In questa tappa ci si lascia alle spalle il Carso Sloveno, dopo quattro giorni di esplorazioni fra grotte, castelli e foreste dove vive l’orso.
55 km portano dalla ex-caserma della Guardia di Finanza di Rakov fino al centro di Lubiana, capitale della Slovenia.
Il percorso può essere diviso in due metà: la prima prevede alcuni saliscendi, mai troppo impegnativi (la salita più lunga è di 4 km, al 3% di pendenza media). Una bella discesa porta alla seconda metà, nella pianura paludosa chiusa a nord-est da alcune elevazioni, in mezzo alle quali si trova Lubiana.
Mappa
A poche centinaia di metri dalla partenza, noterete un sentiero sulla sinistra: prendetelo per visitare le rovine della chiesa di San Canziano, attorno alla quale era sorto un villaggio; questi luoghi, insieme alle enormi grotte naturali della tappa precedente, sono abitati fin da tempi antichissimi.
Una leggera salita su uno sterrato in ottime condizioni porta dopo poco a prendere la statale 914, che corre parallela all’autostrada sulla quale si concentra la maggior parte del traffico automobilistico: si può quindi pedalare tranquillamente fino a Unec, dove si fa una netta deviazione a sinistra (nord).
Descrivendo un grande arco per evitare alcune colline e attraversare un fiume, si procede verso Laze in mezzo a una piccola vallata.
Qui la strada torna a salire dentro un verde e fresco bosco: sono quei 4 km di salita a cui abbiamo accennato più sopra, seguiti da altrettanti km di piacevole discesa fino a Logatec.
Un’altra discesa, più lunga e ripida, porta a Vrhnika. Siamo a poco più di metà percorso, e può essere una buona idea fermarsi qui per una sosta.
Vrhnika e la pianura
Vrhnika è la prima città della pianura della Ljubljanica, il fiume che attraversa Lubiana; si tratta di una città che in epoca romana aveva una certa importanza, in quanto porto fluviale dove venivano scaricate le merci provenienti dal bacino del Danubio e dirette ad Aquileia; il nome latino della città era infatti Nauportus. A Vrhnika è forte il culto del più grande scrittore e poeta sloveno, Ivan Cankar, nato qui nel 1876.
Ivan Cankar ritratto nelle vecchie banconote da 10000 talleri sloveni (ora anche in Slovenia si usa l’euro)
A questo punto potete scegliere fra due alternative: l’opzione più semplice è seguire la traccia gps che trovate in questa pagina, che mostra il percorso più diretto verso Lubiana: si passa lungo piste ciclabili parallele alla strada principale, o per strade secondarie a tratti sterrate; in circa 20 km si arriva in città.
Altrimenti, nel centro informazioni turistiche di Vrhnika trovate una mappa dei percorsi ciclabili della pianura di Lubiana: se è ancora presto e avete voglia di pedalare, potete esplorare le zone paludose più a sud, descrivendo un ampio arco che vi riporterà comunque verso Lubiana.
L’arrivo a Lubiana
Il primo impatto con la capitale della Slovenia è decisamente positivo: strade tranquille e verdi; molte piste ciclabili; automobilisti rispettosi. Si arriva nel centro storico da sud, attraversando due volte il fiume Ljubljanica.
Chi viaggia in bici non può non fare attenzione all’ambiente: per questo l’albergo scelto è l’Hotel Park, che mette al centro la sostenibilità. Rimanete a Lubiana più giorni, in modo da dedicare tempo alla visita del centro storico, a pochi passi dall’hotel.
Nei prossimi articoli parleremo più approfonditamente della città di Lubiana.
I commenti che non rispettano queste linee guida potranno non essere pubblicati