Mobilità

Obbligo sacca bici sulle Frecce di Trenitalia: presentata interrogazione parlamentare

Obbligo sacca bici sulle Frecce di Trenitalia: presentata interrogazione parlamentare

[Aggiornamento 29/02/2024: Trenitalia sospende le nuove regole per trasporto bagagli, bici e monopattini sulle Frecce]

La questione dell’obbligo di sacca per le bici pieghevoli sulle Frecce approda in Parlamento: la deputata Francesca Ghirra (Alleanza Verdi Sinistra) ha infatti depositato in data 27 febbraio 2024 un’interrogazione parlamentare a risposta scritta rivolta al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini in merito al nuovo regolamento di Trenitalia che entrerà in vigore da venerdì 1 marzo 2024.

Chiedendo al ministro – competente in materia – “se sia a conoscenza delle nuove disposizioni di Trenitalia, se non ritenga si tratti di un vero e proprio disincentivo alla mobilità intermodale e una limitazione all’accessibilità del mezzo ferroviario” e “quali opportune iniziative di competenza intenda promuovere al fine di consentire agli utenti la più ampia accessibilità del mezzo ferroviario e il regolare trasporto di bici, monopattini, passeggini e carrozzine”.

Obbligo sacca bici Trenitalia interrogazione parlamentare

L’interrogazione parlamentare sul nuovo regolamento di Trenitalia

Nelle premesse dell’interrogazione la deputata Ghirra elenca dettagliatamente i termini della questione: “Da notizie di stampa, che trovano conferma sul sito di Trenitalia, si apprende che a partire dal 1° marzo 2024 a bordo dei treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca si potrà trasportare gratuitamente una bicicletta (di tutte le tipologie, purché smontata e/o pieghevole) o un monopattino elettrico, nei limiti di un dispositivo a passeggero e a condizione che sia opportunamente chiuso, spento e riposto nell’apposita sacca, le cui dimensioni non siano superiori a centimetri 80x110x45”, si legge nell’atto 4-02395 depositato alla Camera.

L’obbligo della sacca riguarderà anche le bici pieghevolicome avevamo evidenziato su Bikeitalia – e che, come sottolinea Ghirra, imporrà di riporla solo negli appositi spazi bagagli: “Inoltre, la bicicletta o il monopattino elettrico dovranno essere collocati esclusivamente negli appositi spazi dedicati ai bagagli e non sarà consentito riporre la sacca contenente il dispositivo in prossimità delle porte di accesso al treno, nei vestiboli e nei corridoi di transito; in caso di inadempienza delle disposizioni previste, si dovrà scendere dal treno alla prima stazione in cui si effettua fermata ed essere regolarizzati con il pagamento di una penalità di 50 euro”, prosegue l’interrogazione.

Un disincentivo per la mobilità intermodale

“A parere dell’interrogante, le nuove disposizioni, oltre a disincentivare la mobilità intermodale, saranno di difficile applicazione, considerato che i vagoni di 2a classe sono del tutto sprovvisti di bagagliai che possano ospitare bici pieghevoli, monopattini, passeggini per bimbi e carrozzine per persone con disabilità: non appare chiaro quindi se la nuova normativa intenda configurarsi o meno come un divieto assoluto”, sostiene la deputata Ghirra.

Spazi limitati e insufficienti sulle carrozze non di prima classe

C’è anche una questione di spazio che potrebbe creare problemi nell’applicazione del nuovo regolamento: “Inoltre i limitati spazi dedicati ai bagagli siti nella 1a classe rischiano di essere del tutto insufficienti e poco pratici per ospitare le bici di un intero treno, con la conseguenza che si creerebbero enormi disagi ai viaggiatori che rischierebbero di salire su un treno privo di posto nel bagagliaio ed incorrere quindi nella sanzione di 50 euro e dover peraltro abbandonare il treno alla prima stazione utile, oppure di non poter salire pur avendo magari già acquistato il biglietto”.

Il ritorno della sacca per le bici pieghevoli

La deputata Ghirra ricorda anche come il ritorno della sacca per le bici pieghevoli sulle Frecce di Trenitalia rappresenti un salto nel passato: “Le nuove norme reintroducono, peraltro, l’utilizzo della sacca di contenimento che la stessa Trenitalia, a seguito del lancio di una bici pieghevole con il proprio marchio, nel 2012, abolì per incentivare l’utilizzo del nuovo mezzo; a parere dell’interrogante, per un pendolare che usa la bici pieghevole più volte al giorno, l’obbligo di utilizzo della sacca appare punitiva e disincentivante”.

Contrasto con il regolamento europeo?

Come aveva ricordato anche il Comitato Pendolari AV in una nota, la nuova norma di Trenitalia “sembrerebbe porsi, inoltre, in contrasto anche con il regolamento europeo 2021/782 che in più punti stimola e obbliga le società nazionali di trasporto ad agevolare l’uso delle bici”. E, parlando di intermodalità, del facilitare il trasporto delle bici pieghevoli a bordo di tutti i treni.

Aggiornamento petizione e novità in vista

Intanto la petizione online lanciata dal ciclopendolare Floriano Iodice contro il nuovo regolamento di Trenitalia viaggia (al momento in cui pubblichiamo questo articolo) verso le 1500 firme. E mercoledì 6 marzo alle 10 Trenitalia ha convocato un tavolo con le associazioni per discutere in merito all’applicazione del nuovo regolamento sulle Frecce, dall’obbligo della sacca agli spazi disponibili per i bagagli.

A quanto apprende Bikeitalia da fonti ben informate alla riunione – organizzata dalla Divisione Rapporto con le Associazioni di Trenitalia – parteciperanno, tra gli altri, rappresentanti di Assoutenti, Comitato Pendolari AV, Legambiente e Fiab. E, naturalmente, su Bikeitalia vi terremo informati in merito alle novità che emergeranno.

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Commenti

  1. Avatar Max ha detto:

    Piove, salgo sul treno e faccio lo slalom tra passeggeri e oggetti depositati sul pavimento, nel budello della carrozza che mi dovrebbe far raggiungere il mio posto
    .
    C’è anche una bici, bagnata dalla pioggia, ovviamente; nel passare la sfioro inavvrtitamente e m’inzozzo i vestiti con lo sporco che sta sulle ruote; oppure mi impiglio in una parte sporgente dal mezzo e perdo l’equilibrio.
    Preferirei anche di no.

    Viva la sacca. Se non ci fosse bisognerebbe inventarla!
    E’ anche questione di rispetto per gli altri.

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