“Fucilare i ciclisti che non vanno sulle piste ciclabili”
“Fucilare i ciclisti che non vanno sulle piste ciclabili”. Sì, avete capito bene: non si tratta di una battuta di cattivo gusto o di una spacconata da bar sport, ma di una frase realmente pronunciata nel corso di una seduta dal consigliere comunale di Vicenza Claudio Cicero, tra l’altro nel corso di una discussione in cui si faceva il punto sulla viabilità e su come ridurre l’inquinamento, moderando il traffico motorizzato, come riporta Il Giornale di Vicenza.
Claudio Cicero, eletto in una lista civica che porta il suo nome, se la prende con i ciclisti in generale (1.) e con le bici da corsa in particolare (2.) come confermano le trascrizioni dell’audio dell’intervento tenuto in aula consiliare:
1. “L’uso delle strade sì, d’accordo, ma poi: fucilare i ciclisti che non vanno sulle piste ciclabili dove ci sono: fucilarli! E quelli che sono con le luci spente di sera: fucilarli! Perché te li trovi di fronte e la pista ciclabile è vuota…”
Il consigliere-sceriffo Cicero – che si spera non abbia il porto d’armi o, nel caso l’abbia, che non vada in giro armato – ha rincarato la dose annunciando provvedimenti eclatanti contro le “bici da corsa” che a suo dire non sarebbero idonee a circolare su strada:
2. “E ce n’ho anche per le biciclette da corsa, ve lo dico qua perché farò un’azione nazionale: una bicicletta da corsa non può andare in strada, ve lo garantisco io, perché non ha gli strumenti previsti dal Codice della Strada per un velocipede… mancano fari, catarifrangenti e campanello… sappiatelo, perché farò un intervento e voglio vedere come andiamo a finire”.
Intanto il video dell’intervento ammazza-ciclisti, postato dal Giornale di Vicenza, sta facendo il giro del web.
Se lui vorrebbe fucilare certi ciclisti indisciplinati , e lo sappiamo tutti che ci sono , io inviterei a non fucilare mediaticamente l ‘assessore. Sono vicentino e mi sposto in città quasi esclusiavamente in bicicletta e quindi con presunzione posso dare il mio piccolo contribuito.
Il termine incriminato è senz’altro da stigmatizzare però credo vada contestualizzato . Se non altro almeno ci ritroviamo con una amministrazione cittadina che sta impegnandosi un pochino di più rispetto al passato ; sia con le piste ciclabili che con le istituzioni delle cosiddette “zona 30” . A proposito di zona 30 per i Vicentini credo purtroppo sia ben più criticabili i cambiamenti della viabilità in via Biron di sotto , dove i dossi e le strettoie possono risultare ben più insidiosi del pur valido provvedimento del limite dei 30km\h
Se i ciclisti non usano le ciclabili è perché sono stupidi o perché magari le ciclabili sono fatte male?
no sono stupidi…..ti ho già risposto…..
Stupido è chi crede di non esserlo.
Io non credo a quello che divi, quanto piuttosto al fatto che i ciclisti preferiscono non farsi del male e sopratutto non fare male agli altri. Questo è il motivo per cui non usano le piste ciclabili. Io sono una di questi. Non le uso e non le userò mai perché ci tengo alla incolumità mia e degli altri.
Tieni presente che c’è anche chi in bici da corsa fa i 49 km/ora ( non mi pare che il codice lo vieti) e se si trova un cretino in pista che gli fa lo sgambetto col guinzaglio del suo adorato cagnolino, o un bambino in triciclo. O una comare che chiacchiera. Beh sono guai seri
I ciclisti non usano le ciclabile per un semplice motivo: sono pericolosissime, per loro ovviamente:
1. C’è gente che ci parcheggia tranquillamente la macchina;
2. C’è chi pensa che siano un posto adatto per passeggiare, fare quattro chiacchiere, portare i loro simpatici cagnolini e ti tendono un’imboscata con il loro guinzaglio;
3. C’è chi in bici da corsa tiene anche una media di 45 km/ora è dunque va molto forte e se si trova davanti il bambino in triciclo o il cagnolino a guinzaglio, ne fa polpette:
