Come montare correttamente le tacchette da corsa Shimano.
Il corretto montaggio delle tacchette da corsa è la base biomeccanica per ottenere stabilità, trasmissione di potenza sui pedali ed evitare d’incappare in tecnopatie a livello del piede. In questo articolo andremo a vedere come montare correttamente le tacchette da corsa della casa giapponese Shimano.
Come sono le tacchette da corsa
Le tacchette per bici da corsa hanno una forma vagamente triangolare, con tre asole interne che permettono di regolarne l’avanzamento, lo spostamento laterale e l’inclinazione. La grande superficie, data dalla loro forma, permette di aumentare l’appoggio tra piede e pedale, consentendo una migliore trasmissione di potenza e una stabilità migliorata, soprattutto quando si pedala “en danseuse”.
Il fissaggio avviene attraverso delle viti, che si poggiano su delle lamelle asolate, che consentono di far lavorare la testa della vite stessa su un piano, evitandone l’eventuale allentamento.
Per poter lavorare correttamente, le tacchette da corsa devono interfacciarsi con dei pedali appositi, che sono dotati di una “forchetta”, governata da delle molle, che va in aggancio sulla superficie interna della tacchetta.
La connessione risulta così stabile e rigida e può essere risolta solo ruotando la parte posteriore del piede verso l’esterno, cambiando l’angolo di contatto e quindi liberando le tacchette.
Infine, anche le scarpe da corsa presentano una suola particolarmente rigida, che evita le deformazioni durante il ciclo della pedalata e consente così di ottimizzare la trasmissione di potenza. Le tacchette si fissano su tre fori filettati, che hanno anch’essi un minimo di scorrimento per consentire un’ulteriore regolazione. La punta della tacchetta deve essere rivolta verso le dita del piede.
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Corretta posizione delle tacchette da corsa Shimano
Per capire l’importanza della corretta posizione delle tacchette e come trovare il punto giusto sulla scarpa, è necessario spiegare l’anatomia scheletrica del piede. Il nostro piede è una delle strutture più complesse, tanto che esiste una branca medica (la podologia) che è dedicata al suo studio.
Nel piede individuiamo l’articolazione della caviglia, che collega l’estremità distale di tibia e perone alle ossa del tarso (in particolare all’astragalo). Da qui prendono forma le ossa del tarso, che sono le ossa che sostengono la muscolatura del piede. All’estremità del tarso partono 5 ossa lunghe, detti metatarsi, che lo collegano alle falangi, che compongono le dita del piede (con due ossa per l’alluce e tre per ciascun altro dito). L’estremità distale (cioè quella verso le dita) delle ossa dei metatarsi sono dette “teste”. Sono tra le estremità ossee più importanti per il ciclismo, poiché è qui che bisognerà posizionare il perno del pedale. Infatti è molto importante conoscere la posizione della prima e della quinta testa metatarsale (cioè di quelle che precedono alluce e quinto dito), poiché tra queste due che deve posizionarsi il pedale.
Il perno del pedale infatti deve posizionarsi tra la prima e la quinta testa metatarsale, con la parte esterna posteriore tangente a quest’ultima. Questa posizione (lievemente più arretrata rispetto alla tradizione, che voleva il perno del pedale in asse con la prima testa metatarsale), consente di migliorare l’appoggio e la possibilità di flessione delle dita in fase di spinta, ottimizzando la resa meccanica della pedalata.
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Individuare le teste metatarsali
Per individuare le teste metatarsali si deve effettuare una palpazione con indosso la scarpa. Per trovare la prima testa metatarsale, la procedura è la seguente:
- Seduti, si accavalla la gamba sinistra, portando verso l’alto la parte interna del piede;
- Si tasta fino a individuare la sommità dell’alluce;
- Si fa scivolare il dito lungo l’alluce, fino a trovare una sommità ossea. Quella è l’articolazione metatarsofalangea, ovvero la connessione tra metatarso e 1° falange dell’alluce;
Si scivola posteriormente (quindi verso il calcagno) di altri 5-7mm. Quella è la posizione della 1° testa metatarsale; - Si marca poi con il pennarello indelebile bianco la posizione sulla scarpa della testa;
Per trovare la posizione della quinta testa metatarsale si agisce in questo modo: - Si piega il piede fino a portare verso l’alto la parte esterna;
- Si tasta fino a individuare la posizione del quinto dito;
- Si scivola posteriormente verso il calcagno fino a individuare una sommità ossea. Quella è la quinta testa metatarsale;
Si marca sulla scarpa la posizione della quinta testa; - Si dovrà poi, con l’aiuto di una squadretta, riportare la posizione della prima testa metatarsale sul lato esterno della scarpa, per poi controllare la posizione del piede.
Regolare l’avanzamento delle tacchette da corsa Shimano
Iniziamo quindi a fissare le tacchette:
- Si inseriscono i piatti asolati nei fori sulle tacchette;
- Si fissa la tacchetta alla scarpa in modo preliminare, senza serrare troppo;
- Si aggancia la scarpa al pedale
- Si controlla che la posizione del pedale sia corretta, ovvero che la parte posteriore sia tangente alla quinta testa metatarsale;
- Infine si serrano le viti delle tacchette con una coppia di 5Nm;
- Si ripete la procedura anche per l’altra scarpa.
Concludendo
Abbiamo visto come controllare e posizionare in modo corretto l’avanzamento o l’arretramento delle tacchette da corsa rispetto al pedale. Si tratta di una delle tre regolazioni che si possono fare sulle tacchette, ovvero quella sul piano sagittale. Esistono altre due regolazioni, spostamento laterale e inclinazione, che tratteremo in altri articoli dedicati.
Articolo aggiornato a Settembre 2024