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Slowby pianifica il tuo viaggio segreto in bicicletta

Slowby pianifica il tuo viaggio segreto in bicicletta

Ho conosciuto Manon e Dries durante il loro viaggio in bicicletta dal Belgio al Giappone. Quando arrivarono in Giappone e fu il momento di tornare a casa, il mondo iniziò lentamente a chiudersi e la vita all’aria aperta stava per terminare a causa del Covid. Dopo mesi di libertà, quando tornarono in Belgio, si ritrovarono tra quattro mura.
Ed è qui che è iniziata una storia completamente nuova.

Manon Brulard e Dries van Ransbeeck hanno lanciato 4 diversi progetti negli ultimi due anni dopo questo viaggio in bicicletta che ha cambiato completamente le loro vite. La piattaforma Welcome To My Garden, il servizio Slowby, il docu-film “Women Don’t Cycle” e un festival di bici “VeloTour”.

Ho incontrato Manon Brulard a Bruxelles presso la sede di Slowby per un’intervista.

PP: Siete partiti da Bruxelles in bicicletta a Febbraio e arrivati a destinazione a Novembre. Avete attraversato tanti paesi e avete visto le stagioni cambiare. Cosa è cambiato per voi?

MB: I nostri viaggi lenti ci hanno dimostrato quanto possano essere potenti e significativi. Le persone che si incontrano, la natura che si vede, le cose che si scoprono, la libertà che si prova. Quando si viaggia lentamente, il viaggio inizia nel momento in cui si esce dalla porta, aprendo un nuovo mondo di possibilità davanti ai propri occhi.

PP: Un viaggio in un posto lontano o dietro l’angolo?

M.B: Non è più la destinazione che conta, ma la connessione con il presente. E l’unico carburante di cui si ha bisogno è il cibo. Non c’è molto altro. È un modo di percepire il mondo, di essere connessi con sé stessi e con tutto ciò che ci circonda.

welcome to my garden

PP: Come è nata la piattaforma Welcome To My Garden?

MB: Se Covid-19 ci ha costretti a ripensare il nostro modo di lavorare, vivere e viaggiare, a noi ha fatto venire in mente nuove soluzioni per facilitare i viaggi lenti. Negli ultimi due anni abbiamo lavorato per far crescere Welcome To My Garden, una rete di cittadini che offrono posti per la notte nei loro giardini ai viaggiatori lenti, e abbiamo organizzato diversi eventi di slow travel.

PP: Organizzare un viaggio a piedi o in bici richiede tempo, vero?

MB: Abbiamo imparato in prima persona che organizzare un viaggio lento non è un gioco da ragazzi. Ci vogliono lunghe serate e molti siti web per mettere insieme tutto. È proprio questo il problema che stiamo risolvendo con Slowby.

PP: Come funziona Slowby?

MB: Con Slowby pianifichiamo viaggi lenti altamente curati… I nostri clienti ci dicono cosa piace loro e noi creiamo un percorso su misura personalizzato per ciascuno. Troviamo gli itinerari migliori e aggiungiamo i punti di interesse da scoprire. Inviamo l’elenco delle attrezzature e le guide pratiche per prepararsi al viaggio. Il cliente riceve il viaggio segreto nella sua casella di posta elettronica tre giorni prima della partenza. Li assistiamo durante il viaggio tramite messaggi.

Manon Brulard e Dries van Ransbeeck

PP: Suona come una caccia al tesoro!

MB: Vogliamo che il nostro successo sia direttamente collegato al valore creato per i viaggiatori. Per questo motivo, stiamo costruendo i nostri strumenti di pianificazione un passo alla volta. Stiamo iniziando con viaggi segreti per chi è alle prime armi con lo slow travel, e cresceremo con loro.

Riscoprire il valore di viaggiare lentamente

La storia di Slowby prende il via in Belgio con la chiara intenzione di lanciarsi presto in altri Paesi. Spero in un futuro in cui i viaggi lenti siano resi facili e più accessibili, dando ai viaggiatori l’opportunità di creare legami socio-ambientali positivi e sostenere le economie e le comunità locali viaggiando a emissioni zero. Un viaggio in bici ha cambiato la vita a Manon e Dries: ora loro con Slowby stanno costruendo un’attività che ha un impatto molto positivo sulle persone e sui territori.

women don't cycle film

Oltre a curare una piattaforma open source e portare avanti un’azienda, Manon Brulard ha terminato il suo docu-film “Women Don’t Cycle” durante la pandemia. Il docu-film parla di donne che lei ha incontrato durante il loro viaggio in bici verso il Giappone ed è riuscita a trasmettere la bellezza del viaggiare lento. La prima proiezione pubblica del film è programmata alla Fiera del Cicloturismo, 1-2 Aprile a Bologna. Ingresso gratuito.

FIERA DEL CICLOTURISMO

4-6 APRILE

BOLOGNA

Commenti

  1. giancarlo ha detto:

    grazie

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