Viaggiare in bici in Salento con pochi giorni a disposizione. Cosa scegliere?
Questa celebre e desideratissima zona della Puglia non smette mai di incantare i viaggiatori. Il fascino che esercita è frutto di una mescolanza di arte, mare blu e calda ospitalità. Località peculiari della costa adriatica, dove si trovano le marine di Melendugno, Santa Cesarea Terme e Otranto, trovano i loro corrispettivi sullo Ionio tra Porto Cesareo, Portoselvaggio e Gallipoli. Qui il mare è turchese e limpido, la natura ancora selvaggia e, soprattutto, il clima è mite.
Il Salento è una penisola magica, verde, incastonata tra due mari dove si trovano gli echi delle radici greche e i suoni della Taranta. Misteriosi dolmen e menhir sembrano indicare la strada tra gli uliveti e le masserie che punteggiano l’entroterra. L’accoglienza dei sapori salentini è morbida e golosa: pasta fatta in casa, verdure selvatiche, il pasticciotto. Il tutto accompagnato dai vini locali.
Se i giorni a disposizione sono pochi, in bicicletta è comunque possibile scoprire parte dei tesori di questo affascinante Salento, perdendosi tra il barocco di Lecce e i confini della Terra, a Santa Maria di Leuca.
Tappe per scoprire il Salento in bicicletta
Dedichiamo la prima giornata del viaggio alla bella Lecce, regina del Barocco pugliese. La città mostra al cicloviaggiatore chiese e palazzi ricamati nella pietra, svela cortili e giardini segreti. Il centro storico, ricco ed elegante, ospita un castello medievale fatto ristrutturare da Carlo V già nel XVI secolo e un anfiteatro romano.
La seconda tappa del nostro viaggio parte da Lecce e finisce a Gallipoli, passando per le città di Nardò e Copertino. La prima sorge tra una rigogliosa campagna e una lunga costa dal mare cristallino, dove si trova il Parco di Porto Selvaggio, ed è rinomata per il centro storico impreziosito dal Barocco. Copertino invece, immersa nei vigneti, è un dedalo di vicoli che raggiungono il centrale Castello dove nacque nel ’400 Isabella di Chiaromonte, futura sovrana del Regno di Napoli.
Il borgo antico di Gallipoli si erge su un isolotto di origine calcarea collegato alla terraferma e alla città nuova da un ponte ad archi del Novecento, ultimamente affiancato da un altro ponte che collega il porto. Le mura, che un tempo la proteggevano da pirati e invasori, oggi la riparano dalle mareggiate.
Il giorno seguente si pedala agilmente per 50 km di macchia mediterranea per raggiungere Santa Maria di Leuca, il tacco d’Italia. Un gioiellino, una cittadina adagiata tra Punta Meliso e Punta Ristola, i due promontori dal panorama mozzafiato che abbracciano il lungomare. Qui si ammira il Santuario di Santa Maria de “Finibus Terrae”, ai confini della Terra, dove si incontrano lo Ionio e l’Adriatico.
L’ultimo tratto di questo itinerario ideale richiede qualche energia in più per superare un maggiore dislivello rispetto le tratte precedenti, e ci vede pedalare da Santa Maria di Leuca a Otranto. Si percorre una delle più affascinanti strade della Puglia, tra splendide calette, il fiordo del Ciolo e il suo omonimo ponte, il faro di Punta Palascia, fino a Otranto, la città più a est di tutta l’Italia. Crocevia di popoli e culture, custodisce autentici tesori d’arte: la Cattedrale romanica con il grandioso mosaico pavimentale, l’imponente Castello aragonese e l’Edicola bizantina di S. Pietro con i suoi affreschi.
Il tour organizzato
Per ripercorrere queste tappe in un tour circolare che parte e rientra a Lecce, senza avere la preoccupazione dei bagagli e soprattutto con la tranquillità di avere una guida cicloturistica durante tutta la durata del viaggio, il tour operator FOUR SEASON NATURA E CULTURA ha realizzato un pacchetto per una vacanza di 6 giorni.
I tratti da percorrere in bici sono accessibili a tutti coloro dotati di un minimo di allenamento e in buone condizioni fisiche. Il tour non ha dislivelli particolarmente elevati, il percorso è prevalentemente pianeggiante con qualche breve salita sui tratti collinari; si pedalerà principalmente su strade secondarie a basso traffico.
FOUR SEASONS NATURA E CULTURA dal 1993 ricerca e crea itinerari di varia difficoltà, da percorrere a piedi o in bicicletta, seguendo il più possibile i principi del turismo responsabile e sostenibile. L’obiettivo che si pone è quello del viaggio consapevole, infatti le guide accompagnano sempre piccoli gruppi per rimanere in ascolto degli ambienti che si attraversano. Inoltre, è grande l’attenzione all’ambiente, si cerca di inquinare il meno possibile durante gli spostamenti compensando la CO2 prodotta nei viaggi.
[Contenuto realizzato in collaborazione con FOUR SEASONS NATURA E CULTURA]