Può capitare a tutti di uscire in bicicletta, magari una domenica mattina, quando i negozi di bici sono chiusi, e incorrere in un problema meccanico tanto semplice quanto fastidioso: può essere la sella regolata troppo bassa, un pattino del freno troppo vicino al cerchio o una gomma sgonfia.
“Basta portarsi un multitool”, si dirà, ma alle volte la fretta, alle volte l’eccesso di fiducia in se stessi, può far capitare a tutti di trovarsi di fronte a una scocciatura simile.
Proprio in questi momenti le colonnine di ricarica e di riparazione si rivelano alleati insostituibili per chi si muove in bicicletta e per un territorio che vuole dirsi bike friendly.
Le colonnine sono infatti ottimi supporti per il ciclista in difficoltà, ma la loro utilità va oltre a un mero scopo di tipo funzionale. Chi sceglie di installare una colonnina di riparazione e ricarica per biciclette, sia che si tratti di un ente pubblico o di un privato come possono essere ristoratori e albergatori, sta scegliendo di investire in un’immagine differente di se stesso e della propria attività posizionandosi in modo definito rispetto a un determinato segmento di pubblico.
Il principio è tanto antico quanto semplice: individuare un target di mercato e dedicarvi quante più attenzioni possibili per ottenerne i favori e la fedeltà.
A seconda che il posizionamento sia fatto da enti pubblici o soggetti privati, può cambiare la strategia e l’effetto voluto dell’installazione: a Città del Messico, ad esempio, il comune ha sparpagliato delle colonnine di riparazione in giro per la città allo scopo di dare un punto di assistenza ai ciclisti, ma soprattutto per dare loro un messaggio “tu per me sei importante”.
In Alta Rezia (Svizzera), delle colonnine di riparazione improvvisate sono lo strumento ideale per dare il benvenuto ai ciclisti nel territorio e ricordare loro che è disponibile un circuito di bike hotel pronti a dare accoglienza.
Un attrattore naturale?
Torniamo però al caso iniziale: è domenica mattina, siete in giro e avete bisogno di un breve intervento di manutenzione della bici, ma i negozi di bici sono chiusi e non avete con voi il necessaire.
Per fortuna il bar di Mario ha installato davanti al proprio ingresso una colonnina di ricarica e manutenzione: in due minuti il problema è risolto e cogliete l’occasione per concedervi un caffè e brioche prima di rimettervi a pedalare.
Chiunque mastichi di commercio sa bene che la posizione migliore per un esercizio commerciale è vicino a un punto attrattore e di passaggio, che sia questo la chiesa, il municipio o una scuola.
Installare una colonnina di ricarica e manutenzione significa creare un attrattore naturale per chi va in bicicletta: un turista in sella a un’ebike all’ora di pranzo, dovendo scegliere, preferirà fermarsi in un ristorante che offre anche la ricarica del mezzo, oltre alla semplice pasta con le vongole.
Ulteriore aspetto non banale, l’attrattore in questo caso, funziona h24, 7 giorni su 7 e questo è un aspetto non trascurabile.
Una questione di brandizzazione
In un mondo in cui tutti comunicano e creano rumore, è difficile emergere e l’unico modo è creando valore per i propri potenziali clienti. Gli ultimi modelli di colonnine di ricarica e manutenzione presenti sul mercato, presentano poi l’opportunità di essere completamente brandizzabili attraverso delle pellicole appositamente studiate che posizionano il logo e l’offerta commerciale dell’investitore.
Vi abbiamo già parlato di come sono fatte e a cosa servono, ma il vero valore delle colonnine di riparazione per biciclette sono in termine di comunicazione rivolto a un target sempre più attento e numeroso.
Tra i vari operatori presenti sul mercato, Bike Facilities commercializza le colonnine Stop&Go, un modello pensato per reggere al peso delle ebike e resistere al vandalismo.
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Geniale