Il referendum di Lecce per dire stop alle auto

Il referendum di Lecce per dire stop alle auto

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I cittadini fanno fronte comune contro le auto e chiedono di indire un referendum per estendere “7 giorni su 7 e 24 ore su 24” la Zona a Traffico Limitato per tenerle lontano dal centro: succede a Lecce, dove il comitato “Decidi Tu!” ha raccolto e presentato oltre 3.000 firme. L’obiettivo dei promotori è l’abbinamento con il referendum costituzionale di ottobre e per questo sta facendo pressing sull’amministrazione comunale di Lecce, come riporta il sito Lecceprima.

La notizia è che le oltre 3.000 firme raccolte – necessarie per poter indire il referendum cittadino – rappresentano ben il 4 per cento degli aventi diritto al voto sul territorio di Lecce: una percentuale quattro volte superiore rispetto all’1 per cento richiesto (500mila, ndr) per una consultazione referendaria su base nazionale. I cittadini che hanno a cuore le sorti dello loro città, la salubrità dell’area, la sicurezza stradale e il futuro della mobilità di Lecce si sono uniti e hanno portato a casa un primo, importante risultato. Ma la strada è ancora lunga e in salita.

La documentazione è stata depositata mercoledì 8 giugno presso il segretario generale del Comune di Lecce, ora sono necessari i tempi tecnici richiesti per perfezionare la richiesta e fissare la data del referendum, che i promotori vorrebbero abbinare alla consultazione referendaria nazionale sulla Riforma Costituzionale di ottobre 2016: in questo modo non solo si garantirebbe quasi certamente il quorum, ma soprattutto ci sarebbe un risparmio per le casse comunali di circa 200mila euro.

L’obiettivo è dunque quello di ridurre i tempi tecnici (istituzione di una commissione tecnica, verifica degli atti, indizione del referendum) per i quali potrebbero trascorrere ancora 7 mesi, facendo quindi slittare la prima data utile attorno al periodo natalizio. Come ricorda Lecceprima, si tratta di: “Un orizzonte plausibile, questo, anche perché l’amministrazione comunale non ha alcun interesse a favorire un accorciamento dei tempi su una materia rispetto alla quale si è mossa praticamente solo per inerzia (da ricordare che ci sono voluti quasi due anni per l’approvazione del regolamento per l’accesso e la sosta nella ztl)”.

Per questo gli esponenti del comitato, nel corso di una conferenza stampa tenuta in occasione della presentazione delle firme, hanno sollecitato la riduzione dei tempi per riuscire ad anticipare la consultazione a ottobre e intanto hanno proposto alla giunta guidata dal sindaco Paolo Perrone una serie di misure per migliorare la mobilità: riattivazione dei minibus elettrici per anziani e disabili, attivazione dei parcheggi di scambio con bus navetta, aggiornamento e approvazione del piano della ciclabilità e la redazione di un piano dei percorsi pedonali con allargamento, ove necessario, dei marciapiedi.

In attesa di ulteriori sviluppi, va intanto sottolineato il fatto che un comitato composto da tante realtà diverse – da Lecce Bene Comune e Movimento Regione Salento – in sintonia sul tema della mobilità nuova, vuole proporre una visione “car free” permanente per preservare la bellezza e la vivibilità delle strade della propria città. Un discorso che riguarda Lecce ma che, per estensione, è applicabile a tutti i centri cittadini italiani: il cuore delle nostre città va liberato dai mezzi a motore e dallo smog, perché la linfa che lo alimenta e lo mantiene in salute è fatto dalle persone, non dalle auto.

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