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Perché la tua bicicletta non è in regola con il Codice della Strada

Perché la tua bicicletta non è in regola con il Codice della Strada

Hai mai pensato che la tua bicicletta potrebbe non essere in regola con il Codice della Strada? Se la risposta è no, allora è il momento di aprire gli occhi: pedalare su una bici non conforme non è solo rischioso, ma anche potenzialmente costoso in termini di multe. Ecco tutte le casistiche che potrebbero rendere il tuo mezzo di trasporto su due ruote fuorilegge (anche senza che tu ne sia pienamente consapevole).

Pneumatici: camera d’aria, tubeless e gomme piene

L’articolo 68 del Codice della Strada impone che le bici (denominate “velocipedi”, ndr) abbiano una coppia di pneumatici. Ma cosa si intende esattamente per “pneumatici”? I tubeless o le gomme piene possono essere considerati tali? Tecnicamente, lo pneumatico è definito come una copertura flessibile che consente di mantenere un contatto sicuro con il suolo, generalmente è associata a una camera d’aria o a una struttura che ne replica la funzionalità (come i tubeless). Questo significa che le gomme piene potrebbero essere considerate conformi solo se – oltre ad essere omologate – rispettano i medesimi requisiti di sicurezza e di aderenza. Quali pneumatici monti sulla tua bici?

    Campanello: un “optional” obbligatorio

    Passiamo al campanello. Sì, quel piccolo dispositivo che spesso viene considerato inutile o addirittura fastidioso è in realtà obbligatorio su tutte le biciclette. Secondo l’articolo 68 del Codice della Strada, è richiesto un “segnalatore acustico funzionante”. Non averlo significa esporsi a una multa: sulla tua bici è montato il campanello?

    Catarifrangenti sui pedali

    I pedali della tua bici devono avere catarifrangenti integrati, sia anteriori che posteriori. Questo obbligo, pensato per aumentare la visibilità, è giocoforza ignorato da chi utilizza bici sportive con pedali a sgancio rapido. Peccato che la legge non ammetta eccezioni: dunque neanche per i fanatici della performance. Eppure, senza i catarifrangenti, sei tecnicamente fuori legge e, soprattutto, meno visibile al buio. I pedali della tua bici hanno i catarifrangenti?

    Ruote e visibilità laterale

    Quante bici moderne, eleganti e minimali circolano senza un solo catarifrangente sui raggi delle ruote? La legge richiede che le biciclette siano dotate di catarifrangenti laterali per aumentare la visibilità notturna. Se non li hai, sei ufficialmente fuori norma. Ogni ruota deve avere un catarifrangente arancione per lato. Questo serve a renderti visibile lateralmente, ma quanti ciclisti si preoccupano davvero di installarli? La tua bici monta catarifrangenti sui raggi?

    Luci anteriori e posteriori (non solo di notte)

    Le luci anteriori bianche e posteriori rosse non sono solo obbligatorie di notte, ma anche di giorno in condizioni di scarsa visibilità. E attenzione: devono essere accese. Pedalare al tramonto o sotto la pioggia senza luci accese può costarti una multa. La tua bici ha le luci anteriori e posteriori?

    [NB. Le bici utilizzate durante competizioni sportive sono esentate dagli obblighi relativi a campanelli e catadiottri. Tuttavia, questa deroga vale solo durante la gara: per gli allenamenti su strada o l’uso quotidiano, le regole del Codice della Strada rimangono valide].

    Freni: uno per ciascun asse

    Ogni bicicletta deve essere dotata di due freni indipendenti e funzionanti, uno per ciascun asse. Se la tua bici monta un solo freno (cosa comune in alcune bici urban) o nessuno (come sulle scattofisso), allora non è in regola con il Codice della Strada. Dunque senza un sistema di frenatura efficace su entrambi gli assi, sei fuori norma. La tua bici ha entrambi i freni?

