Leggi Rimini e pensi al mare, agli ombrelloni, al cibo e all’ospitalità tipica romagnola. Rinomata località balneare conosciuta in tutta Europa che ha saputo aggiornarsi per rimanere al passo con i tempi e soddisfare le esigenze del turista. Rimini non poteva dunque ignorare la forte ascesa del cicloturismo quale mezzo per la scoperta ed esplorazione del territorio in maniera lenta e sostenibile.
Rimini (e il suo entroterra) in gravel
Siamo stati invitati da VisitRimini per partecipare ad un “Gravel tour” nell’entroterra riminese, più precisamente in Val Marecchia, alla scoperta di parchi, borghi e fortezze arroccate su dolci colline che nulla hanno da invidiare ai più noti territori della Toscana.
La partenza per il gruppo è stata dal Molo di Levante, iconico luogo che si allunga sul mar Adriatico, meta affollata per runner e camminatori d’ogni età. Dopo aver percorso il lungomare Tintori che da qualche tempo non lascia più spazio al traffico ed alla sosta della auto, abbiamo iniziato a seguire alcune ciclabili cittadine che in breve ci hanno condotto al magnifico ponte di Tiberio, primo tratto della via Emilia, che unisce le due zone più storiche del centro città.
Dopo la sosta per conoscere la curiosa storia del pavone che viveva nei pressi del ponte ma misteriosamente scomparso dopo un concerto di Ricky Martin, siamo ripartiti su scorrevoli tracce gravel dove pedalare in tranquillità costeggiando il fiume Marecchia.
Mutonia
Da qui in una manciata di chilometri si giunge a Mutonia, luogo iconico e unico nel suo genere che già sarebbe sufficiente a ripagare la pedalata. Si tratta di una comunità di artisti inglesi, il gruppo Mutoid, che negli anni ’90 vennero chiamati per partecipare al Festival dei Teatri e si stabilirono nei pressi di una vecchia cava abbandonata sul fiume. Il loro lavoro consiste nell’utilizzo di componenti tratti da rifiuti inorganici come ferro, plastica, gomma, alluminio e rame, assemblandoli per la creazione di sculture particolari e futuristiche che sembrano appena uscite dal film Mad Max.
Santarcangelo di Romagna
Usciti da Mutonia ci siamo diretti a Santarcangelo di Romagna, città d’arte e antico borgo medievale che ha dato i natali a Tonino Guerra, sceneggiatore di registi famosi – sua la sceneggiatura di Amarcord di Federico Fellini; a Santarcangelo di Romagna, avendo tempo a disposizione, si potrebbe concedersi una visita alla Rocca Malatestiana o alle grotte ipogee scavate nel tufo.
Ma il nostro programma della giornata non permetteva troppe pause e siamo ripartiti dopo esserci gustati un ottimo caffè nella piazza principale del paese. La traccia puntava verso Torriana e qui, per chi credeva che la Romagna fosse terra pianeggiante, ecco stagliarsi di fronte a noi una sfiziosa salita, con punte del 17%, per raggiungere lo splendido belvedere che permette di spaziare con la vista dal mar Adriatico fino alla rocca di San Marino.
Da Torriana a Montebello, con il castello abitato dal fantasma di Azzurrina, abbiamo poi superato il fiume Marecchia attraversando aziende agricole, uliveti e cantine dalle quali proveniva un intenso profumo di mosto e che invitavano ad una visita, magari con degustazione.
L’enogastronomia romagnola
Ancora alcuni saliscendi su strade sterrate tecniche ma pedalabili ed eccoci giunti a Verucchio, altro paese arroccato su una collina, dominato dalla rocca Malatestiana ad offrire un altro panorama sterminato su tutta la piana sottostante. La sosta, con gli irresistibili prodotti dell’enogastronomia romagnola a base di affettati, olio, vino e formaggi locali, ci ha ricaricato le energie per riprendere le nostre biciclette e iniziare il ritorno per chiudere l’anello con l’arrivo a Rimini, attraversando altri vigneti e la colorata campagna della Val Marecchia.
Rimini e il suo entroterra sono zone in cui perdersi e da esplorare in bicicletta, soprattutto fuori stagione, per godere del clima mite e della tranquillità dei borghi da visitare. Per chi decidesse di visitare queste località consigliamo di scaricare l’app “VisitRimini” una vera e propria guida turistica a portata di mano, ricca di informazioni, curiosità e spunti per organizzare la propria vacanza.
Potete inoltre anche visitare il sito di VisitRimini nell’apposita sezione “ciclismo”.
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