Boston: successo per le ciclabili d’emergenza, diventeranno permanenti
A Boston hanno compreso appieno il potenziale dell’urbanismo tattico e delle sperimentazioni stradali così, le ciclabili d’emergenza nate in piena pandemia diventeranno permanenti.

Quelle che erano nate un po’ come una sfida e come l’ultima chance per evitare il tracollo del traffico diverranno vere e proprie piste ciclabili separate dalle corsie veicolari. La notizia arriva direttamente dalla città statunitense, dove pare che il numero di persone in bicicletta sia aumentato pesantemente, complice la paura di contrarre il virus sui mezzi pubblici.
Al posto di dissuasori in plastica arancio e linee di vernice temporanee i cittadini di Boston si ritroveranno con una ciclabile al pari di quelle già realizzate in passato dalla città: dissuasori fissi, segnaletica permanente e una colorazione verde di fondo.

Un bel passo avanti per la città che di fatto lancia un guanto di sfida ad altre realtà urbane in cui si sono realizzate queste infrastrutture: dove c’è la possibilità è opportuno trasformare questi percorsi in qualcosa di duraturo affinché le infrastrutture ciclabili aumentino sempre più.
Ne sanno qualcosa anche le città italiane che hanno realizzato le prime corsie ciclabili in fretta e furia in questi mesi estivi e dove possono registrarsi interessanti aumenti di ciclisti. D’altra parte città come Roma, che sta sviluppando una rete di 150 km di piste ciclabili su corsia riservata, hanno coniato il termine interessante di “ciclabili transitorie” sottolineando che gli interventi realizzati oggi andranno a consolidarsi in futuro.
Intanto a Boston si è registrato anche un boom nell’uso delle bici del bike sharing, segno che la bicicletta piace sempre di più.