Ecco perché ai produttori di bici conviene sostenere #salvaiciclisti

salvaiciclisti-produttoriUna recente ricerca condotta dall’ECF (European Cyclist’s Federation) per il mercato tedesco ha rivelato che il prossimo Piano della Mobilità Ciclistica approvato in Germania potrebbe portare entro il 2020 ad un aumento delle vendite di biciclette per oltre 1 miliardo di euro. Ma cosa dice esattamente questo piano? In buona sostanza, suggerisce di innalzare la quota dei ciclisti urbani quotidiani dall’11% attuale al 15%.

Secondo ECF ed ADFC (Allgemeiner Deutscher Fahrrad-Club) questo aumento del 4% si tradurrebbe in 800 mila biciclette in più per le strade della Germania. Il responsabile di ADFC Burkhard Stork ha dichiarato che le due associazioni sono riuscite a convincere il governo a lavorare per raggiungere questo risultato che, anche se ancora inferiore a quello delle vicine Olanda e Danimarca, appare per adesso il più realistico a cui puntare.

L’equazione aumento delle bici circolanti = aumento delle vendite, è abbastanza intuitiva e già in altre occasioni qualcuno, rivolgendosi ai produttori, lo ha fatto presente, eppure a questi ultimi deve essere sfuggito, visto che molti di loro non hanno sostenuto la campagna #salvaiciclisti o sono venuti al corrente della sua esistenza addirittura solo dopo diversi mesi.

Per qualche strana ragione infatti, i produttori di bici e accessori sembrano intenzionati a puntare maggiormente su altri aspetti come la leggerezza e l’innovazione dei materiali, e il raggiungimento di pesi e prestazioni al limite, insomma insistono nella realizzazione di mezzi destinati ad una nicchia di ultra-appassionati. Eppure le vendite a picco di automobili, e l’aumento del prezzo della benzina che invoglia molti italiani a farne a meno, sono segnali che chi si occupa di vendere bici dovrebbe interpretare: c’è evidentemente – e tenderà ad aumentare – una massa di gente che si sta spostando dal sedile al sellino ed è disposta ad entrare in un negozio specializzato di bici e mettere mano al portafogli.

#Salvaiciclisti quindi, grazie anche allo stretto lavoro con Fiab, appare oggi l’unico soggetto ciclistico del panorama nazionale veramente capace – e convinto – di portare più persone in bicicletta, e i costruttori hanno tutta la convenienza a supportarne il suo messaggio e le sue iniziative.
Per dire, nei giorni 5-7 ottobre a Reggio Emilia si terranno gli Stati Generali della Bicicletta.
Ecco, io fossi un commerciante di sellini o copertoni, ci andrei a fare un giro.

Per avere più chiaro quanto detto in precedenza, è utile mostrare questi due grafici:

vendite-bici

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Il primo dimostra che il numero di bici vendute nei paesi europei è direttamente proporzionale alla quota di ciclisti urbani negli stessi.
Di contro, come si può vedere nel grafico successivo, dove l’uso della bici è più diffuso, i prezzi medi sono più alti.
Attualmente il “più alto prezzo medio” di una bici è nei Paesi Bassi, con 745 euro, contro i 190 euro dell’Irlanda.

Fonte | ECF

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