Una collezione di bici personalizzate, abbigliamento tecnico e accessori per il ciclismo. Il quartier generale in Via dei Condotti 61/a del marchio di lusso Battistoni, nel centro di Roma, ha ospitato la presentazione della linea “ciclismo” della Maison fondata nel 1946 che nel 2022 ha deciso di aprire al mondo della bicicletta. Quasi un ritorno al passato, visto che nell’oggetto sociale del marchio è presente la dicitura “abbigliamento sportivo e biciclette”, come sottolinea il CEO di Battistoni Francesco Capodiferro: “Questa nuova collezione è basata su 3 S: stile, semplicità e sostenibilità”.
La bici – mezzo semplice e sostenibile per antonomasia – è tornata ormai da qualche tempo a essere uno status symbol: il senso di libertà del pedalare, la capacità di trovare in autonomia la propria strada, la possibilità di spostarsi velocemente su percorsi urbani ed extraurbani non hanno prezzo. Certo, le due ruote della collezione Battistoni sono destinate a un pubblico che può spendere, attento ai dettagli e in sintonia con la filosofia del marchio.
“È una scelta per onorare i valori dello sport, avvicinare ancora di più il marchio Battistoni e la sua clientela ai valori di lealtà, rispetto delle regole, teamship, oltreché ai valori dell’ecologia, del rispetto per l’ambiente e una chiara indicazione per le generazioni future. Il tutto codificato nel linguaggio Battistoni che riporta a tradizione, qualità, artigianalità ed innovazione. Una collezione nata per affiancare e ispirare un uomo dinamico e di stile, che non vuole rinunciare all’eleganza”, dichiara Capodiferro.
La capsule collection Battistoni comprende tre biciclette:
Zodiaco, una specialissima da corsa in carbonio con telaio Race Mountain, cambio elettronico Sram 2×12 e accessori in pelle impermeabile nella colorazione a rilievo rosso Battistoni;
Tevere, una bici da corsa in acciaio con telaio artigianale a congiunzioni Vetta (realizzato dalle sapienti mani di Antonio Taverna) e montato Campagnolo Centaur 2×11 con una livrea nera, particolari rossi e accessori in tinta.
E poi c’è Soratte, una gravel in alluminio, monocorona 1×12, proposta con un manubrio dritto e pensata anche come mezzo adatto ad affrontare non solo le strade bianche e lo sterrato, ma anche le buche e i sampietrini di Roma: colorazione oro/marrone e doppia borsa posteriore in pelle marrone impermeabile, gommata non a caso con le Pirelli Cinturato Gravel.
Oltre alle tre bici personalizzate con la sua livrea, Battistoni ha pensato anche a una collezione completa di abbigliamento e accessori: dalle maglie tecniche invernali ed estive al gilet antivento, dai calzini ai pantaloncini con fondello, dal casco al lucchetto. E anche un paio di scarpe da ciclismo in pelle stile vintage ma con suola predisposta per ospitare, all’occorrenza, i moderni attacchi per i pedali.
Qualche tempo fa, da sindaco di Bogotà, Gustavo Petro (oggi presidente della Colombia) aveva dichiarato: “Un Paese è sviluppato non quando i poveri possiedono automobili, ma quando i ricchi usano mezzi pubblici e biciclette”. Non sappiamo se in Italia stiamo andando in questa direzione: ma il fatto che un marchio dell’abbigliamento di lusso abbia pensato a una collezione iconica interamente dedicata alla bici è un segnale in linea con questa affermazione.
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