4. Last but not least, le ciclabili in Italia sono fatte da incompetenti e dunque pericolosissime!!!
basterebbe che ci lasciassero usarle le piste ciclabili invece sono sempre piene di auto che parcheggiano sulla ciclabile!!!!…se il consigliere Cicero vuole ho il telefono pieno di foto e video che documentano i parcheggi selvaggi sulla ciclabile da parte degli automobilisti!!! Facciano rispettare quello prima!!!
Dove vivo io (Maderno – Lago di Garda) ci sarebbe una bellissima pista ciclabile che costeggia il lungo lago….peccato che:
1) è piena di crepe
2) quando l’hanno fatta evidentemente non hanno pensato agli alberi che si trovavano a fianco, quindi le radici di molti sono penetrate sotto la pista e in alcuni tratti è sollevata, quindi pericolosissima
3) Inoltre è piena di pedoni, mamme con i bambini in carrozzella, gente con i cani al guinzaglio, gente che si ferma a chiacchierare; tutto questo quando a fianco della pista c’è la zona per i pedoni…….
A questo punto bisognerebbe investire con la bici i pedoni che si trovano sulle ciclabili……
se fucilate noi perchè non andiamo sulle ciclabili, cosa facciamo a quelli che parcheggiano dentro le piste?
Cosa bisognerebbe fare a chi parcheggia la propria auto sulle piste ciclabili? Se gli rottamassero la macchina, si toglierebbero il vizio, elementare Wathson.
ma fatemi capire una cosa….. voi usate la pista ciclabile come un pilota usa la pista di formula uno? anche se non avete un limite di velocità bisogna andare con cognizione di causa e condizione come se andaste in auto ne più e ne meno,in strada ai l’imbranato,la vecchietta che passa la strada,quello che non passa sulle strisce e io li ho sempre evitati tutti onestamente voi stessa cosa sulle ciclabili,magari fermarsi e dirglielo,perchè soprattutto i vecchietti si fermano a parlare anche in mezzo la strada!!!!
Matteo, non è che si usa la ciclabile come un pilota usa pista di F1, il problema è che se si chiama pista ciclabile, ci sarà un motivo! Poi nel caso di quella che si trova dove abito io, mi incazzo perchè a fianco c’è la zona riservata ai pedoni, che è il doppio in larghezza della ciclabile, quindi un pedone ha tutto lo spazio che vuole per fare quello che gli pare. Sai quante volte mi sono fermato e ho detto alla gente di spostarsi? Non le ho più contate, e comunque se quello spazio è adibito solo ed esclusivamente alle bici, i pedoni non devono starci. Già bisogna stare attenti sulle strade normali ed avere i riflessi pronti, per evitare quello che esce dallo stop senza guardare se stai arrivando in bici, quello che apre la portiera della macchina all’improvviso, quello che ti fa il pelo anche se tu sei tutto a destra…..io almeno quando uso la ciclabile, vorrei farlo senza pensieri!
Guarda io sono una ciclista, mi muovo in bici in cita e uso mountainbike e bici da corsa.
In tatti anni ho avuto UE incidenti e tutti e due quando ero su una ciclabile. Ci sarà un motivo o no?
Beh ora non uso più le ciclabili!
Devi tenere presente che ci sono anche ciclisti che si allenano per le loro gare e dunque tengono medie molto elevate. La pista ciclabile non è un luogo di ritrovo e chiacchiere. Questo è il motivo per cui i ciclisti non le usano. Loro vanno anche a 40km ora è dunque possono fare e farsi del male.