    Ebike: pedalata assistita sì, motorino no

    Le ebike – sempre più diffuse anche in Italia – devono rispettare regole specifiche. La potenza massima consentita è di 250 W, e l’assistenza elettrica alla pedalata deve disattivarsi oltre i 25 km/h. Se la tua bici supera questi limiti – perché è stata modificato illegalmente o ti è stata venduta così – per il Codice della Strada italiano è considerata un ciclomotore e richiede targa, assicurazione e casco. E, in caso di controlli, sequestro e multe salatissime. La tua ebike “stacca” l’assistenza alla pedalata a 25 km/h?

    La legge non ammette ignoranza

    Alla luce di quanto riportato in questo articolo (e nel Codice della Strada), la prossima volta che sali in sella, fai un veloce check alla tua bici. Sei sicuro che sia davvero tutto a norma?

    Il Codice della Strada, in quanto legge dello Stato, non ammette ignoranza: se la tua bici non rispetta le regole vigenti, è fuorilegge. E la multa potrebbe essere dietro l’angolo.

    [Fonte]

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    Commenti

    1. Alessio Esposito ha detto:

      Forse, chi ha scritto questa legge, non ha capito o fa finta di non capire, che il problema non è rendere visibile il ciclista, ma rendere rispettosi gli automobilisti. Guido la macchina da 24 anni e vado abitualmente in bici da 3 e dal mio punto di vista non c’è rispetto da parte degli automobilisti eccetto che da autisti di professione. Ti sorpassano in rotonda, sul cavalcavia, con la doppia riga continua, sei la causa del loro ritardo al lavoro, ma è pieno di ritardatari che non sanno guidare in rotonda, si fermano e aspettano finché non vedono più automobili, mi spiace ma non funziona cosi.

    2. Gabriele Barba ha detto:

      La mia bici ora ha tutto ciò che è stato previsto dal nuovo codice. Non mi preoccupo infatti di essere multato, ma di essere travolto da qualche mezzo. Sto attento a pedalare sul margine destro, dove però molto spesso la strada è piena di pericolosissime buche a causa della mancata manutenzione delle strade e, a causa dei frequenti lavori per l’ istallazione di cavi per la fibra ecc., di canali longitudinali che sono vere e proprie trappole per i ciclisti. Assai spesso macchine e camion mi sorpassano a meno di mezzo metro di distanza e quando in prossimità di un incrocio mi superano per poi svoltare a destra, mi tagliano la strada come se non esistessi, obbligandomi a brusche e pericolose frenate.Che dice in merito a ciò il nuovo codice della strada? Qualche multa è prevista per chi non fa la manutenzione delle strade, chi non rispetta la distanza o mentre ti sta superando ti suona la tromba che quasi ti viene un infarto secco e per chi ti taglia la strada perché neanche considera il fatto che, anche se più lentamente, la bici sta comunque andando avanti?

    3. Andrea ha detto:

      va bene, sono contento di queste norme
      purtroppo circolano ancora troppi ciclisti invisibili di notte, pericolosi per se, per gli automobilisti e gli altri ciclisti.
      il casco no per favore, ho dato via la moto, ho smesso di usare i monopattini a noleggio, non vorrei regalare anche la bici…

    4. fabrizio ha detto:

      Buongiorno,
      Una domanda per l’autore dell’articolo:
      c’è scritto che la legge richiede che le biciclette siano dotate di catarifrangenti laterali, ma vanno bene anche le strisce laterali riflettenti poste sui copertoni?

      La ringrazio, un caro saluto

      1. Manuel Massimo ha detto:

        Salve Fabrizio,

        tecnicamente l’articolo di legge prevede che “sui pedali devono essere applicati catadiottri gialli ed analoghi dispositivi devono essere applicati sui lati”, per questo le case produttrici di bici dotano i loro mezzi di catadiottri giallo/arancio da applicare ai raggi, in modo tale che con il movimento ci sia un’adeguata rifrangenza laterale. Le strisce riflettenti poste sui copertoni sono un ulteriore modo per rendersi visibili ma non sostituiscono quella che è una dotazione obbligatoria per legge.

        Buona lettura e buone pedalate,

        Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it

    5. Salvatore Cito. ha detto:

      la bicicletta è un mezzo bellissimo…evviva il giro di Italia nel leccese …..

