Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore sabato 14 dicembre 2024, ha subito acceso il dibattito pubblico, in particolare per le norme più restrittive contro chi guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Al centro della polemica si sono trovati Vasco Rossi, storico rocker italiano, e Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e promotore della riforma.
Vasco accende il dibattito su cannabis e nuovo Cds
Già alla vigilia dell’entrata in vigore della legge, Vasco Rossi aveva pubblicato un video sui social per mettere in guardia i suoi fan sui cambiamenti in arrivo. «Dal 14 dicembre il ministro Salvini ha fatto in modo che, se avete fumato una canna una settimana prima e venite fermati, potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni. Questo il ministro Salvini ha deciso per il vostro bene, naturalmente», aveva dichiarato il rocker con tono sarcastico.
Il rocker di Zocca non aveva risparmiato anche una frecciata sui problemi della rete ferroviaria: «Invece di guidare si potrebbe prendere i treni», aveva scritto a corredo del video ironizzando sui disservizi dei trasporti.
Salvini risponde: «Parli con le famiglie delle vittime»

La replica di Salvini non si è fatta attendere. Durante un intervento in videocollegamento alla festa di Fratelli d’Italia ad Atreju, il ministro ha risposto direttamente a Vasco Rossi: «Ho visto che Vasco Rossi ha polemizzato. Io ho visto molti suoi concerti, mi piace molto come cantante», ha esordito Salvini con tono conciliante. Tuttavia, ha subito sottolineato la gravità della questione: «Lui è contrariato perché dice che se uno usa alcune droghe e poi si mette al volante rischia qualcosa. Ebbene, io invito Vasco Rossi non a confrontarsi con la politica o con me, ma a farsi due chiacchiere con i troppi genitori che hanno perso troppi figli per colpa di chi si è messo alla guida dopo aver utilizzato delle droghe».
Salvini ha poi aggiunto: «Non si scherza, non si ride e non si fa polemica quando c’è in ballo la vita dei nostri figli. Questo governo ha le idee chiare: siamo liberali, libertari, ognuno nella vita fa quello che vuole, ma ogni tipo di droga è morte. E lo Stato spacciatore con il nostro governo non farà strada».
La controreplica del rocker
Vasco non ha accettato l’invito di Salvini, rilanciando con toni ancora più accesi: «Io non devo confrontarmi con nessuno, caro Salvini, se non con te», ha scritto sui social. «Vorrei che tu ti confrontassi con chi perderà il lavoro perché senza patente non potrà più andare a lavorare. Non tutti usano l’auto per divertirsi la notte». Il cantante ha concluso con un appello diretto al ministro: «Riprenditi e cambia questa legge del caxxo».
Vasco aveva poi criticato la severità delle nuove disposizioni, che prevedono il ritiro immediato della patente e, in alcuni casi, l’arresto per chi risulti positivo ai test sulle sostanze, anche a distanza di giorni dall’assunzione. «Sono vicino anch’io ai parenti delle vittime di incidenti causati da ubriachi o drogati al volante,» ha spiegato il rocker, «ma questa legge non salva vite. Punisce chi, perfettamente lucido, potrebbe risultare positivo per aver fumato cannabis giorni prima, magari per fumo passivo».
Una questione che qui su Bikeitalia avevamo sollevato già da tempo, in un articolo dedicato.
Secondo Vasco, le nuove norme rappresentano una forma di persecuzione contro una minoranza vulnerabile: «Questo non è prevenzione. È propaganda sulla pelle delle persone. Salvini è forte con i deboli e debole con i forti. Io odio i bulli!», ha dichiarato in un commento riportato dall’Ansa e successivamente ribadito su Instagram.
Cosa prevede il nuovo Codice della Strada
La principale novità del nuovo Codice della Strada è l’abolizione del requisito che imponeva di dimostrare lo stato di alterazione psicofisica per poter sanzionare chi guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Ora, basta un test positivo per incorrere in sanzioni severe, che possono arrivare al ritiro immediato della patente e, nei casi più gravi, all’arresto. Questo ha sollevato dubbi, soprattutto per quanto riguarda la cannabis, i cui metaboliti possono essere rilevati a distanza di giorni, anche quando gli effetti sono ormai svaniti.
Il paradosso denunciato da Vasco – così come dagli attivisti – è che una persona potrebbe risultare positiva ai test pur essendo sobria al momento del controllo. I test salivari, ad esempio, possono dare risultati positivi anche a tre giorni di distanza dall’assunzione.
Le parole di Vasco arrivano quando ormai questa legge è già entrata in vigore. Va sottolineato però che durante tutto il suo (travagliato) iter parlamentare, il nuovo Codice è stato oggetto di numerose critiche e ribattezzato «Codice della Strage» anche dalle associazioni di familiari di vittime sulla strada perché queste norme – così concepite – farebbero ben poco per ridurre realmente gli incidenti stradali, concentrandosi più sulla punizione che sulla prevenzione.
Leggi anche: Che cosa succede se ti fumi una canna con il nuovo Codice della Strada
L’immagine di anteprima è stata pubblicato da Il Resto del Carlino
Pensiamo a diminuire chi fa uso di droghe, liberalizzatela.
“Ebbene, io invito Vasco Rossi non a confrontarsi con la politica o con me, ma a farsi due chiacchiere con i troppi genitori che hanno perso troppi figli per colpa di chi si è messo alla guida dopo aver utilizzato delle droghe”
Disse Felpini che non ha ascoltato una parola di quelle dette dalle associazioni delle vittime della strada.
Falso e bugiardo come sempre. Non mi sorprende
basta non farsi le canne una settimana prima e tutto si risolve.
comunque tra perdere una vita e perdere un lavoro (se poi é vero) la scelta mi sembra obbligata.
quindi caro Vasco canta e basta.