La mobilità sostenibile e il cicloturismo sono al centro del progetto nazionale “Bici in Comune”, lanciato dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, in collaborazione con il Dipartimento per lo Sport, Sport e Salute e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Con una dotazione finanziaria complessiva di 12,6 milioni di euro, l’iniziativa si propone di migliorare la qualità della vita nelle città italiane, promuovendo la bicicletta come strumento di mobilità sostenibile e incoraggiando stili di vita più sani e attivi.
Un progetto aperto a tutti i Comuni italiani
Grazie all’individuazione di quattro cluster di beneficiari, il progetto si rivolge a tutti i Comuni italiani, indipendentemente dalla loro dimensione territoriale e demografica, con l’obiettivo di favorire l’adozione della bicicletta come alternativa ecologica ai mezzi tradizionali. Ogni Comune avrà la possibilità di scegliere una o più linee d’intervento che spaziano dalla promozione della cultura ciclistica allo sviluppo di infrastrutture sicure e moderne per i ciclisti. Il progetto si articola su quattro direttrici principali:
- Diffusione della cultura ciclistica per incentivare l’uso della bicicletta.
- Sviluppo e riqualificazione delle infrastrutture ciclabili.
- Promozione del cicloturismo per valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico del territorio.
- Organizzazione di eventi ciclistici anche non agonistici, per coinvolgere attivamente i cittadini.
Come sottolinea il ministro Abodi, la bicicletta è un mezzo che non solo riduce l’inquinamento, ma favorisce anche il benessere psicofisico: “Le città devono attrezzarsi per garantire la sicurezza dei ciclisti. I 12,6 milioni di euro rappresentano un primo investimento, che si connetterà al piano nazionale sulla ciclabilità del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.
“Bici in Comune”: finanziamenti e aree d’intervento
Ogni Comune potrà accedere a contributi proporzionati alla propria popolazione, con un finanziamento massimo che varia da 50.000 euro per i Comuni fino a 5.000 abitanti, fino a 150.000 euro per le Città con più di 300.000 abitanti. Le risorse potranno essere utilizzate per diversi scopi: dalla messa in sicurezza e riqualificazione delle piste ciclabili all’installazione di arredi urbani per bici in spazi pubblici, fino al finanziamento di eventi sportivi ciclistici e cicloturistici.
Il presidente dell’ANCI, Roberto Pella evidenzia che “Bici in Comune” rappresenta un’opportunità concreta per promuovere la cultura della ciclabilità e rendere i territori più sostenibili: “Grazie a questo progetto, anche i Comuni più piccoli avranno la possibilità di trasformarsi e attrezzarsi. Invito tutti i Comuni a partecipare, perché la bicicletta non è solo un mezzo di trasporto alternativo, ma un modo per scoprire le bellezze naturalistiche e storiche del nostro Paese”.
Non possiamo fare a meno di sottolineare che nonostante l’iniziativa “Bici in Comune” abbia il merito di promuovere la mobilità sostenibile e il cicloturismo, la dotazione finanziaria complessiva di 12,6 milioni di euro appare piuttosto esigua se rapportata al numero di Comuni italiani, che sono 7.896. Questa cifra, distribuita su base nazionale, rischia di essere insufficiente per produrre un impatto significativo su larga scala.
Anche il contributo massimo di 150.000 euro per i Comuni con più di 300.000 abitanti può risultare limitato, considerando le sfide infrastrutturali e logistiche delle grandi città. Questi fondi, se non integrati con ulteriori risorse o piani strutturali a lungo termine, rischiano di finanziare progetti che, pur con le migliori intenzioni, restano fini a se stessi. Se le iniziative legate alla ciclabilità non vengono seguite da investimenti duraturi e da politiche organiche di promozione dell’uso della bicicletta l’impatto sarà temporaneo e circoscritto.
Promozione del cicloturismo e partecipazione attiva
Uno degli obiettivi centrali del progetto è anche la valorizzazione del cicloturismo, un settore in crescita che unisce la mobilità sostenibile alla scoperta del patrimonio culturale italiano. In questo modo, “Bici in Comune” mira a rendere la bicicletta non solo uno strumento quotidiano di spostamento, ma anche un mezzo per stimolare l’economia locale attraverso il turismo lento.
Il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, sottolinea come questo progetto possa “promuovere uno stile di vita sano e attivo, abbattendo i costi sociali legati alla sedentarietà e migliorando la qualità della vita”. Il cicloturismo, ha aggiunto, è una delle filiere più promettenti a livello produttivo per l’Italia, e questo progetto può contribuire a svilupparlo ulteriormente.
Come partecipare al bando
Tutti i Comuni italiani interessati a partecipare a “Bici in Comune” potranno presentare la propria candidatura tramite la Piattaforma di Sport e Salute, disponibile all’indirizzo https://bandi.sportesalute.eu/. Le iscrizioni saranno aperte dalle ore 12:00 del 7 novembre 2024 fino alle ore 12:00 del 13 gennaio 2025.
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