Martedì 17 settembre il ministro dei trasporti ungherese Völner Pal ha ufficialmente riconosciuto e sottoscritto la Carta Nazionale del Ciclismo, un documento redatto da sette associazioni ciclistiche in collaborazione con l’ECF (European Cyclists’ Federation) in cui il Governo si impegna a raccogliere 400 milioni di euro di fondi (200 dall’Unione Europea e altri 200 indiretti) da destinare alla mobilità ciclistica. L’obiettivo ultimo dichiarato dalle associazioni è portare entro pochi anni la quota di spostamenti in bicicletta in Ungheria dal 19 % (già tra le più alte al mondo) al 22-23%. L’aumento dei ciclisti abituali negli ultimi 10 anni è stato tangibile, si pensi che la capitale Budapest è stata selezionata per due anni consecutivi come una delle dieci città più “bike friendly” del mondo dalla prestigiosa classifica Index 2013 stilata dalla società Copenhagenize di Mikael Colville-Andersen, e recentemente gli organizzatori della Critical Mass hanno deciso di sciogliere il raduno mensile poiché il numero dei ciclisti ha raggiunto un livello tale che – dicono – della CM non c’è più bisogno.
Ungheria, il governo firma la carta nazionale del ciclismo

24 Settembre 2013
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TAGS:
ciclismo urbano
Ungheria

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