    6. Renato Salustri ha detto:

      avevo una bici da corsa muscolare ed il suo peso era aumentato di circa 300 grammi per essere in regola col CdS. Ora possiedo una e-bike con motore a pedalata assistita da 250W fornita dalla ditta con i catarifrangenti ad entrambe le ruote, ai pedali, luce anteriore molto efficace e posteriore con varie variazioni di intermittenza rossa ED IN PIÙ HO ISTALLATO SUL LATO SX DEL MANUBRIO UNO SPECCHIETTO RETROVISORE, un campanello elettrico efficace, vi giuro che non pesano affatto poiché il motore fa il suo compito non superando i 25 kmh, POI HO ISTALLATO IN UN PUNTO NASCOSTO UN GPS IN CASO DI FURTO RILEVANDONE GLI SPOSTAMENTI TRACCIATI SUL MIO CELLULARE. QUINDI OLTRE CHE SULLA CONDOTTA DI GUIDA CHE SULLA DOTAZIONE PER NON INCORRERE IN INFRAZIONI, MI SENTO AL SICURO ED IN REGOLA!!!

    7. Andrea Panchetti ha detto:

      Indubbiamente la sicurezza prima di tutto ma prendere una multa perché non ho montato i catarifrangenti o perché non ho il campanello sarebbe paradossale con quello che tuttora, nonostante leggi sempre più severe, succede sulla strada

    8. Gianni ha detto:

      trovare una bici completa di tutto quello elencato ,e come fare un 6 al SuperEnalotto !!!

    9. Rider ha detto:

      ….veicoli che non sono velocipedi dato che non si vede pedalare, con portaoggetti enormi mal fissati e che viaggiano al buio senza nessuna luce non ne vedremo più da domani dato che verranno tutti sequestrati….:-))

    10. Joseph Ex Ciclista ha detto:

      [Questo commento non è stato pubblicato > https://www.bikeitalia.it/linea-guida-moderazione-commenti-su-bikeitalia-it/ – Bikeitalia.it]

    11. Alessandro ha detto:

      Norme scritte (malissimo) per alimentare l`odio e lo scontro tra fazioni; automobilisti, motociclisti e camionisti contro pedoni e ciclisti, per coltivare il proprio incivile elettorato. Il ciclista è diventato il capro espiatorio al quale addossare tutti i mali, mica l’evasore fiscale, la mentalità mafiosa, ecc. Il fatto che le norme esistessero già ne è la prova. Oltre a questo chi è che le mette in atto, (e fino ad oggi nessuno pare lo abbia fatto) se la quasi totale assenza delle forze dell’ordine dal posto di lavoro ha portato ad una quasi totale anarchia sulle strade, ed una conseguente impunita per chi infrange il codice della strada? In quanto giornalisti, invece di ripetere a papera quello che già in troppi dicono, non potreste impegnarvi ad approfondire argomenti più seri al fine di tentare di civilizzare questo popolo incivile?

      1. Manuel Massimo ha detto:

        Gentile Alessandro,

        su Bikeitalia sono presenti numerosi articoli di informazione e di approfondimento sul tema dell’educazione e della sicurezza stradale, a titolo di esempio > https://www.bikeitalia.it/tag/sicurezza-stradale/

        Nello specifico questo articolo voleva mettere in guardia chi pedala sul fatto che il Codice della Strada prevede che le bici abbiano determinate dotazioni obbligatorie che, se non presenti, possono far incorrere in multe, anche salate. Tutto qui.

        Buona lettura e buone pedalate,

        Manuel Massimo – Direttore responsabile di Bikeitalia.it

    12. V. M. ha detto:

      [Questo commento non è stato pubblicato > https://www.bikeitalia.it/linea-guida-moderazione-commenti-su-bikeitalia-it/ – Bikeitalia.it]

    13. Davide ha detto:

      E poi il casco non è obbligatorio 😂😂😂😂

    14. Marco ha detto:

      Ma scusate, se la legge pretende queste assurdità, perché permette la vendita di bici non conformi…?? quando compro la bici, questa deve essere in regola con il codice, non devo essere io ad attrezzarla come tale per poter circolare….ma siamo fuori di testa….sicuramente chi emana queste leggi ridicole lo è …..