Per chi si sposta in città l’utilizzo delle ciclabili e d’obbligo dove ci sono. Ma chi va in bici per allenarsi non può andare sulle ciclabili perché c’è un limite di 24 km/h. In giro per le campagne vicentine è pieno di mezzi agricoli che vanno più piano di me quando mi alleno. Questo problema delle bici proprio non lo vedo. Se ne incontrate una rallentate mettetevi dietro e quando è possibile sorpassate lasciando una distanza di sicurezza. Ma dove dovete andare tutti quanti con questa fretta? Rilassatevi e se siete in ritardo partite prima. Quando sono passato dalla guida aggressiva dell’automobilista comune a quella rilassata di una persona di buon senso la qualità della mia vita è migliorata. Sono esseri umani quelli che incontriamo per strada.
E pensare che il povero vigile che appare lì dietro è un assiduo lettore di bikeitalia e, pur convinto cicloattivista, ha faticato non poco a mantenere un comportamento professionale…
E’ chiaro perchè in Italia siamo ridotti in queste condizioni,finchè i Comuni si dotano o si fanno riempire con questi personaggi è ovvio che non ci può essere futuro. Prima di abbaiare,questo personaggio(è da vergognarsi a chiamarlo consigliere) dovrebbe proporre tutta una serie di innovazioni,e modifiche. Bisogna ancora fare le ciclabili,finora si vedono solo cunicoli.
Sono un pochino perplesso, forse ciò che questo assessore disse, potrebbe essere una conseguenza di demenza senile precoce. A priori, mi chiedo: la caccia al ciclista sarà regolata come quella della selvaggina? In questo caso, ci sarà un periodo di chiusura ed un altro di apertura nel corso dell’anno? Per una corretta conservazione della specie ciclistica.. Qualche persona competente in questa materia, potrebbe illuminarmi, grazie
al di là dei trenini di bdc che viaggiano a 40 km/h in ciclabile (vogliamo parlarne?) è pur vero che l’art. 68 del codice della strada parla chiaro: oltre il 90% delle bdc che circolano sono sanzionabili !
“Fucilare i ciclisti che non vanno sulle piste ciclabili”. Così Claudio Cicero si è espresso in consiglio comunale. Forse, e mi auguro, lo abbia detto in modo sbagliato perché prima da fucilare sarebbero chi realizza le piste ciclabili e i rondò dove pur pedalando sulla corsia di 50 cm rossa il ciclista rischia la vita. E i famosi rondò chi gli ha concepiti. Cicero se non sbaglio.
Veniamo al dunque. Vi è mai capitato di spostarsi da un comune ad un altro cercando la pista ciclabile! Spesso si sono ma nei luoghi sbagliati con ogni comune che spende per delle opere inutili. L’ultimo caso è la pista ciclabile che dal cimitero di Vivaro conduce sino alla comunale che porta a Dueville. Hanno speso circa 600.000 euro per una pista inutile che non serve a nessuno. Sempre il Comune di Dueville ne ha aperta un’altra sui marciapiedi. Ecco che allora il ciclista evita di pedalare tra pedoni e barriere architettoniche e fare la sua marcia sulla strada.
A Cicero chiedo se ha mai percorso la pista ciclabile di Anconetta dove il ciclista pur osservando i codici della strada deve andare a zig zag perché sulla pista ciclabile parcheggiano le auto.
Qui lo scorso anno mi è successo un incidente sulla rotatoria tra la Viale Fiume e Viale Trieste. Gli per far capire alle auto che c’è una pista ciclabile avevano messo dei cordoli gialli che le auto passandoci sopra avevano sradicato. Or bene ne centro messo di traverso e fisco a terra. Qualche danno al viso e un freno rotto. Scrivo al sindaco della situazione e chiedo il rimborso dei danni subiti facendo anche presente che le piste ciclabili o vengono realizzate bene o è meglio non farle. Il giorno successivo sono intervenuti i vigili che hanno eliminato tutti i cordoli. Il sindaco mi ha risposto scusando per l’accaduto, è uscito anche un tecnico dell’assicurazione comunale che ha verificato. E passato un anno e mezzo e, forse, sembra tutto dimenticato. Ma non sarà così.
