Per la terza volta in tre anni, il Giro d’Italia ritorna a Napoli, portando con sé l’opportunità di un’enorme esposizione mediatica mondiale. Questa competizione ciclistica, una delle più prestigiose al mondo, sarà seguita da circa 700 milioni di persone, offrendo alla città di Napoli una straordinaria vetrina per promuovere il suo territorio e le sue bellezze paesaggistiche. Tuttavia, dietro a questa spettacolare esposizione, emergono questioni cruciali che coinvolgono la mobilità urbana e la sostenibilità.
Luca Simeone, Bicycle Mayor di Napoli e Direttore del Napoli Bike Festival, solleva alcuni interrogativi sulla mancanza di una visione strategica della città per sfruttare appieno l’occasione offerta dal Giro d’Italia 2024, attualmente dominato dal campione sloveno Tadej Pogačar. Simeone evidenzia l’importanza di investire nella promozione di eventi ciclistici per rafforzare le infrastrutture ciclabili e cicloturistiche della città, prendendo spunto dall’esempio positivo dell’Abruzzo con la ciclovia della Costa dei Trabocchi.
Giro: dall’entusiasmo alla disillusione
“L’entusiasmo con cui è stato accolto tre anni fa il ritorno del Giro in città, si è trasformato in disillusione. Senza una visione, eventi di visibilità come il Giro sono solo occasioni sprecate. Servono infrastrutture di qualità e serve ‘incoraggiare le imprese, le organizzazioni e le istituzioni a promuovere la mobilità ciclistica’, ribadisce la dichiarazione sulla ciclabilità europea”, afferma Simeone.
Tuttavia, nonostante gli investimenti economici nella promozione del Giro, Napoli non ha registrato progressi significativi nella sua rete ciclabile o nelle politiche di moderazione del traffico. L’aumento del tempo trascorso nel traffico e i crescenti livelli di inquinamento atmosferico sono sintomi di un sistema di mobilità urbana inefficiente e poco sostenibile.
“La sciatteria istituzionale e l’inopportunità politica di utilizzare il lungomare Caracciolo come sede di un evento per celebrare i motori, in un luogo dove l’immaginario internazionale identifica quello spazio come luogo per la socialità, da vivere a piedi o attraversare in bici è d’altronde, la più fedele restituzione delle politiche antistoriche dell’amministrazione Manfredi sui temi della vivibilità urbana”, denuncia Simeone.
Napoli, ciclisti e mancanza di sicurezza stradale
Inoltre, la mancanza di sicurezza per i ciclisti è diventata un problema urgente, evidenziato dalle tragiche morti sulle strade cittadine, come nel caso di Lisa, una studentessa tedesca travolta mentre utilizzava una bicicletta del servizio di bike sharing. Questi incidenti evidenziano la necessità di interventi mirati per garantire la sicurezza dei ciclisti e incoraggiare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano.
“Passato il Giro ci ritroveremo con qualche decina di km di strade asfaltate in più, che considerati i 1200 km della rete viaria cittadina è veramente un’inezia. Tra l’altro, al netto della discutibile qualità realizzativa degli interventi, con un carico di 500.000 auto ed autobus turistici che ogni giorno entrano in città, il livello di usura è altissimo, per cui servirebbe almeno un Giro d’Italia ogni mese. Lavorare ad un piano di riduzione dell’ingresso delle auto private in città, che sono la prima causa di traffico con ricadute negative in primis per il servizio pubblico su gomma è una priorità”, sottolinea Simeone.
“Domenica 12 maggio 2024 per il passaggio del Giro, il traffico sarà chiuso e ci ritroveremo in una città bellissima, senza inquinamento acustico ed atmosferico. Con una semplice ordinanza sindacale si può dare la possibilità di vedere la città in tutta la sua bellezza, ogni domenica. Servirebbe per restituire ai cittadini e turisti un territorio vivo ed accogliente, nel quale maturare la consapevolezza che la città è fatta per le persone”, conclude Simeone.
“Non prendeteci in Giro”: gli appuntamenti
Gli appuntamenti di “Non prendeteci in Giro” in occasione della tredicesima edizione del Napoli Bike Festival cominciano da questa sera, venerdì 10 maggio, con il Bike Party presso Bicycle House dalle 19:30 alle 24: una serata di pura energia per tutti gli appassionati di bici.
A seguire, sabato 11 maggio, il Bike Pride: manifestazione di impegno civico in bicicletta per le strade di Napoli, con appuntamento alle 9 di mattina sempre a Bicycle House, punto di riferimento dei cicloattivisti partenopei.
Due eventi che celebrano la cultura ciclistica con musica, spettacoli e mostre, promuovendo la bici come simbolo di libertà e inclusività sociale e chiedendo un cambiamento nelle politiche urbane per rendere Napoli una città più vivibile e accogliente per i ciclisti e i pedoni.
Per maggiori informazioni: www.napolibikefestival.it
Nell’immagine di copertina lo striscione esposto dai cicloattivisti a Napoli in occasione del passaggio del Giro d’Italia 2023
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