    15. Alessandro ha detto:

      Chi non riesce a dotare i pedali e le ruote di catarifrangenti di plastica potrebbe valutare il nastro catarifrangente da camion, si vende anche online e in alcuni Brico. è molto leggero, riflette tantissimo e l’adesivo è potente

    16. Franco ha detto:

      Vedo i professionisti della mia zona che passano spesso….ed infatti li vedo tutti in regola…
      Ma per favore siamo seri…
      Loro in primis dovrebbero dare l’esempio…ed invece è già tanto se hanno la luce posteriore accesa.

    17. Maurizio ha detto:

      Sono un ciclista da strada amatoriale e in 10 anni sono caduto 6 volte, sempre per colpa di automobilisti indisciplinati, scorretti, distratti. Non sono mai stato urtato o investito, ma per evitarlo sono finito contro il bordo del marciapiede o fuori strada o frenate improvvise con conseguente sbandamento e cadute. Grazie ad automobilisti che mi hanno tagliato la strada, ignorato la precedenza, stretto nelle curve , sfiorato nei sorpassi anche quando dalla parte opposta sopraggiungeva un altro veicolo sfiorando entrambi. Perché aspettare dietro a una bicicletta è da sfigati, a quanto pare!
      Ora, precisando che circolo solo di giorno, il Sig. Salvini, e suoi sostenitori, mi devono spiegare come dei catadiotri sulle ruote e sui pedali, potevano salvarmi!!
      Se circoli di giorno questi dispositivi sono inutili, perché riflettono solo di notte. Piuttosto sono utili le luci anteriori e posteriori, accese anche di giorno e l’ uso del casco. Ma non ti proteggono, cmq, da automobilisti indisciplinati. Il campanello è inutile in strada perché nessun automobilista è in grado di sentirlo. È utile solo per avvisare altri ciclisti o pedoni lungo le ciclabili. Preciso che giro sia in auto che in bicicletta disciplinato: rispettando i semafori, anche quelli di eventuali lavori in corso, le precedenze, ecc. ecc. rispettando tutti. Se tutti fossimo rispettosi verso il prossimo e guidassimo senza il peperoncino nel sedere, non servirebbero tante restrizioni, solo educazione e buon senso! Saluti.

    18. Andrea Muccioli ha detto:

      Tutto quello riportato nell’articolo non è una novità, le ultime modifiche al cds impongono in più la presenza dei dispositivi luminosi anche di giorno e funzionanti. Accesi però solo quando necessario. Però queste norme vanno bene per le biciclette (ops, velocipedi 🤣) “normali”. Come è possibile per noi “fanatici della performance” montare i catadiottri nelle ruote e nei pedali? Semplicemente ridicolo!😒 Io ormai ho una certa età ma non mi sento per niente fanatico nella mia mai sopita voglia di spingere forte sui pedali, in una sana sfida contro eventuali avversari e con l’emozione del fruscio delle ruote e dell’aria. E chi lo fa per lavoro e che deve per forza confrontarsi? E tutti quei giovani che si allenano col sogno di diventare i futuri Pogacar? Compresi i miei nipoti. Lo devono fare montando tutte queste cose inutili? Pure il gilet o le bretelle ad alta visibilità, non citati nell’articolo. La cosa più importante che è il casco, che noi ciclisti sportivi tutti usiamo, non è invece previsto. 😡

    19. Flavio ha detto:

      Per quanto mi riguarda,catarifrangenti sulle ruote e sui pedali a sgancio rapido a parte,tutti gli altri dispositivi li utilizzo.
      Purtroppo spesso e volentieri gli altri utenti delle nostre strade, senza distinzione alcuna,
      non pongono la dovuta attenzione nei confronti dei ciclisti.
      Abitando a Milano quotidianamente ho modo di vedere numerosi “riders” che, incuranti delle norme in vigore (semafori – marciapiedi – sensi unici ecc.)
      “sfrecciano” a velocità ben superiori ai 25km orari su mezzi a dir poco a rischio sia per loro stessi che per tutti gli altri.
      Non ho mai visto un vigile fermarli e sanzionarli.
      È chiaro che più consegne fanno e più guadagnano ma sarebbe opportuno rendere il servizio più sicuro.

