Ci sono tanti posti belli nel mondo; quelli che sono anche adatti a essere percorsi in bici sono molto meno; ancora più rari sono quelli che hanno anche fatto la storia della bici, come la regione delle Ardenne Fiamminghe, con i suoi muri e i suoi tratti in pavé.
Ancora oggi sono le grandi classiche del nord, come il Giro delle Fiandre o la Gent Wevelgem, ad aprire la parte più interessante della stagione sportiva ciclistica. Le grandi classiche meritano questa definizione perché è da più di un secolo che le pietre del pavé vedono passare ciclisti, sportivi o amatoriali. Tutti possono ripetere le gesta di Eddy Merckx o di Francesco Moser, magari a velocità ridotta, ma sugli stessi percorsi.
Come al solito, tutto è relativo. Le Fiandre sono una regione notoriamente pianeggiante; ecco che una piccola elevazione diventa una montagna, un “berg”. Ma non sottovalutate queste asperità: anche se brevi, sono decisamente ripide, e il fondo irregolare non aiuta. Tutto divertimento in più per gli appassionati, e se sarà necessario scendere e spingere la bici non vi preoccupate: lo hanno fatto anche i ciclisti professionisti, prima di voi. In ogni caso, avrete conquistato la vetta con le vostre forze.
Kemmelberg
Il cartello stradale parla da solo. Questa salita risulta spesso decisiva nell’assegnare la vittoria della Gent-Wevelgem
Pedalando da queste parti dedicate anche un pensiero ai tanti giovani morti durante la Prima Guerra Mondiale: il Kemmelberg fu luogo di un’importante battaglia.
Muro di Grammont – Kapelmuur
Forse il più famoso e il più pedalato fra i muri fiamminghi. È il protagonista principale del Giro delle Fiandre. La pendenza media è del 9%, con tratti fino al 20%.
Il Koppenberg
Una delle salite più impegnative del Giro delle Fiandre, con pendenze fino al 22%, su pavé. Affrontata dai ciclisti sportivi fino dal 1975, negli ultimi anni è diventata decisiva per la vittoria, in quanto più vicina al traguardo finale.
Oude Kwaremont
La sua difficoltà sta non solo nella pendenza (massima all’11%), ma anche nella lunghezza: 2,2 km di salita su pavé non sono pochi! Anche questo muro viene affrontato nel Giro delle Fiandre.
Paterberg
Pensate che i ciottoli di cui si compone questa salita sono stati dichiarati monumento protetto. La punta massima è al 20%, per ben 100 metri di seguito. Come se non bastasse, la sede stradale è anche molto stretta. È spesso l’ultima salita del Giro delle Fiandre, e va percorsa per due volte.
Le Fiandre sono un paradiso per i ciclisti di tutti i tipi. Anche se non siete appassionati di ciclismo sportivo, una vacanza in bici nelle Fiandre offre molti spunti di interesse, ed è facile da organizzare grazie ai “nodi” della fitta rete ciclabile fiamminga.
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