L’uso di Google Earth nel cicloturismo: 3 – Lavorare con i percorsi

L’uso di Google Earth nel cicloturismo:

1-Introduzione
2-I comandi base
3-Lavorare con i percorsi
4-Considerazioni finali

Ora che sappiamo come muoverci all’interno del modello in 3D del pianeta terra offerto da Google Earth, e come usare i livelli, possiamo iniziare ad aprire e analizzare tracce relative a percorsi cicloturistici.

Google Earth è in grado di gestire dei file, in formato .kml o .kmz, che contengono informazioni geolocalizzate. Esistono molti tipi di informazioni gelocalizzabili; quelle che ci interessano di più per un uso cicloturistico sono due: i segnaposto e i percorsi. I segnaposto individuano dei singoli punti sul pianeta; i percorsi sono in pratica una serie di punti che uno dopo l’altro individuano una traccia da seguire, ad esempio per un percorso in bici. Un file .kml può avere al suo interno sia segnaposto che percorsi (e molto altro).

Aprire un file .kml

Tutte le descrizioni di percorsi cicloturistici che trovate su Bikeitalia sono corredate da file .kml. Provate a scaricare ed aprire questo file (il file .kml è all’interno di un archivio .rar, quindi dovrete aprirlo con un programma come WinRar o simili).

Facendo doppio clic sul file Esercitazione Google Earth.kml, esso verrà aperto con Google Earth. Ricordate i tre pannelli presenti sulla sinistra della schermata di Google Earth? I dati del file .kml saranno presenti sul pannello centrale “Luoghi”, all’interno di una cartella chiamata “luoghi temporanei”. Espandendo tutta la struttura ad albero del file Esercitazione Google Earth.kml, dovreste vedere una schermata simile a questa:

Apertura file kmlCome potete vedere, in questo caso il file .kml si compone di due segnaposti (Campeggio e Rocca Calascio) e una traccia (Anello Campo Imperatore – facile). Per prima cosa, clicchiamo con il pulsante destro del mouse su Esercitazione Google Earth.kml, e selezioniamo poi la voce “Salva in I miei luoghi”. In questo modo il contenuto del file.kml viene spostato in alto, nella cartella “I miei luoghi” e non fa più parte di “luoghi temporanei”. Questo vuol dire che anche uscendo da Google Earth e poi rientrando, lo troverete sempre lì.

Analizzare un percorso

La cosa più semplice che potete fare, ora che sapete come muovervi abilmente all’interno del modello in 3D di Google Earth, è osservare con attenzione la traccia da vari punti di vista, per comprendere come si svolge il percorso: zoomate sui punti più interessanti, guardateli da varie angolazioni…

Per tornare a una visione generale, basta fare doppio clic su “Esercitazione Google Earth.kml” nel pannello di sinistra

analizzare percorso Google Earth

Facilissimo rendersi conto delle distanze, dei dislivelli, dell’ambiente in generale

Potete anche attivare o disattivare vari livelli per avere informazioni aggiuntive. Ad esempio attivando il livello “foto” potete vedere foto geolocalizzate, scattate quindi proprio dal punto in cui passa il percorso. Provate anche ad attivare lo Street View in alcuni punti, per vedere se la strada è larga, o per capire in anticipo dove andare quando si incontra un bivio.

I dati che tutti i ciclisti vogliono sapere sono quelli relativi a distanza e profilo altimetrico di un percorso. Per ottenerli, cliccate col pulsante destro del mouse sul percorso e selezionate “Mostra profilo elevazione”: apparirà un profilo altimetrico con moltissime informazioni utili. Potete anche selezionare un settore del percorso, semplicemente trascinando con il mouse a partire dal punto desiderato, direttamente sul profilo altimetrico.

evidenziare settore

Il settore evidenziato, e il punto in cui si trova il cursore, sono evidenziati sia nel grafico che nel modello 3D

NB: il profilo altimetrico è calcolato sulla base del modello 3D. In caso di percorsi lunghi migliaia di km, Google Earth potrebbe non essere in grado di mantenere in memoria i dati di elevazione relativi a tutto il percorso, e quindi il profilo altimetrico potrebbe non essere preciso. Per creare un profilo altimetrico “statico” guardate questo articolo.

Modificare un percorso

E se il percorso che avete scaricato non vi soddisfa pienamente, magari perché volete passare per un altro luogo? Niente di più facile, basta modificarlo! Cliccate con il pulsante destro del mouse sul percorso e selezionate “proprietà”: si aprirà una scheda che potete per il momento ignorare, ma soprattutto verranno evidenziati una serie di quadratini rossi lungo il percorso – sono proprio quelli i punti di cui si compone il percorso. Cliccate su uno di essi in modo che diventi blu: ora potete trascinarlo nella posizione preferita, oppure aggiungere nuovi punti successivi ad esso (secondo il senso “di marcia” della traccia), cliccando in altre zone dello schermo. Una volta fatte le modifiche, cliccate su ok nella scheda che si era aperta.

Creare un percorso

Per creare un percorso, cliccate su “aggiungi” nel menu in alto, e selezionate poi “percorso”. Verrà visualizzata una scheda molto simile a quella appena vista. Il cursore del mouse assumerà la forma di un quadrato, e potrete semplicemente disegnare il vostro percorso con una sequenza di clic.

Esportare un file .kml

Una volta finito di modificare o creare un percorso (o un qualsiasi altro elemento geolocalizzato, come un segnaposto), è possibile esportarlo sotto forma di file .kml. Per fare questo, basta individuarlo nella barra di sinistra, cliccare con il pulsante destro e scegliere “Salva luogo con nome…”. In questo modo il file .kml verrà salvato sul vostro disco rigido, e potrete quindi condividerlo con altre persone, o caricarlo su un navigatore gps da portarvi dietro.

1-Introduzione
2-I comandi base
3-Lavorare con i percorsi
4-Considerazioni finali

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