Infine, alcuni dati che potrebbero far riflettere chi va in macchina. Da gennaio ho percorso 5400 km girando tra Cavazzale, Vicenza e hinterland. Il che significa, calcolando che una macchina consuma un litro di benzina ogni 15 km che ho risparmiato 400 litri di benzina senza creare smog e ho risparmiato circa 500 euro. Meglio che Cicero rifletta prima di pensare a fucilare i ciclisti.
MA QUESTO ASSESSORE va in bici ? la domanda sorge spontanea
Ieri dopo aver letto la notizia di questo tipo che vorrebbe fucilarci ho inforcato la mia specialissima e da Padova ho attraversato i Berici. Percorrendo una stradina secondaria improvvisamente dalla boscaglia sono sbucati ad una decina di metri due caprioli….bellissimi! Ho subito pensato con un po’ di pena all’assessore col fucile: forse più che a Vicenza, patria della Campagnolo, dovrebbe starsene nel bresciano patria della Beretta! Spesso i ciclisti sono indisciplinati, lo ammetto e mi dispiace tuttavia va ricordata una cosa: difficilmente col suo mezzo per quanto indisciplinato un ciclista ammazza qualcuno…..non si può dire lo stesso di chi guida l’auto purtroppo.
É vero, ci sono ciclisti indisciplinati…come ce ne sono di indisciplinati tra gli automobilisti e motociclisti. Generalmente, per questioni di tempo, i miei giri in bici li affronto 99% da solo e senza andare via in gruppi di amatori, e il semplice fatto di essere un ciclista non in gruppo, fa si che sia bersaglio (spesso e volentieri) di gente come questo “assessore” che ti sfiorano con lo specchietto della macchina o che ti suonano il clacson nonostante me ne stia sempre in parte sulla carreggiata. In più le ciclabili che abbiamo sono inadeguate per larghezza della carreggiata e perché chi le utilizza (pedoni o ciclisti che siano) vanno contromano, occupano completamente lo spazio infischiandosene se qualcuno arriva da dietro…diciamo che il malcostume e la maleducazione stradale in Italia spazia in lungo ed in largo…comunque voglio vedere se il nostro assessore rimarrà della stessa linea qualora assegnassero i mondiali di ciclismo 2020 a Vicenza con il volano economico che potrebbero creare, in più dopo 2 arrivi di tappa del Giro con un grande successo in città…mah, chi vivrà vedrà…
Ho fatto una vacanza in bicicletta in Olanda. La prima volta che ho imboccato una strada con di fianco una ciclabile(senza sfruttare la ciclabile) sono stata redarguita… giustamente.Anche lì sulle ciciclabili vannoi i pedoni, i bambini e i cani al guinzaglio. Se ne incontri uno semplicemente rallenti. Forse in Italia i ciclisti hanno preso le piste ciclabili come piste da gara! Io vado in bicicletta per passione, ma uso tutti i giorni anche l’auto. Sono sincera:se è presente una ciclabile e i ciclisti non le usano, soprattutto nelle ore di punta, sono un “fastidio”, ma anche un pericolo per loro stessi!
Le piste ciclabili sono un falso mito di progresso. Mi spiego. I velocipedi sono classificati dal Codice della Strada come veicoli; inoltre, laddove manchino piste ciclabili, è regola generale che essi stiano sulla destra del senso di marcia. In aggiunta, se ricavate dall’allargamento della sede stradale possono stimolare un ulteriore consumo di suolo; effetto peraltro ottenuto anche in caso di dotazioni infrastrutturali ad hoc (ad esempio: aree di scambio auto-velocipedi, se situate in aperta campagna). Per carità, non v’è da opporsi totalmente all’esistenza dei velocipedi; ma forse il rimedio sta in una loro reale integrazione nel sistema del traffico che, partendo dall’obbligo di stare a destra, proponga un’estensione delle aree in cui imporre più pesanti limiti di velocità per i veicoli a motore, nonché limiti di velocità massima (dentro e fuori città) per gli stessi velocipedi.