Un incontro organizzato dal delegato alla ciclabilità Paolo Bellino con questa motivazione-cardine: “Questa mia iniziativa nasce dalla semplice constatazione che le due leve principali per abbassare la quota di traffico veicolare motorizzato privato sono il trasporto pubblico locale e l’utilizzo del mezzo leggero chiamato bicicletta”. Insomma: “bici + bus” potrebbe funzionare.

Bici_+_bus_Chicago Una ventina le persone intervenute, circa due le ore di confronto: sono stati affrontati diversi temi, primo fra tutti quello della sicurezza stradale dei ciclisti, perché la circolazione sulle corsie preferenziali rappresenta un’opportunità non priva di criticità. Per poter aprire le corsie riservate al trasporto pubblico locale anche alle bici andrebbe studiata una loro riorganizzazione per aumentarne l’ampiezza e consentire il sorpasso delle due ruote senza pericolosi spostamenti d’aria. D’altra parte la condivisione degli spazi tra un mezzo pesante come un bus e uno leggero come la bici va realizzata tenendo conto delle diverse caratteristiche di ciascuno.

Bici_+_bus_Pescara

L’alleanza autisti-ciclisti per arginare il traffico privato motorizzato potrebbe funzionare aprendo le corsie preferenziali alle bici, ma questo provvedimento va pensato e comunicato nel giusto modo: non come un intervento calato dall’alto, ma come un’opportunità per decongestionare le strade e aumentare la velocità commerciale dei mezzi di trasporto pubblico locale con un miglioramento del servizio e ricadute positive per gli utenti. Nessun cambiamento è facile e per abituarsi alle novità spesso bisogna passare attraverso un fisiologico periodo di assestamento: solo quando si potranno toccare con mano i primi concreti vantaggi (diminuzione dei tempi di percorrenza e aumento della frequenza dei bus, nonché maggior sicurezza per i ciclisti separando il flusso delle bici da quello delle auto in zone particolarmente trafficate) la sperimentazione potrà entrare in una fase successiva per essere poi implementata e diventare una modifica strutturale.

Bici_+_bus_Vancouver La coabitazione bus-bici funziona su larga scala già in diverse città d’Europa e del mondo – come Londra e Parigi; Vancouver, Chicago e Città del Messico – mentre in Italia si tratta di un’eccezione ammessa a macchia di leopardo in alcune realtà urbane come Milano, Firenze, Pescara e altre ma non sull’intera rete del trasporto pubblico locale: mettere a regime un sistema di questo genere, con le dovute accortezze per garantire la sicurezza in caso di sorpasso delle bici, avrebbe un impatto positivo sulla circolazione.

L’aumento dell’ampiezza delle corsie preferenziali dovrebbe essere realizzata per togliere spazio alle auto in doppia fila: in questo modo il provvedimento andrebbe anche a colpire direttamente la sosta selvaggia – che in certe strade arriva ormai alla tripla fila – migliorando la circolazione anche degli automobilisti.
36ciclo......22-Noviembre-2012...Ciudad..foto....Fernando Ramirez..... Retiran algunos señalamientos de la Ciclovia del Paseo de la Reforma a la altura de Polanco.

Alla riunione di venerdì scorso a Roma mancava un’altra categoria che utilizza per lavoro le corsie preferenziali: i tassisti. In vista di una possibile apertura alle bici è necessario un confronto con tutti: intanto le preferenziali che già ci sono vanno protette con cordoli adeguati e monitorate con telecamere per evitare invasioni da parte dei non autorizzati; poi dopo i necessari adeguamenti potrebbe partire la ciclosperimentazione. Nel frattempo l’idea sta prendendo forma e sostanza: il tandem autisti-ciclisti ha cominciato a pedalare.

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