    20. Francesco ha detto:

      Pensare tali regole e soprattutto prenderle in considerazione è al di là del ridicolo…attendo multe..una risata li seppellirà

    21. Graziano ha detto:

      Articolo interessante, provocatorio visto il modo che abbiamo di intendere l’andare in bicicletta nel nostro paese.
      Norme come queste sono in vigore da anni in paesi come quelli del nord Europa. Caso stranoto l’Olanda, dove la bicicletta è in primo luogo un mezzo pratico ed eco-nomico per spostarsi. Dove per esempio, a partire dalle varie Cristiania in poi, hanno saputo reiventare un mezzo umile come le cargo, da noi abbandonata perché vista come bici da lavoro (del netturbino, del panettiere, ecc.); fino a farne il mezzo per famiglie che conosciamo oggi, con tanto di bambini e cani al seguito, se non dei veri mini scuolabus in alcuni casi! (poco consigliabile nelle nostre grandi città..;)
      Per non dimenticare poi i trike, i velomobili, le pieghevoli da metro tipo le Brompton e compagnia bella.
      Certo lì hanno una rete di ciclabili diversa..come diverse sono anche le esigenze della cultura che le ha prodotte. Il nostro d’altronde è il paese dei Marinetti, del culto della velocità (e ne siamo fieri per Giove), dove a seconda dei casi ci sentiamo Cipollini o Pantani. Perché dovremmo abbandonare quest’idea così romantica, che tanto ci piace, per fare della strada quello che in realtà dovrebbe essere e cioè il luogo dove tutti hanno il diritto di muoversi senza troppi rischi?
      D’altronde le auto (e le moto) a loro volta non possono avere il diritto di irrompere a duecento all’ora di giorno così come già spesso fanno gagliardamente di notte (@#!), magari falciando ogni tanto qualcuno?! Vien da dire che se hanno tutti quei cavalli motore un motivo ci dovrà pur essere, no?!!
      “Oh senso civico.. Oh buon senso.. io t’interrogo: Perché no ??!!”..

    22. Alessandro Mietner ha detto:

      Le sanzioni inerenti l’allestimento delle bici muscolari sono irrisorie: si parla di una ventina di euro, e comunque l’articolo è uno solo, per cui se mancano i freni, le luci, i catadiottri, il campanello e i copertoni, la multa è sempre una sola.
      Diverso è il caso delle ebike non a norma, che invece cadono in un buco normativo: si viene sanzionati per la circolazione con un mezzo non omologato, il mancato pagamento del bollo, la mancanza del casco, della targa, dell’assicurazione, e della revisione (e potenzialmente anche della patente, per chi non ce l’ha), e dunque la somma di tutte queste sanzioni porta a oltre diecimila euro. Per quanto inopportuno sia circolare su strada con una ebike (o un monopattino) non a norma, è una sanzione sproporzionata, sulla quale forse un giorno, quando il ministero dei trasporti avrà tempo anche per noi, sarebbe da definire qualche parametro.

    23. Luca ha detto:

      ci vuole senso civico.ce troppo traffico,e le strade non si posso allargare.rendersi visibili è utile, ma anche moderare la velocità da parte di chi guida e non farsi distrarre del cellulare è una componente importantissima.le strade andrebbero sistemate al meglio.la ciclabile va bene per famiglie non per i ciclisti “veri”si deve convivere,non si può demonizzare uno sport meraviglioso secondo,per tifo, solo al calcio.❤️

    24. Maurizio ha detto:

      ok per quasi tutto ciò che è stato legiferato , peccato che ciò che ha scritto Dario è vero . Anche le amministrazioni devono fare la loro parte e il dissesto delle strade non è preventivo per la sicurezza dei ciclisti o chi viaggia su due ruote . In altri paesi europei ho notato che hanno fatto piste ciclabili sui marciapiedi “dove è possibile “. Piste ciclabili disegnate nei centri urbani senza barriera di protezione restringono la carreggiata delle automobili e non sono sicure causa indisciplina collettiva degli utenti delle quattroruote . Ogni città ha i propri assessori al traffico che dovrebbero trovare soluzioni più sicure .

