10. Costruire una ruota: la tensionatura

10. Costruire una ruota: la tensionatura
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Concludiamo le operazioni legate alla costruzione e alla realizzazione della ruota, donando tensione ai raggi e quindi all’intero sistema, in modo tale da creare una ruota pronta per essere usata su una bicicletta.

La tensionatura in pillole

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In sostanza, dopo aver concluso la raggiatura, noi abbiamo in mano una ruota completa ma formata da raggi privi di tensione. Se provassimo a metterla in rotazione, noteremmo che si sposta a destra e sinistra come una vera biscia e quindi, aggiungendo il fatto che il cerchio non è minimamente supportato dai raggi, si tratta di una ruota inutilizzabile. Dando tensione al sistema noi rendiamo resistente la ruota, la equilibriamo e la mettiamo in dima, ovvero la facciamo girare dritta, senza spostamenti laterali o salti orizzontali. Per fare questo dobbiamo lavorare su tre fattori:
Spostamento laterale: l’escursione che ha il cerchio lateralmente, dovuto a un errato bilanciamento della tensione tra raggi destri e sinistri;
Salto orizzontale: l’errore di ovalizzazione del cerchio, dovuto a un errore di tensionatura di alcuni raggi in una determinata zona;
Campanatura: il cerchio si deve trovare in mezzeria al mozzo;

Questi tre fattori non sono disgiunti tra loro, per cui non bisogna incappare nell’errore di sistemare prima lo spostamento laterale, poi quello orizzontale e infine la campanatura, come se non fossero interdipendenti. In realtà si dovrà procedere per gradi, ovvero sistemare grossolanamente lo spostamento, verificare il salto e la campanatura, tornare a calibare più approfonditamente lo spostamento, il salto e di nuovo la campanatura e ripetere in sequenza questi tre controlli fino a che non si sia ottenuto un risultato soddisfacente. In sostanza noi non dobbiamo conferire alla ruota subito al tensione giusta, quanto dobbiamo dare un po’ di tensione alla volta, controllando sempre dopo ogni “aggiunta” i tre fattori della rotazione.
Prima però di passare alla procedura vera e propria, vediamo quali sono gli errori da evitare, in modo da procedere con cognizione di causa.

Gli errori da evitare

Errore 1: I nippli si avvitano facendoli ruotare in senso orario, per cui se si deve dare tensione a un raggio, il nipplo andrà fatto ruotare verso destra;
Errore 2: non focalizzatevi troppo sull’eliminazione di un errore. Per esempio, dopo aver eliminato gran parte dello spostamento laterale, non continuate a cercare di migliorare questo fattore, bensì passate al salto e alla campanatura, poiché devono essere portati avanti in parallelo;
Errore 3: ricordatevi sempre di togliere lo stress dai raggi prima di completare l’ultimo controllo. Se i raggi non vengono liberati dallo stress, perderanno la tensione alla prima uscita;
Errore 4: Usate sempre il foro valvola come riferimento, altrimenti rischiate di perdere il conto e di avvitare due volte lo stesso nipplo, partendo quindi da una tensione già sbilanciata;
Errore 5: Usate il tiraraggi corrispondente ai nippli, altrimenti potreste spanarli e non riuscireste più ad avvitarli.
Con questo in mente, possiamo quindi passare alla fase di tensionamento della ruota.

Tensionare una ruota passo-passo

Step 1: Mandare in posizione i raggi

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Posizionate la ruota in piano e afferrate una coppia di raggi nel triangolo più grande e “strizzateli” avvicinandoli tra loro. In questo modo li state mandando in posizione.
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Ripetete con tutte le coppie di raggi sia per il lato destro che per quello sinistro, dopodiché premete la piega di ogni raggio esterno per farla aderire al mozzo. Basta usare il pollice e spingere per mandarlo in sede;
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Step 2: Avvitare tutti i nippli con il giranippli

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Posizionate la ruota sul centraruote e prendendo come riferimento il foro valvola, avvitate tutti i nippli usando il giranippli.
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Infatti, la scanalatura del giranippli andrà in battuta contro il raggio, consentendo di avvitare tutti i nippli del medesimo numero di giri. I professionisti, come i tecnici Shimano del corso cui ho partecipato, usano un avvitatore elettrico in questa fase, per risparmiare tempo e fatica.

