Listini dei prezzi ritoccati verso l’alto e bici che in molti casi sono introvabili. Continua a crescere la domanda di bici: ormai da due anni, anche in seguito allo scoppio della pandemia di Coronavirus, il settore del ciclo ha registrato un boom planetario e questo ha sconvolto i rodati meccanismi di mercato, che prima del 2020 scorrevano lungo oliati binari seguendo la stagionalità e la programmazione fatta con largo anticipo. Per il 2022 si profilano ancora lunghe attese per le consegne ma, soprattutto, un aumento generalizzato dei listini dei prezzi delle bici: una situazione dovuta a diversi fattori.
La “tempesta perfetta” nel settore ciclo
Il prezzo di una bici dipende da numerose variabili e, negli ultimi due anni, c’è stata una “tempesta perfetta” che ha visto l’aumento costante di tutte le voci che riguardano la filiera del ciclo: le materie prime – come l’acciaio e l’alluminio – e la logistica (tutti i trasporti nelle varie fasi di lavorazione, dalla produzione alla distribuzione, ndr), senza contare i numerosi pezzi di cui è fatta una bici in plastica e in metallo che a cascata vanno a far lievitare il prezzo finale. E senza dimenticare lo stato di incertezza economica mondiale dovuta alle conseguenze della pandemia e al post-Covid.
Italia: non solo bonus bici
Aumenti globali, dicevamo, che in Italia si sono cominciati a sentire già dal secondo semestre 2020 – dove la domanda di due ruote a pedali è cresciuta esponenzialmente anche grazie al bonus bici – ma che si sono protratti per tutto il 2021 e, secondo le stime, continueranno anche nel 2022.
Le strategie nel post-pandemia
Per far fronte a questa situazione molti marchi hanno aperto nuovi stabilimenti di produzione o sono tornati a produrre in Europa per cercare di tagliare i costi legati ai trasporti dal Far East. Ma la filiera del ciclo è complessa e, come in un orologio, ogni ingranaggio è in stretta connessione con tutti gli altri: per questo i risultati di tutte queste mosse di assestamento per i nuovi volumi di produzione di bici su scala mondiale hanno ancora bisogno di tempo per entrare a regime. L’unica certezza, da qualche mese a questa parte, è la modifica dei prezzi di listino che, giocoforza, praticamente tutti i marchi di bici hanno ritoccato verso l’alto.
La comunicazione ai clienti
In questa situazione di aumenti generalizzati c’è chi ha deciso di metterci la faccia comunicando in una nota ufficiale del 30 novembre 2021 le modifiche del listino, come ha fatto il gruppo Scott, di cui fa parte anche il marchio Bergamont: “Da sempre la trasparenza è alla base delle nostre azioni e anche questa occasione abbiamo preferito comunicarvi direttamente le scelte che intraprenderemo durante la stagione 2021/2022. In questi due anni abbiamo cercato di preservare la nostra rete vendita e i clienti finali da questo continuo aumento, posticipando la data di questa azione commerciale. Oggi abbiamo dovuto prendere una scelta “forzata” rimandata fino all’ultimo. Vi comunichiamo pertanto che il listino prezzi della collezione 2022 subirà un aumento medio (contenuto il più possibile) del 5% dei prezzi al pubblico, con decorrenza dal 1° dicembre ed interesserà tutti gli ordini in essere non ancora evasi”.
Verso una nuova normalità?
Se la certezza riguarda l’aumento generalizzato dei listini di tutti i marchi, lo stesso non si può dire sui tempi di consegna delle bici: proprio a causa della situazione generale legata alla difficoltà di reperimento delle materie prime, alla produzione e alla distribuzione molti modelli sono introvabili o con data di consegna “stimata” a diversi mesi, quando prima della pandemia si ragionava in termini di qualche settimana. Il mercato bici 2022 sarà quindi caratterizzato ancora da tempi lunghi di attesa e listini ritoccati verso l’alto. Sarà il 2023 l’anno del ritorno verso una nuova normalità?
Tenevi 11 velocità e non spendevi nulla
Gli aumenti netti sono molto più sostanziosi di quanto indicato. Solo per fare un esempio: all’inizio 2020 ho aggiornato la trasmissione mtb da 11 a 12 velocità, pagando il deragliatore posteriore 80€; ora il miglior prezzo è 114€=+30%. Il problema è che sono aumentati i listini azzerati gli sconti.