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Fuoristrada vietato alle bici: ma è davvero così?

Fuoristrada vietato alle bici: ma è davvero così?

Da qualche giorno circola la notizia che il fuoristrada, in base a un decreto entrato in vigore proprio oggi giovedì 16 dicembre 2021, sarebbe vietato a tutti i veicoli (comprese, quindi, le bici): un’inaspettata novità che ha suscitato un certo allarmismo anche tra chi pratica escursioni nei boschi in bicicletta, in attesa di un’interpretazione autentica della norma. Tanto che il Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) ha diramato una nota ufficiale per chiarire.

Mtb fuoristrada bici
Mtb: in bici in fuoristrada

Il decreto del 28/11/2021 “Disposizioni per la definizione dei criteri minimi nazionali inerenti agli scopi, le tipologie e le caratteristiche tecnicocostruttive della viabilità forestale e silvo-pastorale, delle opere connesse alla gestione dei boschi e alla sistemazione idraulico-forestale” pubblicato sulla Gazzetta ufficiale in data 01/12/2021 – entrato in vigore il 16/12/2021 – è stato rilanciato da diverse testate locali e nazionali che hanno diffuso un panico incontrollato, perché riportavano ampi stralci del testo in questione interpretandolo come divieto assoluto a tutti i veicoli (incluse le bici) in base a mere supposizioni.

L’allarmismo diffuso dai mass media

In particolare, il passaggio che ha creato un certo grado di allarmismo è quello contenuto nel comma 3 dell’articolo 2 del decreto in questione: “Indipendentemente dal titolo di proprietà, la viabilità forestale e silvo-pastorale e le opere connesse come definite al successivo art. 3 sono vietate al transito ordinario e non sono soggette alle disposizioni discendenti dagli articoli 1 e 2 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Le regioni disciplinano le modalità di utilizzo, gestione e fruizione tenendo conto delle necessità correlate all’attività di gestione silvo-pastorale e alla tutela ambientale e paesaggistica”. Sulla base di questo testo e in assenza di un’interpretazione autentica è stata diffusa la notizia del fuoristrada vietato a tutti i veicoli, anche alle bici: in primis dalla Gazzetta dello Sport. E il sito specializzato in smascheramento delle fake news Bufale.net aveva a stretto giro pubblicato un articolo per puntualizzare alcuni aspetti, in attesa di un debunking completo.

Emtn Canyon bici fuoristrada
Una eMtb percorre un tratto di montagna in fuoristrada

Anche l’ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e la FMI (Federazione Motociclistica Italiana) hanno pubblicato a stretto giro una nota congiunta in cui si dichiarano preoccupate per quella che definiscono “una norma miope, che può creare potenzialmente un grave danno economico al mercato, all’intera filiera, alle attività ludiche e sportive e a quelle legate all’accoglienza e al turismo”.

Il chiarimento del Mipaaf

La nota ufficiale diramata dal Mipaaf mette in chiaro alcuni aspetti, dando un’interpretazione autentica della norma proprio per rassicurare le tante persone che, leggendo la notizia sul “divieto di fuoristrada”, si erano allarmate. La riportiamo integralmente qui di seguito.

“È opportuno rammentare che la competenza primaria in materia è delle Regioni, ed ogni regione e provincia autonoma ha già una sua legge regionale che disciplina gli aspetti strettamente tecnici e la fruibilità di tali viabilità. Il decreto si muove nell’ambito delle previsioni dell’articolo 9 del Testo unico delle foreste e filiere forestali del 2018 (D.lgs. n. 34/2018), in vigore già da anni, senza alcun contraccolpo sul tema della fruizione della viabilità forestale.
Nulla si innova in merito al transito autorizzato sulla predetta viabilità, fermo restando che, come espressamente previsto all’articolo 2, comma 3 del decreto, le strade e le piste forestali non sottostanno ai criteri di sicurezza previsti per la viabilità ordinaria, poiché si tratta di viabilità esclusa dal Codice della strada. Inoltre, come esplicitato dal medesimo comma, è compito delle Regioni disciplinare le modalità di utilizzo, gestione e fruizione della viabilità forestale tenendo conto delle necessità correlate all’attività di gestione silvo-pastorale ed alla tutela ambientale e paesaggistica.
Si fa inoltre presente che in capo alla Regioni è incardinata anche la competenza in materia di prevenzione del dissesto idrogeologico e del rispetto di quanto previsto dal vincolo idrogeologico; pertanto, spetta alle Regioni la competenza a valutare gli effetti della fruizione pedonale, cicloturistica o con mezzi motorizzati diversi da quelli forestali sui tracciati, i cui effetti su fondi non asfaltati hanno impatti ben diversi tra loro; essi dovranno essere valutati con la massima attenzione alle singole realtà territoriali.
Da ultimo, si ribadisce che tutte le Regioni all’unanimità hanno approvato il decreto e le linee guida, ben consapevoli delle proprie competenze e delle conseguenze gestionali”.

Al momento, dunque, l’entrata in vigore del decreto in questione non vieta tout-court il fuoristrada alle biciclette così come agli altri veicoli: la materia è di competenza regionale e ciascuna Regione – anche in base a quanto contenuto in questo provvedimento – darà indicazioni precise sulla fruibilità dei percorsi in fuoristrada e sui veicoli autorizzati a percorrerli. Si tratta dunque di linee-guida che poi le Regioni applicheranno caso per caso.

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