Colnago è sempre stato un marchio italiano di bici innovativo che ha dettato la linea sulle novità, anticipando i tempi. Presentare una bici con freni a pattino nel 2024 è una scelta che potrebbe sembrare “non convenzionale”, considerando le attuali tendenze del mercato. Ancor più sorprendente è che questa scelta arrivi proprio da Colnago, cioè il primo marchio che ha introdotto i freni a disco idraulici su una bicicletta da strada nel 2013, precedendo tutti i grandi produttori.
Ma perché la scelta di questo “ritorno al futuro”, proponendo bici da corsa di alta gamma coi freni a pattino? Per venire incontro a una precisa nicchia di mercato. Questo prodotto, infatti, è stato messo in produzione appositamente per i (tanti?) ciclisti ancora affezionati al tradizionale sistema di freni a pattino. Per queste persone, ormai, era quasi impossibile trovare un telaio moderno di alta gamma con freni tradizionali. Colnago ha deciso di assecondare la volontà di questi ciclisti, e lo ha fatto con la sua bici da corsa più prestigiosa: la C68.




Colnago C68 Rim Brake: telaio rivisto e forcellini in titanio
Sono state introdotte diverse novità nella piattaforma C68 per renderla pronta per i freni a pattino. La forcella è stata modificata per ospitare un sistema frenante dual pivot, e i foderi alti sono stati profondamente rivisti dal punto di vista strutturale per ospitare il ponte dei freni. I forcellini sono stati realizzati in titanio, un metallo che si lega perfettamente alla fibra di carbonio senza alcun rischio di ossidazione o danneggiamento della struttura.


Le biciclette della famiglia C68 sono realizzate con una struttura modulare, che è il cuore del progetto e ne costituisce l’eccellenza. Incollare le varie parti del telaio, invece di assemblarle all’interno di uno stampo come avviene per i telai monoscocca, rappresenta un’unicità. Questa caratteristica permette di personalizzare al massimo il telaio, anche per lotti di produzione molto piccoli. Questa versione del C68 con freni a pattino è possibile proprio grazie a questa metodologia di costruzione modulare.
Un prodotto per intenditori


Il telaio Colnago C68 Rim Brake è un prodotto nato dalla passione e dall’amore per il ciclismo: “È un telaio che trascende il tempo e le tendenze. Per la sua natura speciale e di nicchia, pochissime persone potranno vantarsi di possederne uno. E questo lo rende ancora più speciale”, recita la nota di presentazione dell’azienda.
Poiché il C68 è un prodotto artigianale, fatto a mano e modulare, Colnago è in grado di creare telai destinati a una clientela di nicchia come il C68 Rim Brake in modo sostenibile. Questo è in linea con la storia di Colnago, che da sempre, alla ricerca dello straordinario, non ha mai avuto paura di lanciarsi in progetti quasi “su misura” e limitati nei numeri.
Specializzazione in freni a disco per biciclette
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Colnago C68 Rim Brake | Compatibilità
Il C68 Rim Brake è compatibile con le pinze a doppio perno (dual pivot). Per quanto riguarda i gruppi, il Colnago C68 Rim Brake è compatibile solo con i gruppi elettronici. Ad esempio, il C68 Rim Brake è compatibile con:
- Campagnolo Super Record EPS Groupset 2×12 – Mechanical Rim Brakes
- Shimano Dura-Ace Di2 R9250 2x12v Rim Brake
- Sram Force eTap AXS 2X Rim Brake Groupset






Disponibilità e prezzi
Questa bici è disponibile solo come kit telaio, che comprende:
- Telaio
- Forcella
- Reggisella
- Cuffia (attacco manubrio e manubrio non inclusi)
Il prezzo al dettaglio suggerito è di 6.650,00 euro.
Colnago C Series
C significa Carbonio, Colnago, Cambiago, Classe. 68 rappresenta quanta strada ha fatto Colnago dall’anno della sua fondazione, il 1954. I modelli della Serie C sono dedicati alle lavorazioni artigianali in più parti della tradizione italiana e a chi ama le bici da corsa dal design unico ed esclusivo. In conclusione, la reintroduzione dei freni a pattino da parte di Colnago sulla C68 Rim Brake rappresenta un omaggio ai ciclisti tradizionalisti, offrendo loro un prodotto top di gamma artigianale, innovativo e di altissima qualità.
e’ possibile montare sulla C68 oltre i freni a pattino il cambio meccanico tradizionale no elettronico
Una nota forse utile non si chiamano “freni rim” si chiamano “freni ad archetto”
Sono d’accordo al ritorno dei rim a me i dischi non sono mai andati giù però dovrebbero limitare i costi, stiamo pur sempre parlando di una bici.