Si tratta di un ottimo escamotage se si raggiano molte ruote ma per ora, in questa fase di apprendimento, meglio non accelerare i tempi e fare tutto a mano, in modo da avere un riscontro immediato di ciò che si sta facendo;

Step 3: Controllare la campanatura

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Verificate che il cerchio si trovi già in posizione nella mezzeria del mozzo. Per farlo potete usare lo stesso centraruote, se è predisposto per il controllo della campanatura. In sostanza portate il riscontro contro il cerchio e poi girare la ruota.
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Il riscontro deve capitare contro il cerchio stesso. Altrimenti potete usare una dima di campanatura: staccate la ruota dal centraruote e posizionatela in piano, fate poggiare i lembi della dima sul cerchio e portate il riscontro a poggiare contro il mozzo; Capovolgete il cerchio e riposizionate la dima: il riscontro deve poggiare contro il mozzo e se invece vi è aria, significa che la distanza non è la stessa e il cerchio non si trova in mezzeria. Se la ruota è già fuori campanatura, significa che avete avvitato di più i raggi di un lato della ruota, magari per errore.
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Controllate, battendoli con il dito, che i raggi siano tesi più o meno allo stesso modo, valutando il suono che emettono. Se i raggi di un lato della ruota sono già tutti più tesi, può significare che avete preso dei raggi più corti del necessario e che quindi dovete ricominciare da capo;

Step 4: Serrare i nippli

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Rimettete la ruota sul centraruote e prendendo come riferimento il foro valvola, avvitate tutti i nippli di un giro completo, agendo con il tiraraggi. Terminata l’operazione, se i nippli sono ancora lenti, ripetete una seconda volta, avvitando tutti i nippli di un giro. Riprendete poi come riferimento il foro valvola e avvitate tutti i nippli di mezzo giro. Dovreste cominciare a sentire che offrono resistenza;

Step 5: Controllare lo spostamento laterale

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Avvicinate il riscontro del centraruote alla spalla del cerchio e mettete in rotazione la ruota. Osservate dove il cerchio colpisce il riscontro. Se il cerchio colpisce il riscontro in corrispondenza di un raggio, avvitatelo di mezzo giro. Se lo colpisce nel punto vuoto tra due raggi, avvitateli entrambi di un quarto di giro.
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Ricordatevi che, se volete che il cerchio si sposti verso destra, dovete avvitare i nippli corrispondenti ai raggi destri, mentre se volete spostare il cerchio verso sinistra, dovete avvitare i nippli corrispondenti ai raggi sinistri. Passate in rassegna tutti i punti in cui il cerchio colpisce il riscontro fino a eliminare lo spostamento grossolano;

Step 6: Controllare il salto

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Avvicinate il riscontro alle piste del cerchio e mettere in rotazione la ruota. Osservate dove il cerchio colpisce il riscontro. In questo caso non dovete far attenzione ai raggi destri o sinistri, bensì capire bene il punto di contatto. Avvitate di mezzo giro il nipplo corrispondente al punto di contatto, di un quarto giro i nippli precedente e successivo e di un ottavo di giro i nippli prima del precedente e dopo il successivo. Rimettete in rotazione la ruota ed eliminate tutti i salti grossolani;

Step 7: Controllare la campanatura

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Ricontrollate la campanatura. Se un lato del cerchio è più lontano dal riscontro rispetto all’altro, significa che i raggi sono troppo tesi. Per questo non dovete allentarli, bensì dovete avvitare di mezzo giro tutti i nippli del lato opposto e poi ricontrollare la campanatura;

Step 8: Controllare la tensione dei raggi

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Passate in rassegna i raggi, per valutarne il suono. In questo caso deve essere abbastanza uniforme. Se c’è un raggio lento, avvitatelo ma se un intero set di raggi destri o sinistri ha un suono più alto o più grave, significa che sono troppo tesi o troppo lenti e la ragione potrebbe essere un errore nel calcolo della lunghezza;

Step 9: Controllo progressivo di spostamento, salto e campanatura

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Procedete dunque in questo modo, controllando lo spostamento laterale, il salto e la campanatura un numero “n” di volte fino a che il risultato non sia soddisfacente, ovvero che gli errori di rotazione della ruota non rientrino in queste tolleranze:
• Spostamento laterale: max 0,2mm;
• Salto verticali: max 0,5mm;
• Campanatura: max 1mm di differenza tra un lato e l’altro;
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Ricordate che se usate i raggi piatti dovete tenerli bloccati con la chiave apposita, per evitare che si torcano.

