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Quando il post contro la ciclabile si trasforma in un boomerang

Ultimamente lo sport nazionale sembra essere diventato quello di attaccare la bicicletta e ciò che le gira intorno: però il post su Facebook del consigliere capitolino Marco Palumbo (Pd), presidente della Commissione Trasparenza, contro la realizzazione della Ciclabile Tuscolana non ha sortito l’effetto sperato, attirando centinaia di commenti negativi da parte di cittadini, attivisti e residenti, che considerano strategica l’opera per migliorare gli spostamenti in bici in un’arteria di traffico molto congestionata e preda della doppia fila.

La cosa incredibile, leggendo il post e i commenti che ha suscitato, è notare l’assoluta mancanza di dialogo: il consigliere Palumbo ha affidato ai social il suo messaggio il 3 gennaio e poi lo ha lasciato lì a decantare, incassando oltre 200 commenti negativi senza sentire il bisogno di replicare alle molteplici richieste di chiarimento sull’opportunità di portare avanti questa “battaglia di retroguardia” contro la mobilità in bicicletta. E intanto il messaggio è stato condiviso quasi 50 volte moltiplicando l’effetto boomerang: i commenti pubblicati lo dimostrano.

In merito alla realizzazione della Ciclabile Tuscolana avevamo già scritto qui su Bikeitalia, sostenendo la sua realizzazione per cominciare a dare un’impronta-a-pedali a una strada dove la malasosta è ormai fuori controllo, per migliorare la circolazione non solo a chi va in bici ma anche a chi si sposta con i mezzi pubblici e in auto: razionalizzare gli spazi e impedire fisicamente la doppia fila porterà soltanto dei vantaggi. La cosa incredibile è che in prima fila contro la ciclabile si sono schierati alcuni commercianti della zona: evidentemente non conoscono i numerosi studi internazionali in cui si spiega che le ciclabili migliorano il commercio e fanno aumentare gli incassi.

In pratica, facendo leva sulla paura del cambiamento che – specie in tempi di crisi – attanaglia chi svolge un’attività economica, alcuni residenti e commercianti della Tuscolana hanno identificato la realizzazione della ciclabile come la causa di problemi di circolazione, crisi delle vendite e addirittura “aumento dello smog” (sic!) e purtroppo alcuni esponenti politici hanno cavalcato quest’ondata di malcontento facendone una questione di schieramenti e attaccando l’opera “per partito preso”.

grazie-al-pdDa cronista rilevo che le critiche più feroci sono arrivate proprio da quella compagine politica, il Partito Democratico di Roma, che negli scorsi anni si era vantato pubblicamente di aver fatto approvare il biciplan della Giunta Alemanno e per farlo sapere alla cittadinanza aveva pianificato un’imponente campagna pubblicitaria di cui il web conserva memoria.

Peraltro, tornando al post di Marco Palumbo, facendo una rapida ricerca si scopre che il consigliere capitolino in forza al Pd di Roma è stato uno di quelli che fece decadere l’ex sindaco Ignazio Marino firmando la sfiducia davanti al notaio e consegnando di fatto il Campidoglio al Movimento Cinque Stelle.

Intanto questa mattina gli attivisti dell’Associazione Salvaiciclisti Roma hanno portato un caffè solidale agli operai che stanno lavorando sul cantiere della ciclabile in Via Tuscolana: all’altezza del civico 949, alla presenza della minisindaca del VII Municipio Monica Lozzi e dell’Assessore alla Mobilità Salvatore Vivace, una decina di ciclisti sono arrivati in bici poco dopo mezzogiorno portando thermos pieni di caffè fatto in casa con la moka, bicchierini di vetro, bustine di zucchero e una stretta di mano di solidarietà agli operai che sotto Natale erano stati minacciati da due persone in moto con il casco integrale in testa. Un’intimidazione che è stata subito stigmatizzata dalla sindaca Virginia Raggi e che oggi – primo giorno di lavoro dopo le Feste – gli attivisti hanno voluto cancellare con questo gesto di sostegno e vicinanza.

Entro la primavera del 2019, se i lavori procederanno secondo la tabella di marcia, la Ciclabile Tuscolana monodirezionale ambo i lati da Porta Furba a Subaugusta sarà ultimata: si tratta di un’opera strategica che successivamente, secondo i progetti dell’Amministrazione, sarà allungata verso il centro di Roma proseguendo fino a San Giovanni e verso il Grande Raccordo Anulare arrivando fino ad Anagnina. Recuperare spazio sulla carreggiata per destinarlo agli spostamenti in bici, sottraendolo ai motori, è semplicemente un gesto di civiltà: dovrebbe essere la pietra angolare su cui sviluppare la mobilità presente e futura in tutte le nostre città. Roma non è stata costruita in un giorno, le automobili l’hanno colonizzata negli ultimi 50 anni: mi auguro che da qui a 10 anni le strade possano tornare ad essere più vivibili per tutti. E in questo processo le ciclabili fanno parte della soluzione, non del problema.

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