DOVREBBERO DARE LA POSSIBILITA DI AVERE PURE I CAMBI MECCANICI CHE, NON HANNO MAI DATO PROBLEMI !!!
Penso che la decisione di tornare “indietro” sia stata fatta dopo un attenta analisi del mercato (in Colnago non sono degli sprovveduti), detto questo x gli appassionati di età medio alta non spaventano i 6k di telaio e accessori di questa C68 Rim, il mercato di questa fascia (sempre molto fiorente) è molto attento ai dettagli, è segreto del successo di questo tipo di bici molto costose, niente di scandaloso a mio parere
È di nicchia per chi vuole i RIM!!
Del prezzo non mi scandalizzo più di tanto, il mercato è impazzito, ma non è colpa dei produttori, è colpa di quei ciclisti che fanno le “cambiali” pur di comprarle, se gliele lasciassimo nei magazzini cambierebbero politica.
Invece i magazzini li hanno pieni di bici di media fascia (tutte post Covid) Ma le lasciano li per non inflazionare i prezzi.
reintroducono i freni rim e poi costringono al gruppo elettronico, ma che senso ha???
colnago non sbaglia mai. se ha fatto un passo del genere vuol dire che sa quello che fa. io, personalmente, se avessi i soldi, la comprerei.
io sono x i freni a pattino !!! tota la veta!!!
quindi ora i pro
attentissimi ai grammi torneranno ad usare i rim? ma x favore…. ormai non sanno più cosa inventarsi x muovere il mercato foraggiato da semplici amatori. Alla faccia della nicchia, se pago una bici quanto una moto o un’utilitaria credo che si sia semplicemente oltrepassato ogni senso della misura!
6500 euro quando la compri “di nicchia”.
1200 euro se la rivendi è superata.
Sipario
ma se ormai i produttori di gruppi hanno smesso,almeno dicono,di produrre gruppi per freni rim,come si farà?
tutto business,
telaio 6.500 euro + la componentistica di alto livello una bici da oltre 12.000 euro, ma di cosa stiamo parlando !!!
domanda … telaio per rim ,i gruppi si trovano??
Da circa 55 anni che vado in bici. Ma non ho mai avuto l’idea di passare ai freni a disco. Signor Ernesto diceva: ” Ogni epoca ha un campione. Ed ogni campione ha una Colnago ” …. Ed io aggiungo, si ma spero presto con i freni a pattino!…
finalmente ! adoro la meccanica dei freni a pattino, oltre alla sua semplicita’ e’ visibile costantemente lo stato di usura, non lo cambierei mai con il sistema a disco
Sono d’accordo io sono passato hai dischi ma ritornerei subito hai freni a pattino!!!
Più di un anno fa, Ciclo Star (DMT) di Bonferraro VR, presentò una bici Cipollini ultraleggera denominata Dolomia con freno a pattino e altri accorgimenti. L’ho provata, bici eccezionale!
Grazie per il commento, Roberto.
La Dolomia Velum l’ho citata anche nell’articolo che abbiamo appena pubblicato: https://www.bikeitalia.it/2024/08/08/freni-a-pattino-daccordi-risponde-a-colnago/
Buona lettura e buone pedalate,
Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it
Tutti i marchi dovrebbero dare la possibilità di scelta tra le due tipologie di freno. Colnago sempre avanti e attento alla clientela.
Sono uno uno degli appassionati di ciclismo che preferisco i freni tradizionali ai dischi, non mi danno nnt di più tranne la rottura della manutenzione e comunque li ho avuti.
Tutto il discorso sulla rigidità dei mozzi è vero sul poter montare pneumatici di maggiore dimensioni vero ma sarebbe possibile anche con freni tradizionali solo che la tecnologia l hanno sviluppata sui dischi.
