Motore AM80 per bici elettriche: Atala pensa in grande

Motore AM80 per bici elettriche: Atala pensa in grande

È stato presentato pochi giorni fa il nuovo motore AM80 per bici elettriche sviluppato da Atala. Si tratta di una soluzione decisamente interessante sotto diversi punti di vista.

Sistema per bici elettriche AM80 Atala

Il sistema AM80 è basato su un motore centrale e una batteria che si installa sul tubo obliquo; completano la dotazione un display centrale e una pulsantiera. È quindi molto simile ai sistemi già noti al pubblico, come quello Bosch o lo Shimano STEPS.

Il motore AM80

motore Atala AM80 per ebike

Si tratta di un motore al movimento centrale da 36V, in grado di erogare una coppia massima pari a 80Nm, in linea con gli altri motori sul mercato. La coppia rimane a questo livello fino alle 60 pedalate al minuto, per poi diminuire gradualmente come è ovvio che sia in un motore elettrico.

coppia motore Atala AM80

È ovviamente dotato di sensore di coppia, e eroga quindi la sua potenza in proporzione a quella esercitata dal ciclista sui pedali. Al livello massimo di assistenza la potenza del ciclista è moltiplicata per 4 (400%): si tratta di un valore molto elevato, se pensiamo che il Bosch arriva al 300%, lo Yamaha al 320% e il Giant SyncDrive Pro al 360%.

Ecco il fattore di moltiplica per i vari livelli di assistenza:
Livello 1: 50%
Livello 2: 100%
Livello 3: 200%
Livello 4: 300%
Livello 5: 400%

Sul sito ufficiale del progetto AM80 non è dichiarato il peso del motore.

La batteria del sistema per ebike AM80

batteria AM80

Sono disponibili batterie da 300Wh (da montare sul portapacchi) e 400Wh (da montare sul tubo obliquo del telaio). Pare che si aggiungerà presto una versione da 500Wh. Le batterie sono dotate di celle Panasonic o Samsung di alta qualità.

Ci sembra inutile segnalare le iperottimistiche stime sull’autonomia fornite da Atala. Per un uso urbano 300 o 400Wh sono più che sufficienti. Per un uso in fuoristrada i motori disponibili finora richiedono circa 100Wh ogni 400 metri di dislivello, quindi la batteria dovrebbe assicurare circa 1500 metri di dislivello positivo (in fuoristrada ha molto più senso misurare l’autonomia in termini di dislivello superabile che in termini chilometrici).

Ricordiamo che l’autonomia varia enormemente in base a tantissimi fattori (peso del ciclista, dislivello, livello di assistenza e molti altri ancora), per cui come al solito, per esigenze particolari, il consiglio è sempre quello di testare la bici sui percorsi che si dovranno effettivamente affrontare, prima dell’acquisto.

Il display

Display sistema AM80

Velocità, stato di carica della batteria, e livello di assistenza selezionato sono le informazioni più immediatamente disponibili sul display. Lo schermo indica anche la potenza erogata dal motore AM80, quella erogata dal ciclista, e l’autonomia residua.

Il comando al manubrio, da posizionarsi vicino alla manopola sinistra, permette di selezionare i 5 livelli di assistenza e di attivare la funzione di aiuto alla spinta della bici.

Punto di forza n. 1: un sistema proprietario

Anche altre aziende italiane hanno presentato, negli ultimi mesi o anni, dei motori per bici elettriche. Basti pensare a Zehus, a Bikee Bike, a Pollini. Tutte soluzioni sulla carta interessanti e valide, ma che devono risolvere un grande problema: perché un produttore di biciclette dovrebbe affidarsi a loro, quando sono già presenti soluzioni testate, affidabili, conosciute al pubblico, con procedure standard di manutenzione?

È anche per questo probabilmente che Zehus stenta ad affermarsi sul mercato; che Polini, a distanza ormai di parecchi mesi dalla presentazione del suo motore, non ha ancora annunciato una partnership con un produttore di bici elettriche.

Vediamo maggiori chance di successo per il motore per bici elettriche AM80 proprio perché nasce fin da subito con uno sbocco di mercato ben preciso, quello delle bici elettriche Atala; Atala che a sua volta è un nome conosciuto sul mercato italiano.

