Val di Sole Alpine Gravel. La Val di Sole si trova in Trentino ed è una valle molto ampia, la più estesa delle ramificazioni della Val di Non. Si sviluppa lungo il corso del fiume Noce, noto agli appassionati del rafting o del kayak. In Val di Sole si possono trovare due località termali (Pejo e Rabbi) e una parte del Parco Nazionale dello Stelvio. Il turismo in Val di Sole è ben sviluppato, sia nel periodo invernale che estivo ma, come per tutte le località turistiche, è fondamentale che si riesca a destagionalizzare la presenza dei visitatori.

Il ciclismo può e deve rappresentare un cardine di questa strategia, coinvolgendo il turista nella storia e nelle dinamiche del territorio, per esplorarlo con calma e rispetto, evitando il fenomeno del “turista di hotspot” -definizione presa in prestito da Patrick Kofler – CEO di Helios – desideroso di farsi una foto da postare, ma che poi fugge alla ricerca di nuovi luoghi da mostrare nel patinato ed effimero mondo dei social.
Per questo motivo l’APT della Val di Sole ha deciso di aggiungere un’ulteriore proposta al suo già ricco panorama di percorsi e proposte ciclabili, inserendo la categoria del “Alpine Gravel”; un tassello che si incastra alla perfezione tra il classico mondo del ciclismo su strada e quello della mountain bike, proiettata ormai verso percorsi sempre più tecnici ed adrenalinici, ma non alla portata di tutti.

Così sono stati selezionati e convocati dallo staff di Helios, organizzatori dell’evento, 28 “gravellisti” per sperimentare i 7 nuovi percorsi di Alpine Gravel della Val di Sole e poterli modificare e migliorare per una maggiore fruibilità. Ci siamo così trovati tra esperti ed influencer, donne e uomini, italiani e stranieri, più o meno in egual numero a dividerci i compiti, pedalare e documentare criticità, punti di forza e migliorie. Ad attenderci circa 300 km di salite, discese, panorami mozzafiato da gustare tra un panino ed una buona birra, facendo sosta in qualche malga o rifugio.
La scelta del percorso per noi di Bikeitalia è ricaduta sulla “traccia 5” che da Malè risaliva tutta la Val di Rabbi fino alla Malga Monte Sole, per poi proseguire verso le cascate di Saent, facendo quindi ritorno a Malè sull’altro lato della valle. Per raggiungere e tornare dalla val di Rabbi si poteva percorrere la “traccia 1” di fondovalle, collegamento molto utile e piacevole che ricalca l’ottima ciclabile della Val di Sole, dove avremmo potuto sfruttare anche l’intermodalità del treno “Trento – Mezzana”, cosa che però non abbiamo fatto visto che le gambe giravano alla grande, spinte dalla bellezza del paesaggio circostante e dalla tranquillità di pedalare su un percorso completamente protetto e lontano dalle auto.

La Val di Rabbi, tra le valli trentine più selvagge, ha visto un aumento della presenza di turisti, non senza aspetti critici, dopo la costruzione di un ponte tibetano in zona Rabbi. Nella stessa zona sorgono anche le terme, note per l’acqua ricca di sali minerali, acidula, ferruginosa, sodica e con un’alta concentrazione di anidride carbonica.

Il percorso ipotizzato era stato preparato ascoltando le indicazioni di bikers locali, conoscitori dei sentieri e della zona; unendo i loro consigli con la pianificazione di komoot, ci è stata fornita la traccia GPX da collaudare.
Dopo il piacevole percorso di fondovalle tra sterrato e prati, e la dura ma splendida salita verso i 2.050 s.l.m. del GPM di giornata, abbiamo capito l’importanza del nostro ruolo di bike-tester. La discesa da Malga Monte Sole verso le cascate, ci ha costretto più volte a “simpatici” portage sui tratti più tecnici, certamente adatti ad enduristi esperti, ma che saranno in futuro aggirabili percorrendo alternative su strade forestali più semplici e pedalabili.

La sera, rientrati all’ottimo “bike-hotel Cevedale” di Pejo, è arrivata l’ora del debriefing, dove ogni gruppo si è confrontato per fissare le migliorie da implementare nella traccia percorsa, per evidenziare i punti di interesse da aggiungere o togliere; in definitiva per capire se percorrere quell’itineriario fosse fattibile e se ne valesse davvero la pena.
Abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con Fabio Sacco, direttore della APT della Val di Sole il quale ha sottolineato come sia fondamentale creare un flusso turistico che sia sopportabile e gestibile nei delicati equilibri delle valli alpine, soprattutto se inserite all’interno dei parchi nazionali come quello dello Stelvio.

Il secondo giorno, per chi poteva restare, è partita spontaneamente l’idea di una social ride per salire al Passo del Tonale, in modalità gravel lungo la “traccia 2”: un bellissimo itinerario che chi aveva scelto il giorno prima, aveva descritto come 100% percorribile. Sfruttando poi la Trentino Card, ci siamo potuti anche permettere il lusso di una salita in funivia al Passo Presena a quota 3.000, per osservare con i nostri occhi gli effetti del cambiamento climatico sul ghiacciaio dell’Adamello, il più esteso in territorio italiano, ma visibilmente compromesso e in ritirata a causa del surriscaldamento globale.

Il weekend in Val di Sole, il “testival” – termine coniato da Ian Carta di Helios – vedrà ora il suo compimento con il lavoro di raccolta di tutti i feedback e tracce GPS riviste e corrette sulla base delle indicazioni ricevute, per uscire poi ufficialmente, verso fine agosto 2022, con la proposta completa dei percorsi bici “Alpine Gravel Val di Sole”. Non appena saranno pronte le tracce gravel che abbiamo pedalato in anteprima ne daremo notizia anche qui su Bikeitalia.
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