Ottima scelta della Colnago, sicuramente ha accontentato molti ciclisti tradizionalisti con una bicicletta al top di gammma ,ben fatto che ci sia la scelta del freno a disco o pattino.
con soli 6650€ di telaio, più altrettanti tar gruppo ruote e accessori, sarà possibile “non seguire le mode” 😂
Ottimo
Grande davvero ha fatto bene Colnago anche perché i freni a Disco richiedono troppa manutenzione al di là del peso credo che molte altre case costruttici faranno la stessa cosa Bravi
A volte x andare avanti bisogna fare qualche passo indietro. Finalmente il telaio che mancava nel mondo del ciclismo. La bici e sinonimo di libertà, quindi questo è il telaio giusto x chi non segue le mode. Ben fatto Colnago.
ma 6800 solo il telaio ne vogliamo parlare🤣🤣
possiedo un C60 allestito Super Record ruote Bora,e un Master lo stesso tutto Campy.tutti e due con freni tradizionali. non ho ancora avuto la necessità di un freno a disco per fermarmi prima basta prendersela con più calma.la scelta di fare un C68 con freni tradizionali mi stuzzica l’appetito
gia’ che c erano per dare il massimo in termini di prestazioni avrei strutturato il telaio e le ruote con per passanti che danno sicuramente notevole rigida’ torsionale rispetto ai tradizionali QR
Era l’ora. Non più tardi di qualche mese fa ho preso un telaio Giant TCR SL per freni tradizionali. Ho anche la versione disco, però……W i freni rim!
Pur essendo appassionato delle innovazioni ritengo per le mie esigenze i freni a disco inutili ed antiestetici, inoltre costringono i ciclisti ad utilizzare copertoni sempre più larghi che mi piacciono solo su una MTB. Pertanto, grazie Colnago
Che spettacolo. Grazie Colnago per aver pensato anche a quelli che non vogliono i disc a tutti i costi 🙏🏻
scelta giustissima, e chissà magari questa cosa è partita da Colnago e non è detto che altri facciano lo stesso! Grande Colnago
Ecco ora só con certezza con che bici sostituiró la mia Colnago C40…🙂
Sono d’accordissimo. Poi diciamoci la verita’ quanta gente si vede in giro con la pioggia???
Tutte Baggianate.
Ulisse.
Io ho una C60 e mi trovo benissimo. Evviva i freni a pattini.
per me i Freni tradizionali sono i migliori i freni a disco lasciamoli alle bici fuori strada le bici da strada sono nate senza freni a disco e devono rimanere tali anche per una questione di peso che va ad influire sul ciclista la mia bici una Pinarello con freni rim con un peso di kg 6,600 grammi e così rimarrà forza Colnago sei sulla via giusta.
Ottima scelta meno manutenzione meno problemi. Le cose più semplici sempre più affidabili. Complimenti colnago.
Perfetto per uno come me che la bici rappresenta una valvola di sfogo alla routine quotidiana, che la discesa è il terreno dove rischiare è l’ultimo dei pensieri e che essendo un radonneer da lunghe distanze (parigi brest parigi – sicilia no stop. ecc ecc) preferisco gruppo e freni meccanici al top, ben venga anche la possibilità di avere telai top anche per gruppi meccanici tradizionali.
Prossimo giro. Compatibilità con i gruppi meccanici.
tutti commenti corretti ma il problema è che oramai cerchi top rim brake sono introvabili bisogna rivolgersi a cerchi artigianali assemblati a parte, spesso senza possibilità di tecnologia tubless e canali più stretti rispetto gli attuali, e su una bici così suona propio male…
ho una C68 da 8 mesi.Se ci fosse stata prima questa opportunità dei freni ad archetto sicuramente la mia scelta sarebbe stata questa. Meno manutenzione, meno peso e non da ultimo meno costi dal meccanico.
ho una C 68 da 8 mesi, bellissima bici ma sinceramente non ho trovato grandi benefici nei freni a disco. potendo tornare indietro la prenderei con feni con i pattini. X me Colnago ha colto una esigenza che troverà sicuramente un riscontro nelle aspettative non di pochi estimatori. buona serata.
in effetti non capisco perché i freni a disco dovrebbero essere migliori, in fondo il cerchio può essere un disco e i pattini ci sono anche nei freni a disco anche se di materiale diverso
io ho la C64 tutto meccanico Super Record freni a pattini per quanto mi riguarda la preferisco così senza fronzoli.
freni e cambio tradizionale.
top!!!
freni e cambio tradizionale.
top!!!
sono da sempre BIANCHISTA con gruppi Campagnolo Record/Super Record.Non ho più cambiato la bici dall’ultima OLTRE ev4 super record EPS visto che tutti i produttori ti obbligavano ai freni disco.NON MI INTERESSANO! NON MI SERVONO!IO NON CORRO! QUANDO PIOVE STO A CASA!
A questo punto penso proprio che acquisterò la mia prima COLNAGO a 60 anni.
GRAZIE COLNAGO GRAZIE ERNESTO!!!!
Finalmente qualcuno che ragiona e non segue solo le mode!
ottima scelta per amatori e non, che amano i freni tradizionali come me.
ottima scelta per amatori e non, che amano i freni tradizionali come me.