    25. Salvatore ha detto:

      scusate se una bici mi investe chi mi paga i danni, dove li trova i soldi x pagarmi i danni. onorevole salvini rispondimi invece di fare la legge x il sorpasso uno si deve allontanare 1metro e mezzo, significa buttarsi nel paracarro. rispondimi salvini

    26. Luigi Biffi ha detto:

      Possiamo avere tutti gli accessori del mondo tanto “loro” non ci vedono. Tutto ciò è ad uso e consumo di assicurazioni e amministrazioni comunali sanguisughe.

    27. gian franco ha detto:

      Leggi assurde dovrei montare il campanello su di una bici strada x fare che ? farmi sentire dagli automobilisti che negli a migliore delle ipotesi ascoltano musica …catarifrangenti sui pedali ? quali quelli di Topolino catarifrangenti sulle ruote 🤣 ma quelli che propinano queste leggi sono ma saliti in bici credo di no ucics cosa più sensata luce posteriore.

    28. Roberto Bombelli ha detto:

      la legge non ammette l’ ignoranza; in tutti i casi o solo nel proprio campo di lavoro?

    29. Dante ha detto:

      e ora che si rispetti il codice della strada!(targa patentino assicurazione)

    30. Angelo ha detto:

      tutto giusto maaaaa contro i proiettili vaganti tutto questo non serve a niente devono pensare ad eliminare loro poi saremo tutti più al sicuro io sono passato alla MTB per stare lontano dai proiettili vaganti. buona pedalata a tutti

    31. federico ha detto:

      Eh ci sono ancora molti problemi su visibilitá e dotazioni delle bici.

      Lo dico da ciclista: l’assenza di campanello, freni e luci dovrebbe portare al sequestro del mezzo. Non ci possono essere mezze misure. Non ci possono essere mezzi esenti.
      Renderei obbligatorio pure il casco.
      Sulle luci si dovrebbe usare anche un po’di tecnologia, le luci a dinamo sono scomode, quelle a batteria ….anche.
      Induzione magnetica sui cerchi e si risolve il problema. Luci sempre accese.

    32. MARCO ha detto:

      Sì ce lo voglio vedere Tadej allenarsi con campanello catarifrangentei camere d’aria luci ecc ecc 🤣

    33. dario paolini ha detto:

      Ma, i proprietari delle strade che non sono a norma (vedi segnaletica orizzontale e verticale non leggibile, buche, ecc.) vengono mai multati? Esiste omissione di atti e doveri di ufficio se una Strada pericolosa non viene chiusa o almeno, che io sappia, in Europa è così.

    34. Antonio Ricciarini ha detto:

      Oltre alle multe, si deve considerare la responsabilità, che in caso di incidente, viene aggravata dalla guida di un mezzo non conforme. Possibili anche conseguenze sulle assistenze assicurative?
      Sapevo, od ero convinto, che chi fosse tesserato ad un ente sportivo (fci, un’ispettrice etc.) poteva circolare con bici da corsa non conformi al codice ( catarifrangenti, campanello etc), in quanto ‘ atleti ‘ in allenamento. Ciò corrispondeva al vero? Oggi è cambiato qualcosa?

    35. Maria Marafuga ha detto:

      sono d’accordo con tutto e rispetto, ma per essere più sicuri, manca il casco che uso sempre, i guanti e il gilet antifrangente, così si che sono in regola.

    36. Sandro ha detto:

      la mia bici sportiva monta luci bianche anteriori e rosse posteriori che tengo SEMPRE accese, monta un avvisatore acustico, .onta una videocamera posteriore sempre accesa.
      Non può montare catarifrangente sui pedali e non monta catarifrangente laterali.
      Ma la sicurezza dipende dal rispetto verso tutti gli utenti della strada. Ho subito 2 gravi incidenti per il non rispetto dello stop

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