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Basta auto davanti alle scuole: la petizione per ridare le strade ai bambini

Ogni giorno in Italia milioni di persone accompagnano i propri figli a scuola in auto, creando traffico e disagi alla circolazione, inquinando e mettendo in pericolo l’incolumità dei bambini: la doppia fila è la regola e le soluzioni messe in atto dalle amministrazioni per contrastare il fenomeno, ormai fuori controllo, risultano dei semplici palliativi.

Per questo Linda Maggiori, blogger e scrittrice impegnata nella difesa dell’ambiente, ha lanciato la petizione online School streets: le strade ai bambini! rivolta al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, un’iniziativa sostenuta da un’ampia rete di associazioni e realtà attive nel mondo della scuola, della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale e che vede anche noi di Bikeitalia tra i soggetti promotori insieme con Famiglie senz’auto; Bike to School Roma; Italian Cycling Embassy; Fiab Onlus; Genitori Antismog Milano; Cittadini per l’Aria; Fondazione Michele Scarponi; Fondazione Luigi Guccione; Rete Vivinstrada; Turismo senz’auto; #Salvaiciclisti; Massa Marmocchi; Legambici; Kyoto Club; Alleanza per la Mobilità Dolce; Uppa (Un pediatra per amico); Acp “Pediatri per un mondo possibile”.

“I bambini e i ragazzi hanno diritto a camminare (e pedalare) sulla strada sicuri, anche in autonomia. Un diritto sancito dall’Unicef che però viene quotidianamente negato nelle nostre città, soprattutto davanti alle scuole, i luoghi più frequentati dai bambini, luoghi dove si dovrebbero imparare i valori di civiltà, di sviluppo sostenibile, di rispetto della vita e dell’ambiente”, si legge nell’incipit della petizione.

Come possono i genitori dare il buon esempio ed essere un modello per i propri figli se ogni giorno parcheggiano l’auto “in doppia fila, davanti al portone, fin sopra ai marciapiedi e sulle strisce, magari con motore acceso”? Perché non imitare i Paesi del Nord Europa dove le strade davanti alle scuole (School streets, ndr) sono pedonalizzate e i ragazzi possono accedere in sicurezza a piedi, in bici o col monopattino? L’obiettivo della petizione è di “applicare in tutti i Comuni d’Italia, come standard, questa misura di civiltà e rispetto”. Una misura che come Bikeitalia sosteniamo convintamente.

Come dimostrano le cronache, non basta la presenza dei vigili come deterrente contro la doppia fila davanti alle scuole e, anzi, proprio gli agenti utilizzati in questo servizio sono i primi ad essere messi in pericolo.

La richiesta dei promotori della petizione è chiara: “Noi chiediamo che il Codice della Strada vincoli i sindaci a delimitare una zona di rispetto (vietata al traffico a motore), permanente o temporanea, attorno alle scuole di ogni ordine e grado”. Invece capita tutti i giorni che le scuole – e i bambini al loro interno – siano ostaggio delle auto che saturano ogni spazio disponibile e creano disagi e pericoli

Ci sono numerose buone ragioni per chiedere che le strade davanti alle scuole: in primis per favorire l’autonomia dei bambini, se si pensa che oggi in Italia soltanto il 7% dei bambini compie in autonomia il percorso casa-scuola (mentre invece nel 1970 questa cifra era del 90%). Come dice il pediatra Francesco Tonucci, responsabile del progetto “La città dei bambini” dell’ISTC CNR: “Meglio soli che sempre accompagnati”.

Inoltre andare a scuola a piedi o in bici combatte la sedentarietà e l’obesità infantile e i bambini che vanno a scuola in macchina sono meno reattivi di quelli che raggiungono la propria classe in modalità attive. Evidentemente una sola ora di attività fisica settimanale a scuola non è sufficiente: per i bambini l’OMS raccomanda almeno un’ora di attività fisica, ma al giorno. La petizione è stata lanciata proprio oggi, 21 marzo 2019, primo giorno di Primavera dedicato all’iniziativa Bimbimbici promossa da FIAB per sostenere il pedibus e il bike to school.

Come ci hanno ricordato i ragazzi scesi in piazza venerdì 15 marzo 2019 in tutto il mondo per la grande mobilitazione Fridays For Future, per contrastare i cambiamenti climatici è necessario ridurre il numero di veicoli a motore in circolazione, che sono responsabili di circa un quarto delle emissioni di gas climalteranti.

Davanti alle scuole i tassi di inquinamento e la concentrazione di polveri sottili sono molto alti: per salvaguardare la salute dei bambini bisognerebbe evitare di accompagnarli a scuola in auto, perché nell’abitacolo le concentrazioni di agenti inquinanti sono più elevate che all’aria aperta (ISPRA, “Qualità dell’aria nelle scuole”) e aumenta la probabilità di asma, problemi respiratori, disturbi cognitivi e altre malattie.

Infine, ultimo ma non meno importante, il fattore sicurezza: i cosiddetti incidenti stradali sono tra le principali cause di morte per i bambini tra 5 e 14 anni nel mondo (OMS) e solo in Italia ogni giorno un bambino muore e altri 25 restano feriti (ISTAT, 2018). Per questo i bambini devono essere sicuri di correre, pedalare e giocare almeno nelle strade davanti alle scuole e invitiamo tutti i nostri lettori a firmare e diffondere la petizione.

“BASTA AUTO DAVANTI ALLE SCUOLE: LE STRADE AI BAMBINI!”

Commenti

  1. Avatar Silvia bona ha detto:

    Voglio portare mio figlio a scuola in bici in sicurezza

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