Agli occhi di molti potrebbe sembrare un semplice autovelox, per qualcuno un pannello integrativo di tipo elettronico, in realtà stiamo parlando di un nuovo dispositivo che consente di rilevare i rumori emessi dal traffico.
Installato ormai in diverse strade della Svizzera, il congegno è in grado di decifrare i decibel emessi dalle autovetture al fine di sensibilizzare i guidatori ad adottare stili di guida più silenziosi.
Il lettore radar ha uno scopo puramente informativo, consente infatti di puntare i riflettori su un tema, quello dell‘inquinamento acustico, che troppo spesso passa in secondo piano, ma che ogni anno grava sulle prestazioni cognitive e sulla salute delle persone: alla lunga può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e essere causa di ipertensione, ictus o infarto.
L’iniziativa diffusa in tutta la Svizzera rientra in un piano governativo più ampio, una strategia nazionale per la riduzione del rumore, approvato ormai nel 2017. Dopo la sperimentazione di circa un anno del dispositivo anti-rumore nella Svizzera tedesca e in quella francese, in particolare nelle città di Losanna e Ginevra, il lettore di rumori verrà installato anche su alcune strade della Svizzera italiana.
L’esperienza di Ginevra ha confermato inoltre che nell’emissione di rumori, al di là del veicolo che si sta guidando, il comportamento del conducente è determinante: uno stile di guida nervoso e “troppo sportivo” genera lo stesso rumore di 20 automobili che viaggiano simultaneamente. Tenere il volume dell’autoradio troppo alto o avere degli pneumatici troppo sgonfi aumentano il rumore. In questi casi anche le più moderne pavimentazioni fonoassorbenti ottengono scarsi risultati.
L’autovelox anti-rumore, sperimentato anche a Parigi, consentirà ai cittadini di prestare maggiore attenzione al rumore prodotto da come ci si muove, aiutando a promuovere ulteriormente i benefici di quartieri residenziali, della moderazione del traffico e di una mobilità attiva.
In Svizzera sono avanti anni luce. In Italia sarebbe bello se ci fossero autovelox per le zone 30.
E se ci fossero zone residenziali dove dopo le 22 vigesse il limite a 30 km/h con radar di controllo saremmo un paese migliore.
Fra qualche decennio poi arriveremmo anche noi a questi rilevatori del rumore