La Colnago Y1Rs è il nuovo modello ultratecnologico del celebre marchio italiano in dotazione a Pogačar e compagni per la stagione 2025: un mezzo estremo e senza compromessi, progettato per ridefinire gli standard di aerodinamica e prestazioni nel ciclismo professionistico. Ma mentre il suo pedigree tecnico è innegabile, il suo design spigoloso già divide gli appassionati: siamo davanti a una bici tanto rivoluzionaria quanto controversa ed esteticamente discutibile. Insomma: brutta ma velocissima.
Colnago, da sempre all’avanguardia
Colnago ha sempre rappresentato l’avanguardia del ciclismo. Fin dal 1956, con l’introduzione della piegatura a freddo delle forcelle, l’azienda si è distinta per soluzioni pionieristiche. Chi non ricorda la bici di Eddy Merckx che, nel 1972, stabilì il record dell’ora? Era un capolavoro tecnico e stilistico.
Poi, negli anni Ottanta, Colnago ci ha stupiti con la forcella dritta Precisa e, nel 2012, con l’introduzione dei freni a disco sulle bici da strada. Ogni innovazione è stata un simbolo di eleganza e tecnologia.
L’ultima arrivata, la Y1Rs, non fa sicuramente eccezione sul fronte tecnico, ma sul piano estetico lascia più di qualche perplessità.
Le notevoli innovazioni tecniche della Y1Rs
La nuova Y1Rs è il frutto di una ricerca aerodinamica senza precedenti, condotta in collaborazione con Politecnico di Milano e Khalifa University. Ogni dettaglio è stato progettato per ottimizzare la velocità e ridurre la resistenza dell’aria.
Tra le caratteristiche principali troviamo:
- Riduzione dell’area frontale del 19% rispetto al modello V4Rs.
- Nuovo manubrio CC.Y1 con tecnologia WYND, che migliora rigidità e aerodinamica.
- Tubo obliquo curvo progettato per seguire il profilo della ruota, riducendo il drag aerodinamico.
- Portaborracce integrati, studiati per minimizzare le turbolenze.
- Sistema DEFY per la sella, che aumenta il comfort senza compromettere la rigidità.
- Le prestazioni della Y1Rs sono impressionanti: -20 watt rispetto al modello V4Rs per mantenere i 50 km/h, rendendola la bici più veloce sul mercato in diverse condizioni di vento.
La Colnago Y1Rs non passa inosservata
Tuttavia, mentre la tecnologia fa un balzo in avanti, il design lascia molti appassionati perplessi. La Y1Rs rompe completamente con lo stile classico e armonioso a cui Colnago ci aveva abituato. Se modelli iconici come la C40 o la Master sono stati celebrati per la loro bellezza senza tempo, la Y1Rs sembra più un esercizio di ingegneria estrema applicata all’aerodinamica della bicicletta che un oggetto di design.
La forma spigolosa, il manubrio a “gull wing” e il tubo obliquo curvo non trasmettono quella raffinatezza che ha reso Colnago un’icona. Certo, è una bici progettata per vincere, ma l’estetica appare sacrificata sull’altare dell’aerodinamica. È difficile immaginare gli amanti del marchio innamorarsi a prima vista di questo modello. D’altra parte si tratta di un modello nato per vincere la resistenza del vento e limare decimi di secondo preziosi che in gara possono fare la differenza: diciamo che il lato estetico, almeno per questa volta, è stato messo in secondo piano.
C’è poi una questione relativa al regolamento UCI per quanto riguarda le geometrie del telaio – come sottolinea anche la testata specializzata road.cc – e questa bici aero ultramoderna di Colnago sembra spingersi davvero al limite, soprattutto per quanto riguarda la regola 1.3.020 che recita: “Per le competizioni su strada, su pista e di ciclocross, il telaio della bicicletta deve avere un modello tradizionale, ossia essere costruito attorno al triangolo principale”. E, nello specifico: “I tubi del telaio devono essere tubolari e privi di curvature eccessive. Gli elementi del telaio possono essere leggermente curvati, ma all’interno di ciascun elemento deve poter essere tracciata una linea retta lungo tutta la sua lunghezza”.
Per chi è la Y1Rs?
Nonostante il dibattito estetico, la Y1Rs è un prodotto pensato per i professionisti e per chi cerca prestazioni al top. Ideale per percorsi misti, combina leggerezza, rigidità e aerodinamica per eccellere sia nelle salite impegnative che negli sprint finali.
Disponibile con gruppi Campagnolo, Shimano o SRAM, ha un prezzo che parte da 13.200 € per il modello base e arriva fino a 16.500 € per la versione top di gamma. Il kit telaio è acquistabile a 6.710 €.
Al momento tramite il sito di Colnago è possibile iscriversi a una lista d’attesa per l’acquisto, per essere poi essere ricontattati dal rivenditore di zona non appena sarà disponibile: “La Colnago Y1Rs sarà nei negozi in concomitanza con le prime gare del World Tour. Tuttavia, in molte regioni il prodotto non sarà disponibile fino alla fine di marzo”, specificano in una nota.
