Durante un viaggio in bici è importante alimentarsi adeguatamente, per partire con la giusta carica al mattino e sostenere il consumo energetico nel corso della giornata.
Per una struttura ricettiva che voglia diventare a tutti gli effetti un bike hotel è importante che la cucina proponga dei pasti equilibrati, nutrienti e gustosi.
Raggiungere questo obiettivo è più semplice ed economico di quanto si pensi, basta aver presenti alcuni principi di base.
La maggior parte dei cicloturisti è attenta a quali cibi mangiare, ha con sé una scorta di barrette energetiche da consumare lungo il percorso e sa quali e quanti carboidrati assumere prima di pedalare.
Se da una parte questa attenzione è quasi maniacale ed esagerata, dall’altra è anche vero che le proposte culinarie delle strutture alberghiere, solitamente pensate per soddisfare una clientela variegata, non sempre si sposano con le esigenze nutrizionali del cicloturismo.
Cibi raffinati, carichi di condimenti o di componenti difficilmente digeribili sono da evitare per chi dovrà affrontare uno sforzo fisico da lì a breve.
Inoltre, per chi viaggia a ritmo intenso, la semplice divisione in colazione-pranzo-cena è superata, poiché andrebbe riconsiderata in termini più tecnici: pasto per la fornitura di energia, pasto di supporto e pasto per il recupero, intervallati dall’assunzione di varie pietanze che evitino cali pericolosi.
Per questo le strutture possono inserire nelle loro proposte dei piatti pensati per il cicloturista, di modo che quest’ultimo possa rifocillarsi a dovere senza pregiudicare il proprio spostamento in bici.
I pasti per chi viaggia in bici
Andiamo ora a definire nel dettaglio i pasti che dovrebbe effettuare un cicloturista.
Partiamo dalla colazione: qui la scelta dei cibi dipende da quanto tempo intercorre tra la colazione stessa e l’inizio della pedalata.
Se il lasso di tempo è inferiore a un’ora, allora il cicloturista dovrà prediligere cibi ricchi di zuccheri semplici, facili da digerire. Per esempio del latte e cereali con una mela, oppure delle fette biscottate con marmellata e un succo d’arancia.
Se invece il tempo tra la colazione e la pedalata è maggiore di un’ora, si dovrà optare per cibi più proteici: questi sono più lenti da digerire ma fondamentali, poiché forniscono energia a lunga durata.
In questo caso sceglieremo soluzioni come yogurt greco con noci e miele, muesli, pane tostato con formaggio o uova.
Per il pranzo il consiglio fondamentale è quello di restare leggeri, soprattutto se si deve pedalare anche nel pomeriggio. Meglio un piatto di pasta condita con sugo leggero e come secondo della carne bianca o pesce poco grasso con un’insalata.
Da evitare dolci elaborati e alcolici che appesantiscono la digestione.
Se dobbiamo fornire al cicloturista una lunch box, dovrebbe essere comunque leggera ed equilibrata.
Un esempio potrebbe essere del farro o del cous cous con verdure (peperoni, pomodori, olive nere) e dello sgombro grigliato condito con olio, sale e limone.
Infine, a cena, l’obiettivo del cicloturista deve essere quello di ripristinare le scorte di carboidrati muscolari (glicogeno) che sono state consumate durante la pedalata, e ingerire una buona quota proteica per accelerare il recupero muscolare.
Questo pasto può essere abbondante, basta che sia ben bilanciato come macronutrienti.
Possiamo in questo caso proporre un primo abbondante e un secondo piatto di carne rossa (se gradita) o un’alternativa vegetariana o vegana ricca di proteine, come hummus di ceci o insalata con fagioli e mandorle.
In questo caso si possono servire alcolici, sempre con un occhio di riguardo: troppo alcool peggiora il recupero muscolare. 2 birre da 33cl o mezzo litro di vino sono il limite oltre il quale non sarebbe consigliato avventurarsi.
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