Perché le aziende dovrebbero incoraggiare il bike to work

22 Marzo 2019

L’inattività fisica è una piaga silenziosa che sta peggiorando gradualmente la salute degli italiani. Uno degli effetti della sedentarietà è la riduzione dell’efficienza lavorativa. Numerosi studi dimostrano che le persone sedentarie tendono a perdere più giorni di lavoro per malattia, a compiere più errori durante le mansioni lavorative e a mostrare un’attenzione e una motivazione molto ridotte sul luogo stesso di lavoro. Dall’altro lato ci sono studi che evidenziano come invece dei lavoratori più attivi fisicamente siano portati naturalmente a essere più creativi, meno stressati, più attenti e a ottenere valutazioni di qualità del proprio lavoro maggiori.

Gli imprenditori e i manager, che vogliono ambire a ottenere risultati migliori in termini di performance e fatturato, dovrebbero interessarsi in maniera importante al tema dell’attività fisica dei propri dipendenti e collaboratori. Ma prima di correre a pagare l’iscrizione in palestra a tutti, ci sono dei punti fissi da sottolineare. Gli studi concordano nel dire che l’attività fisica deve essere svolta subito prima o durante l’orario di lavoro per ottenere effetti. Il movimento effettuato nel weekend o la sera ha degli effetti che però non sono così elevati come nel primo caso. Per questo è importante capire che tipo di attività fisica consigliare.

Oltre alla possibilità di implementare corsi di Yoga, piccole palestre o camminate di gruppo durante la pausa pranzo, c’è un modo immediato per ottenere i vantaggi sopra descritti senza grandi costi né investimenti: incentivare il bike to work. I lavoratori che si recano al lavoro in bici risultano più attenti e già attivati (ovvero il cervello è già più predisposto all’attività da svolgere) rispetto a chi si reca al lavoro in auto o con i mezzi pubblici. Questo perché l’attività fisica aumenta l’ossigenazione celebrale e la circolazione sanguigna, con successiva attivazione dei circuiti neurali legati all’attenzione, al focus e all’attività creativa. Inoltre chi si reca al lavoro in auto, secondo un studio danese, ha la tendenza a perdere in media 5 giorni di più all’anno per malattia o per motivi personali rispetto a chi si sposta in bici.

In che modo un imprenditore può incentivare il bike to work dei propri dipendenti? Per prima cosa è utili attrezzare delle piccole aree dove ricoverare in sicurezza le bici, prevedere degli spogliatoi dove permettere ai dipendenti di cambiarsi. Infine può anche proporre dei premi ma di questo ne parleremo in un altro articolo dedicato.

In Bikenomist, l’azienda proprietaria di Bikeitalia, siamo imprenditori prima ancora di essere ciclisti, e il bike to work non solo è incoraggiato ma incentivato attraverso l’utilizzo di bici aziendali messe a disposizione dei collaboratori, in modo che chiunque possa sempre venire al lavoro in bici.

Ogni imprenditore che ha come obiettivo aumentare il fatturato, guadagnare più soldi e rendere più efficiente la propria azienda dovrebbe incentivare i propri dipendenti a recarsi al lavoro in bici, anziché contrastare questa pratica. 

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