La bellezza è un concetto sfuggente e complesso, un tema che ha affascinato filosofi, artisti e scienziati per secoli. È un’esperienza soggettiva, ma anche universale, capace di evocare emozioni profonde e riflessioni personali. Eppure, c’è qualcosa di ancora più intrigante nella bellezza: la sua capacità di stupire, di catturare lo sguardo e il cuore, proprio quando meno te lo aspetti.
Un incontro inaspettato
Tutto è iniziato qualche mese fa a un evento. Insieme a Paolo, abbiamo avuto il privilegio di vedere in anteprima la nuova Steelnovo, la bicicletta in acciaio che celebra la maestria artigianale di Colnago. Ricordo esattamente il momento in cui il laptop si gira verso di noi con l’immagine della nuova bici.
Per educazione non posso riportare esattamente le parole che mi sono sfuggite, potete immaginare, ma vi basti sapere che la bici “bucava” lo schermo e non esagero se dico che ci penso da quel giorno.
È raro che un oggetto mi lasci un segno così profondo; in passato mi è successo solo con alcune chitarre.
Ma questa bicicletta non è solo bella: è capace di evocare emozioni pure.
La bellezza che sfida il tempo
Qualche giorno fa, la Colnago Steelnovo è stata presentata ufficialmente al mondo. Non la vedevo da settembre, ma le emozioni che ho provato sono state identiche a quelle di quel primo incontro. Stupore, meraviglia, e una sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di unico e diverso.
Qualcuno potrebbe commentare dicendo che “sono sempre i soliti 8 tubi” e che l’effetto Pogačar influenza il mio senso di stupore davanti a questa bici.
Eppure mi sembra una risposta troppo superficiale.
La bellezza, secondo Aristotele, è armonia e proporzione, mentre Kant la descriveva come un piacere disinteressato, libero da utilitarismo o secondi fini. La Steelnovo incarna queste idee: non è un oggetto che grida prestazioni o innovazione fine a sé stessa. Non serve un campione come Pogačar per nobilitarla o giustificarla. Al contrario, la sua forza risiede nella capacità di fermare il tempo e raccontare una storia.
In un mercato dominato dal carbonio, dove ogni bici sembra un’imitazione della precedente, la Steelnovo si distingue come un prodotto controcorrente. Modernizza un materiale classico come l’acciaio, portandolo a nuova vita. È una bici che sfida le regole del consumo veloce: non nasce per essere superata dalla prossima innovazione, ma per rimanere, per invecchiare bene, come un grande vino.
Mi sono chiesto spesso perché questa bici abbia avuto un impatto così potente su di me. In un momento in cui il mio interesse per le bici da corsa è diminuito fortemente – la mia prima bici è una gravel – la Steelnovo ha riacceso una passione sopita. E credo che il segreto sia proprio questo: la capacità di parlare al cuore e non alle gambe. Di possedere un prodotto non per rivenderlo dopo qualche stagione o per rincorrere l’ennesima novità; ma per tenerlo, perché possa durare nel tempo.
Colnago ha innovato nel modo più audace possibile: ignorando i numeri. Non ci sono dati sul peso, sui watt guadagnati o sulla velocità che questa bici può farci raggiungere. Non si trova nemmeno un’immagine in azione di questa bici.
Qui il tema (finalmente!) non è più la performance, ma l’autenticità. E sì, probabilmente è anche veloce, conoscendo l’anima di Colnago, ma non è questo il punto. Il punto è quell’innesto del tubo sella che si inserisce con sensuale sinuosità all’interno del piantone mentre i foderi del carro posteriore accompagnano l’occhio gentilmente verso il mozzo.
Ed è quel “gentilmente” che fa la differenza in un’epoca in cui il ciclismo è fatto di watt, KOM e aerodinamica. Sovversiva poesia. Come quel nome: Steelnovo, che racchiude tutto.
Non mi sto nemmeno arrampicando sugli specchi per giustificarne l’acquisto: semplicemente, non posso permettermela. Ma questo non toglie nulla al sogno. La bellezza della Steelnovo sta proprio nella sua capacità di ispirare, di farti riflettere, di suscitare emozioni che vanno oltre l’oggetto stesso.
La bellezza, alla fine, non è solo ciò che vediamo, ma ciò che sentiamo. È un’esperienza capace di connettere le persone attraverso il tempo e lo spazio.
Spero che Colnago decida di produrre altre Steelnovo, ben oltre i 70 pezzi limitati appena lanciati. Magari in una versione meno esclusiva e “abbordabile” anche per me.
Quando arriverà quel giorno non ho dubbi su quale bici comprare…
GCN canale Inglese ha pubblicato un bel video documentario su questa bici che descrive dettagliatamente tutte le fasi di costruzione.
https://youtu.be/OKFledinDUQ?si=0zGYBd2Ngnzyj0pr