Conclusioni
La Colnago Y1Rs è un simbolo di quanto la tecnologia possa spingersi oltre i limiti tradizionali. Ma questa innovazione ha un costo: un design estremo che sembra essere molto distante dall’eleganza classica che ha fatto la storia del marchio. È una bici che vuole imporsi all’attenzione per le sue prestazioni, ma che potrebbe non conquistare il cuore di chi ha sempre visto in Colnago un’icona di stile.
Questa bicicletta è bellissima ed innovativa, definita “bruttissima” nel titolo solo per attrarre lettori generando curiosità. Purtroppo non me la posso permettere per il costo proibitivo e completamente fuori da ogni logica.
Il bello e il brutto sono abbastanza soggettivi, la realtà è che la tecnologia avanza, questo è un fatto incontrovertibile. Anche le auto hanno subito un evoluzione stilistica dettata anche da regole di efficienza areodinamica, tra le altre, e non sempre il risultato estetico ne ha beneficiato. Come sempre si tratta di abitudine, le biciclette da “corsa” devono essere efficienti e performanti, non necessariamente belle. Che poi questa efficienza sia sfruttabile solo da un ristrettissimo numero di ciclisti, anche questo è un discorso a parte, ma questo è valido per la maggiorparte delle biciclette Top di gamma. Anche i prezzi purtroppo sono più o meno allineati con quelli di altre aziende, quando si tratta dei modelli di ultima generazione montati con componentistica di massimo livello.
Nota a margine che non frega a nessuno: a me non dispiace affatto, e sono sempre affascinato dal lavoro che c’è dietro alla realizzazione di un oggetto del genere.
Il perfetto esempio di bici inutile per il 99% dei cicloamatori !! Il restante 1% è per chi ha quattrini da buttare !!
bruttissima…
Buongiorno non entro nello specifico della componentistica ma per mio gusto personale ritengo che la bici sia esteticamente bellissima.Mi piacciono le linee spigolose e le soluzioni di attacco porta borraccia e sterzo.Se non fosse per il prezzo impossibile sarei propenso all’ acquisto
Buongiorno non entro nello specifico della componentistica ma per mio gusto personale ritengo che la bici sia esteticamente bellissima.Mi piacciono le linee spigolose e le soluzioni di attacco porta borraccia e sterzo.Se non fosse per il prezzo impossibile sarei propenso all’ acquisto
Bellissima bicicletta, peccato il costo!!!! troppo.
Mah, secondo me a prescindere da tutto bisognerebbe avere un equilibrio fra performance e vendibilita, ossia biciclette performanti ma che fanno cassa con le vendite. In conclusione performance e quindi stile, prezzo e quindi accessibilità, marketing e quindi cassa per l’azienda …..
Brutta ?
Quando ci troviamo di fronte a novità audaci che escono fuori dai canoni abituali é facile dare un giudizio affrettato, soprattutto se queste novità riguardano una bicicletta.
Ci andrei cauto. Abbiamo già visto diverse soluzioni azzardate di altre case produttrici e se andiamo bene a vedere, questa Y1rs, sia pure in modo davvero singolare, modifica solo il tubo piantone oltre ad “affilare” quasi tutte le altre parti del telaio. Singolare appunto ma non al punto di essere definita “brutta”.
Cosa dovremmo dire delle biciclette da pista (tutt’altra cosa certo rispetto alla strada) della LOTUS utilizzate dagli inglesi ?
Insomma, a me questa Colnago Y1rs piace un sacco.
Un saluto a tutti.
Paolo Dagnino – Genova
Bicicletta tanto bella quanto costosa. Peccato per il secondo aggettivo!!
io la trovo bellissima, ma per me visto il prezzo un sogno.
Credo che Ernesto Colnago sia stato un maestro nel coniugare estetica ed innovazione. Questa Y1Rs sarà pure innovativa ma è inguardabile. Detto ciò prevedo fin da adesso che dopo 2 vittorie di Pogi su questa bici diventerà lo standard dell’evoluzione tealistica.
Brutta?
Ma secondo l’indiscutibile parere di chi, esattamente? il vostro?
…
Bello e brutto sono cose soggettive… per me è stupenda e futuristica
Colnago grande marchio storico ineguagliabile nel tempo lo posso dire in quanto il sottoscritto possiedo una mastercard più’ Decor rosso Ferrari i signori amatori ciclisti fanno due occhi fuori dalle orbite rimangono incantati!!!! 😅😅😅😅👍👍👍👍
bellissima vai ernesto colnago da fabio corno
diciamo le cose come stanno e la brutta copia della s5 cervelo RC Bianchi dai non si può vedere telaio manubrio brutti 😥😥😥
eeeccoo cosa mi ricordava questa cosa/bici adesso che ho letto il commento di Peter fare il record del ora!!!!!! avete presente la bici fatta con i pezzi di lavatrice dall’ Australiano qualche anno fa ,🤣🤣🤣🤣🤣🤣🥳🥳🥳🥳
Gentilissimi, non oserei dire che è un brutto progetto tecnologicamente ed esteticamente parlando, ma un nuovo modo di ridisegnare le vecchie forme del telaio atte a creare innovazione e finalizzate ad ottimizzare al massimo livello il gesto atletico di chi la utilizzerà, alla stregua del modello Va por la Hora di F. Moser.