Punto di forza n. 2: il prezzo

Sviluppare un motore in-house permette ad Atala di contenere i costi. Secondo quanto affermato dalla stessa azienda, a parità di componenti meccanici, usare il motore AM80 per le sue ebike permette di abbassare il prezzo finale della bici del 17% rispetto al prezzo della stessa bici con motore Bosch

È utile ricordare che alla recente fiera di Taipei Bosch ha presentato una versione più economica del suo motore, cercando quindi di conquistare la fascia di mercato più bassa rispetto a quella che occupa finora; la stessa a cui punta anche Atala con questo AM80

Punto di forza n. 3: la compatibilità

Il motore per ebike Atala AM80 non è disponibile in versione “kit di conversione”: non lo si può montare su bici standard. Tuttavia è stato progettato per essere compatibile con i telai progettati per il motore Bosch. Questo permette di contenere i costi, perché si può ad esempio ordinare un grande quantitativo di telai, per poi realizzare due linee di prodotto, una con il Bosch e una con l’AM80.

Inoltre, in prospettiva futura, questa compatibilità potrà teoricamente permettere ad Atala di vendere il suo motore ad altri produttori, anche se non sappiamo se è una possibilità su cui l’azienda punta.

I modelli di bici

Al momento sono disponibili 4 modelli di biciclette con motore AM80:

Atala B-XGR8 – 2899 euro

mtb elettrica full

Una mountain bike elettrica full

Atala B-Cross – 1699 euro

mtb elettrica atala am80

Una mountain bike elettrica front

Atala B-Easy S  – 1749 euro

ebike da città

Una bella bici da città con freni a disco idraulici

Atala B-Easy – 1599 euro

bici da città

La meno costosa, ma anche quella che sembra stranamente la più cara, relativamente ai componenti meccanici; perché solo 100 euro in meno rispetto alla ben più performante B-Cross?

In conclusione

Realizzare un motore, una batteria e un display non è un compito molto gravoso dal punto di vista tecnologico. Ciò che conta è arrivare a una sinergia fra i componenti, e fra tutto il sistema e il ciclista, in modo da garantire una pedalata naturale anche ad alti livelli di assistenza. I primi test del sistema evidenziano un certo ritardo nell’attivazione del motore quando si inizia a pedalare.

Un motore centrale di buona qualità a un prezzo più contenuto rispetto a quello di marchi più blasonati potrebbe avere un buon successo, soprattutto in un paese come il nostro in cui la disponibilità di spesa per una bici a pedalata assistita è più bassa rispetto a quanto non sia altrove.

Commenti

  1. Avatar ppppiero ha detto:

    Ciao, volevo chiedere a Emidio (messaggio del 17 aprile 2023) di precisare meglio come ha risolto il problema al motore, che scheda esterna ha usato? Son interessato perchè un problema al motore (errore sensore di coppia) che ormai è fuori garanzia.

  2. Avatar giuseppe ha detto:

    comperate due atala e bike: la prima: dopo pochi mesi si rompe il motore, per fortuna cambiato in garanzia, la seconda si rompe il motore dopo circa tre anni ( pochi km, è di mia moglie), spesa prevista 500 euro, cambiare motore. Grazie no, prossima volta cinese , spendo meno. ma a parte il grave difetto del motore, materiale scadente, punti di ruggine, freno rumoroso( aggiustato anche quello), cavalletto spezzato ( aggiustato anche quello), insomma lascio a voi il giudizio su questo prodotto……..

  3. Avatar Emidio ha detto:

    ho un Atala con motore am80 dopo 1500 km si è spenta, portata al centro assistenza, non sono autorizzati ad aprire il motore, l’azienda mi ha proposto la sostituzione, ( euro 800,00)senza neanche vederlo, ho risolto con una scheda eterna, euro 200,00 la scheda originale i componenti non sono marchiati, per tanto ci può mettere mani solo l’atala, azienda NON attenda alla sostenibilità, solo profitto…

  4. Avatar Pasquale ha detto:

    Io ho una B-Cross Atala AM 80anno 2020,dopo nemmeno 2 anni e con 2000km all’ improvviso mi ha abbandonato il motore senza nessun preavviso ☹️ fortunatamente è in garanzia se no sicuramente non rimettevo un altro motore simile di 800 euro…

  5. Avatar mario ha detto:

    comprato atala cute city bike nel 2020 tutto bene sino a 6000 km dopo di che non segna piu la velocita e dopo 100 metri stacca il motore e non ho piu assistenza basta spegnere il displei e riaccenderlo che riparte ancora x 100 metri portato dal rvenditore ma non riesce a trovare la soluzione prima displei poi motore ma il problema persiste non e che per caso non ricevendo piu i dati sulla velocita vada in protezione

  6. Avatar Paolo Fabbro ha detto:

    A me sembra l’M1 di Olieds, al quale è stato tolto il livello PAS (perchè, tra l’altro?)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *