Bici

Omar Di Felice e la sua sfida più estrema: in bici intorno al circolo polare artico

Omar Di Felice, l’ultracyclist romano che abbiamo imparato a conoscere grazie alle sue sfide estreme è ormai in procinto di partire dalla Kamchatka, la penisola russa famosa in tutto il mondo grazie al gioco da tavolo Risiko, per compiere una traversata epica nell’immensità del freddo e dei ghiacci del mondo artico.

Una pedalata sottozero di 4.000 chilometri

Il nuovo obiettivo di Di Felice è infatti di riuscire a compiere un giro lungo ben 4.000 chilometri toccando il Circolo polare artico, un viaggio in solitudine tra ghiacciai, neve e temperature fino a -30 gradi centigradi, partendo dalla Kamchatka, in Russia, fino alla Lapponia e poi su dalle Isole Svalbard all’Islanda, passando infine per la Groenlandia, il Canada e l’Alaska.

Omar Di Felice artico
Omar Di Felice, Ultracyclist romano, classe 1981

La sensibilizzazione sui cambiamenti climatici

Di Felice è molto conosciuto nel mondo dell’ultracycling: negli anni è riuscito ad emergere guadagnarsi record su record sul campo e portando a termine sfide estreme, ma non solo, oltre ad essere uno sportivo “no limits” non è passato inosservato per le sue forti prese di posizione sui temi della sicurezza stradale e del cambiamento climatico. Proprio quest’ultimo aspetto sarà al centro della sua nuova traversata artica.

All’interno del progetto “Bike to 1.5 C”, pensato per sensibilizzare il mondo sui cambiamenti climatici in atto e lanciato in occasione della Cop 26 di Glasgow, in cui Di Felice ha compiuto il viaggio da Milano a Glasgow in bicicletta, si aggiunge ora questa nuova iniziativa pensata ancora una volta per puntare alla salvaguardia del pianeta. Con l’#ArcticWorldTour, l’ultracyclist s’impegna a raccontare i cambiamenti climatici, andando a toccare con mano la tragicità della situazione dello scioglimento dei ghiacci là dove è più evidente.

Del resto, quale luogo migliore per comprendere da vicino come sta cambiando il clima mondiale se non proprio l’artico? Proprio lì dove i cambiamenti climatici sono più visibili e dove l’impatto del surriscaldamento globale sta già significativamente trasformando quelle terre?

Omar Di Felice artico

Di Felice ha già annunciato che per quanto possibile intervisterà la comunità scientifica e gli esperti incontrati lungo il percorso, persone che da anni stanno assistendo allo stravolgimento dell’ambiente polare.

Nella terra degli orsi polari

È ormai da mesi che l’atleta si sta preparando a questa nuova avventura. Non a caso, in un’intervista a Lonely Planet, non nasconde di avere un po’ di timore nella possibilità di incontrare degli orsi polari da vicino, aggiungendo che nelle isole Svalbard sarà tenuto ad avere con sé una guida di sicurezza, che lo seguirà con una motoslitta e tutte le sere starà con lui impostando uno speciale filo a ultrasuoni per tenere lontani gli animali.

Abbigliamento speciale per l’impresa artica

Inoltre che per far fronte al freddo polare Di Felice utilizzerà un particolare abbigliamento imbottito, in grado di mantenere una temperatura corporea che gli possa consentire di muoversi agilmente e di resistere alle basse temperature.

Chiunque volesse seguire il suo viaggio estremo – che partirà mercoledì 2 febbraio 2022 – e conoscere nel dettaglio la posizione può collegarsi al sito di Omar Di Felice oppure al link di ENDU Live.

Non è la prima volta che si avventura in terre fredde e inesplorate: in passato Di Felice è stato protagonista di viaggi come il “Through the arctic Highway”, in Canada e “Capo Nord” nel 2018, “Alaska” e “Islanda” nel 2019. Nel 2020 ha attraversato per primo in inverno il Deserto di Gobi in Mongolia e nel 2021 ha raggiunto in bici il campo base dell’Everest.

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