Secondo ECF ed ADFC (Allgemeiner Deutscher Fahrrad-Club) questo aumento del 4% si tradurrebbe in 800 mila biciclette in più per le strade della Germania. Il responsabile di ADFC Burkhard Stork ha dichiarato che le due associazioni sono riuscite a convincere il governo a lavorare per raggiungere questo risultato che, anche se ancora inferiore a quello delle vicine Olanda e Danimarca, appare per adesso il più realistico a cui puntare.
L’equazione aumento delle bici circolanti = aumento delle vendite, è abbastanza intuitiva e già in altre occasioni qualcuno, rivolgendosi ai produttori, lo ha fatto presente, eppure a questi ultimi deve essere sfuggito, visto che molti di loro non hanno sostenuto la campagna #salvaiciclisti o sono venuti al corrente della sua esistenza addirittura solo dopo diversi mesi.
Per qualche strana ragione infatti, i produttori di bici e accessori sembrano intenzionati a puntare maggiormente su altri aspetti come la leggerezza e l’innovazione dei materiali, e il raggiungimento di pesi e prestazioni al limite, insomma insistono nella realizzazione di mezzi destinati ad una nicchia di ultra-appassionati. Eppure le vendite a picco di automobili, e l’aumento del prezzo della benzina che invoglia molti italiani a farne a meno, sono segnali che chi si occupa di vendere bici dovrebbe interpretare: c’è evidentemente – e tenderà ad aumentare – una massa di gente che si sta spostando dal sedile al sellino ed è disposta ad entrare in un negozio specializzato di bici e mettere mano al portafogli.
#Salvaiciclisti quindi, grazie anche allo stretto lavoro con Fiab, appare oggi l’unico soggetto ciclistico del panorama nazionale veramente capace – e convinto – di portare più persone in bicicletta, e i costruttori hanno tutta la convenienza a supportarne il suo messaggio e le sue iniziative.
Per dire, nei giorni 5-7 ottobre a Reggio Emilia si terranno gli Stati Generali della Bicicletta.
Ecco, io fossi un commerciante di sellini o copertoni, ci andrei a fare un giro.
Per avere più chiaro quanto detto in precedenza, è utile mostrare questi due grafici:
Il primo dimostra che il numero di bici vendute nei paesi europei è direttamente proporzionale alla quota di ciclisti urbani negli stessi.
Di contro, come si può vedere nel grafico successivo, dove l’uso della bici è più diffuso, i prezzi medi sono più alti.
Attualmente il “più alto prezzo medio” di una bici è nei Paesi Bassi, con 745 euro, contro i 190 euro dell’Irlanda.
Fonte | ECF