Muore diciassettenne in bici su una provinciale, #Salvaiciclisti: “lo stato è complice”

Muore diciassettenne in bici su una provinciale, #Salvaiciclisti: “lo stato è complice”

salvaiciclisti-lodiIn una lettera indirizzata al Presidente del consiglio, al Ministro dei Trasporti, al Ministro dell’Interno, e ai sindaci, il movimento #salaviciclisti ha espresso dolore e rabbia per quanto accaduto ieri sera sulla strada provinciale 159 di Lodi, dove un suv lanciato ad alta velocità ha travolto un gruppo di scout in bicicletta di ritorno da una gita, e ucciso una di loro, A.T., 17 anni. Dai primi rilievi l’auto di grosse dimensioni pare abbia impiegato 300 metri per frenare, prima di finire la folle corsa in un campo.

Non intervenire è una volontà politica. Non porre fine a tutto ciò vuol dire essere complici di chi ha in spregio la vita altrui“, è il duro l’attacco del movimento che chiede maggiore sicurezza per i ciclisti sulle strade, le cui vittime sono state 217 solo nel 2012.
Proprio perché la tragedia si è consumata fuori da un centro urbano, questo testimonia che il problema della sicurezza in bicicletta riguarda tutti, dai ciclisti di città a chi invece utilizza la bici per una scampagnata. Su quella provinciale poteva esserci chiunque, un mountain biker esperto, un cicloturista, o una ragazzina di ritorno da una gita.

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