A Milano arriva Bike & the City

A Milano arriva Bike & the City

bike & the city

Si chiama Bike & the City ed è l’appuntamento indetto dall’Associazione di promozione sociale Cyclopride Italia per il prossimo fine settimana a Milano.

Da giovedì 22 a sabato 24 ottobre la città meneghina diventerà luogo di incontro e laboratorio per il confronto tra i principali esperti di mobilità nazionali e internazionali per affrontare quella che sembra essere la prossima rivoluzione: la città e la bicicletta.

Il programma inizierà giovedì 22 ottobre con una perlustrazione di Porta Nuova assieme a Gil Penalosa, uno dei principali esperti di open street  al mondo e fondatore dell’associazione 8-80 per la rigenerazione urbana, nonché promotore di quella che fu la grande svolta della mobilità a Bogotà, Colombia.

Nel pomeriggio, un aperitivo da Rossignoli in Corso Garibaldi sarà l’occasione per un confronto informale sul tema del cambiamento urbano.

All’indomani, venerdì 23, all’interno della Sala azionisti di Edison in Foro Buonaparte, il tema del futuro ciclabile delle città sarà il punto di confronto a cui parteciperanno le istituzioni cittadine milanesi, Gil Penalosa, Paolo Gandolfi e altri personaggi più o meno di spicco del panorama della ciclabilità nazionale (Matteo Dondé, Bikenomist srl; Alberto Fiorillo, Legambiente-VeloLove; Giulietta Pagliaccio, presidente nazionale FIAB Onlus; Paolo Pinzuti, Bikeitalia.it).

Gil on bike

Sabato 24 ottobre, le biciclette saranno nuovamente protagoniste per una pedalata collettiva sulla direttrice ciclabile Darsena / Porta Romana / Piazzale Corvetto / Abbazia di Chiaravalle e ritorno.

L’iniziativa Bike & the City rappresenta di fatto l’evento di lancio di Cyclopride Italia APS, l’Associazione che nel corso degli ultimi anni si è contaddistinta per aver realizzato imponenti manifestazioni a pedali a Milano e in altre città.

Ercole Giammarco, presidente e fondatore, illustra gli obiettivi dell’Associazione: “Cyclopride nasce per promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di locomozione partendo da un assunto semplice, ma che ha conseguenze importanti: rendere più pedalabile una nazione non è solo un vantaggio dei ciclisti, ma di tutti i cittadini. L’incremento della mobilità ciclistica ha effetti straordinari sulla sicurezza nelle strade, sulla salute pubblica, e sui costi sociali connessi, e,non ultimo, sullo sviluppo economico. E i benefici ricadono su tutti i cittadini: ciclisti, pedoni, motociclisti e persino automobilisti. Per questo il pubblico a cui ci rivolgiamo non è quello degli ‘amici della bicicletta’, ma di tutti i cittadini”.

E i prossimi passi sono ben delineati, come sottolinea Giammarco: “Nel 2016 lanceremo il Cyclopride Day anche a Firenze (oltreché a Milano e a Palermo) e stiamo ragionando anche su Bologna. Poi stiamo organizzando un programma di “alfabetizzazione ciclistica” a vantaggio delle donne (in prevalenza sono extracomunitarie) che ancora non sanno andare in bici. Perchè la bici, ce lo dice la Storia, è da sempre anche un grande strumento di libertà e emancipazione. Abbiamo in cantiere un libro per bambini per promuovere l’uso della bici partendo dalla prevenzione e dal rispetto delle regole. E insieme a una grande agenzia pubblicitaria stiamo studiando una campagna che con un linguaggio nuovo, irrituale, divertente e non moralistico spieghi perché usare l’auto quando puoi usare la bici sia da scemi“.

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