Dite a Trenitalia che brandizzare una bici pieghevole NON è sostenibilità, è marketing

bici-pieghevole-trenitalia-frecciarossaL’indiscrezione è del blog Bicisnob, che ieri ha dato la notizia di un prossimo – praticamente imminente, avverrà nelle prossime ore – lancio della bicicletta pieghevole brandizzata Frecciarossa, il treno ad alta velocità di Trenitalia.

La presentazione, a cui parteciperanno tra gli altri il Commissario europeo ai Trasporti Siim Kallas, e l’AD del Gruppo FS Italiane, Mauro Moretti, avverrà stamattina a Venezia in occasione della Uic Sustainability Conference in cui, come scritto anche nel comunicato ufficiale, “si terrà una conferenza stampa per presentare una nuova iniziativa eco-sostenibile di Trenitalia“. Un modo come un altro, secondo Bicisnob, di mettere una toppa alle numerose critiche di cui è oggetto la compagnia ferroviaria italiana in tema di intermodalità.
Se è così (è così), si tratta però di una toppa molto debole, ovvero la solita mossa di marketing per dare un po’ di fumo negli occhi e nessuna vera novità: le bici pieghevoli in treno infatti si possono già portare, cosa cambia quindi adesso? Diciamo che l’impatto sulla sostenibilità e l’intermodalità di questa iniziativa è lo stesso del poter caricare gratis le bici sui treni regionali il giorno di Pasquetta (un giorno all’anno su 365, ah grazie). Nullo.
Ora, nessuno dice che sui treni le persone debbano lasciar posto alle bici ma le soluzioni per consentire l’ingresso almeno di un un numero limitato di due ruote per ogni carrozza c’è, e lo sappiamo perché è così in altri paesi d’Europa con i quali confrontarsi è davvero desolante.

Cara Trenitalia, prendere una bici, colorarla di rosso e appiccicarci un logo, NON è sostenibilità, è marketing.

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