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Dormire gratis (solo per chi viaggia in bici)

Dormire gratis (solo per chi viaggia in bici)

La community sulla piattaforma Warmshowers ha una missione: facilitare e promuovere un’ospitalità sicura, gratuita e reciproca all’interno della comunità globale di cicloviaggiatori. Per raggiungere questo obiettivo i membri della community accolgono in casa i ciclisti in viaggio offrendo loro una doccia calda, spesso anche del cibo per rifocillarsi e un letto per riposarsi: tutto gratuitamente.

Il viaggio di Warmshowers è iniziato oltre 40 anni fa, trasformandosi da semplice idea in una comunità globale. In questi anni, migliaia di viaggiatori in bici da ogni parte del mondo hanno stretto legami, condiviso storie, offerto ospitalità e creato amicizie.

Oggi Warmshowers conta oltre 190.000 iscritti e ospiti che offrono accoglienza gratuita in quasi tutti i paesi del mondo. La sua storia è iniziata nel 1976, quando John Mosley raccoglieva i nomi di circa 600 persone disposte a ospitare ciclisti su un semplice foglio. Nel 1993, è stato ufficialmente fondato Warmshowers, e nel 2005 il foglio è stato trasformato in un sito web con una mappa interattiva, dando al progetto una dimensione globale.

Warmshowers

Nel 2014 Warmshowers è diventata una fondazione no-profit. In meno di un anno, ha raggiunto una base di quasi 60.000 utenti, continuando a crescere rapidamente grazie alla crescente popolarità del cicloturismo.

Oggi nonostante la sua grande espansione, la visione e la missione restano immutate: creare un mondo dove ospitalità e ciclismo possano intrecciarsi per arricchire le vite di chi viaggia e di chi accoglie.

Ho avuto l’occasione di parlarne con il presidente di Warmshowers, Alberto Rosso, il quale scoprì la piattaforma circa dieci anni fa grazie a un amico che l’aveva utilizzata per trovare un ospite durante il suo viaggio. Quindi anche Alberto decise di inserirsi come ospite sulla piattaforma e da quel giorno ha ospitato nella sua casa in provincia di Padova tanti ciclisti e è stato ospitato da tanti altri durante i suoi viaggi in bici.

“Molto spesso le strutture ricettive non conoscono né ciclovie ne le strade adatte per chi viaggia in bici. Invece chi usa la bici, sa come trovare le informazioni pratiche sia sui percorsi che servizi ( come un negozio di bici per i pezzi di ricambio). Queste informazioni aiutano alle persone che vengono da lontano per orientarsi in paese”.

In Italia, purtroppo non abbiamo una segnaletica per i percorsi in bici che indicano i principali luoghi di interesse come la stazione oppure il centro storico in una città oppure le direzioni nell’area rurale per un semplice orientamento. La mancanza di informazioni puntuali e precise mette spesso in difficoltà i viaggiatori che tra l’altro rischiano anche di finire su strade trafficate mettendosi in pericolo in mezzo a veicoli che vanno veloce.

Ad Alberto chiedo cosa stanno facendo per migliorare la piattaforma e mi risponde: “Guardando al futuro, il nostro obiettivo è migliorare i servizi di ospitalità reciproca e aumentare la capacità di accoglienza. Continueremo a investire in tecnologia per ottimizzare il nostro sito web e la nostra app, rafforzare la sicurezza informatica e garantire la protezione dei dati. Questo richiede risorse finanziarie significative e una gestione efficace, con un team dedicato composto da personale, fornitori e volontari che lavorano instancabilmente dietro le quinte”.

Come si finanzia una piattaforma con così tanti iscritti in 161 paesi? “La nostra stabilità finanziaria deriva principalmente dalla quota una tantum richiesta ai nuovi utenti e dal costante aumento dei download della nostra app mobile. Siamo orgogliosi del nostro approccio sostenibile, che prevede una quota amministrativa unica per i nuovi iscritti e l’opzione di acquistare funzioni aggiuntive a costi contenuti tramite l’app. La raccolta fondi rappresenta inoltre una componente fondamentale del nostro modello operativo, grazie ai contributi continui e all’immancabile appuntamento annuale con la lotteria della bici, un evento simbolico e significativo per la nostra comunità”.

Ho ascoltato tante storie di viaggiatori sulle loro esperienze con gli ospiti di Warmshowers. In molti casi, sono nati rapporti di amicizia. Non c’è nulla di più bello che condividere una passione comune, chiacchierare della tappa appena conclusa con qualcuno che ti capisce e pianificare insieme le prossime, basandosi su informazioni pensate non per il turismo di massa, ma per chi cerca un autentico contatto con i locali.

Come Giulia Baroncini, che è partita da Padova ed è arrivata a Chicago dormendo gratuitamente grazie a Warmshowers. Non si tratta solo di un risparmio economico, ma di un valore aggiunto fatto di amicizia, condivisione e storie raccontate che arricchiscono ogni viaggio.

Leggi anche: La storia di Manon e Dries, che hanno creato una piattaforma – Welcome To My Garden – per ospitare i viaggiatori nelle Fiandre

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Commenti

  1. FC ha detto:

    Ottimo gruppo, lo ho usato per andare dalla Florida al Canada ben 17 volte. Gente fantastica.
    Peccato, che gli iscritti spesso non rispondano anche se sono occupati. Non volendo ospitare, non si mettano “NOT AVAILABLE”. Sarebbe più serio.

  2. SOS_Vivereviaggiando ha detto:

    No, solo sul loro sito. L’applicazione bisogna pagarla, non ;e una-tantum.

  3. Alessandro ha detto:

    molto interessante, l’anno prossimo in aprile,per la pensione ho intenzione di andare in bici a Santiago de Compostela partendo da Bassano del Grappa, e penso che scaricherò l’app

  4. Marco ha detto:

    grandi siete anche su Facebook?

  5. Tiziano Siviero ha detto:

    molto interessante
    dal 16 dicembre al 11 gennaio farò il periplo della Sicilia da Palermo.
    vedremo sicuramente se sarà utile.
    grazie

  6. Franco Giunta ha detto:

    bene, penso che alla mia età non ne usufruirò però è molto bello.

  7. Paolo ha detto:

    Elogio l’iniziativa, penso che sarà sempre più utile avere appoggi del genere in varie parti del mondo

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