Step 10: Rilasciare lo stress dei raggi

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Indossate dei guanti protettivi (vanno benissimo quelli in pelle usati dai saldatori) e afferrate ciascuna coppia di raggi nel punto in cui crea il triangolo di maggior superficie. Strizzateli tra loro con forza. Dovreste sentire dei “tin” emessi dai raggi. Quando diamo tensione a un raggio, applichiamo una forza all’estremità che stressa le fibre e le stira. Questa forza non si distribuisce in modo equo lungo tutto il raggio, con conseguenze formazione di stress in alcuni punti, che quindi porta il raggio a uno squilibrio. Inoltre il lavoro di tensionatura tende a torcere i raggi e così facendo li riportiamo in posizione, evitando che la torsione si risolva durante la prima uscita su strada. Passate in rassegna più volte tutte le coppie di raggi, fino a non avvertire più alcun suono;

Step 11: Controllare spostamento laterale, ovalizzazione e campanatura

De-stressare i raggi comporta delle ridistribuzioni della tensione, che quindi tendono a squilibrare leggermente la ruota. Ricontrollate dunque i tre fattori della rotazione per riportarli all’interno delle tolleranze di lavoro;

Step 12: Controllare la tensione con il tensiometro

Con un attrezzo speciale denominato tensiometro, controllate ciascun raggio, visualizzando quale sia la tensione applicata. La tensione deve essere uniforme per tutti i raggi (entro un limite di tolleranza) e deve rientrare nelle schede di sicurezza fornite dalla casa produttrice dei raggi.

Concludendo

Abbiamo davvero terminato con la realizzazione della nostra prima ruota che è stata progettata, studiata, assemblata e finalmente tensionata. Ora non rimane che metterla in strada, per l’ultimo test.

Commenti

  1. Wheel Builder ha detto:

    Gentile Sig. Gatti, in una ruota montata senza particolari accorgimenti (cerchio offset, flange disposte in maniera particolare tipo i mozzi American Classic RD 205 con una flangia non drive side molto vicina al centro del mozzo, oppure con raggiature 2:1) è praticamente impossibile contenere il gap di tensionatura media della ruota entro i 30-40 Kgf.
    Se vogliamo ottenere una ruota con raggiatura 1:1 campanata con un errore accettabile (0,5 mm, non 2 mm) e con una tensionatura media di almeno 60 kgf lato non drive side (valore appena appena accettabile per non percepire raggi molli ed evitare il fenomeno della rottura degli stessi per fatica), saremo costretti a tensionare il lato drive side ben oltre i 100 kgf (tensione media).

  2. Paolo Turnu ha detto:

    Complimenti per il Vostro sito! Ho anch’io frequentato i corsi all’Accademia di MTB di Milano e Zogno(BG) e son un appassionato di bici. Alle prese con un tensionamento di una ruota (quella con la cassetta pignoni), volevo chiederVi: i due lati destro e sinistro devono aver la stessa tensione? E poi: con la campanatura il lato sinistro ha sempre più aria, circa 2 mm: devo continuar a tensionar lo stesso lato o continuar con l’altro,il destro con la cassetta pignoni? Grazie mille e continuate sempre così! Paolo

    1. Omar Gatti Omar Gatti ha detto:

      Ciao Paolo,
      grazie innanzitutto per i complimenti. Teoricamente entrambi i lati della ruota dovrebbero avere la medesima tensione, cosa però impossibile da ottenere. Per questo è accettato che vi sia un gap di 20kgf tra un lato e l’altro, mentre se il gap è di soli 10kgf, la ruota si può considerare perfettamente bilanciata. L’importante è che tutti i raggi abbiano più o meno la stessa tensione, perché è possibile centrare una ruota sovrattensionando un raggio e lasciandone lento un altro. Questa situazione apporterebbe uno stress elevato alla ruota, che perderebbe la centratura molto presto.
      Per la campanatura, l’errore massimo consentito è di 2mm di differenza tra un lato e l’altro. Se vuoi correggere questo errore dovrai tirare di 1/8 di giro tutti i raggi del lato destro, perché se l’aria è sul lato sinistro allora il cerchio è più spostato in questo senso e va centrato nell’altro!

      Spero di esserti stato utile, buon lavoro e buone pedalate!

      Omar

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